NESSUNO TOCCHI CAINO
NO ALLA PENA DI MORTE
1. LA STORIA DELLA
SETTIMANA : LA SVOLTA DEL PAPA: ‘LA PENA DI MORTE È SEMPRE INAMMISSIBILE’
2. NEWS FLASH:
PENA DI MORTE: NESSUNO TOCCHI CAINO, UN’ALTRO STRAORDINARIO PASSO DI PAPA
FRANCESCO 3. NEWS FLASH: EGITTO: 75
CONDANNATI A MORTE 4. NEWS FLASH: GAZA:
DUE CIVILI CONDANNATI A MORTE PER OMICIDIO 5.
NEWS FLASH: PAPUA NUOVA GUINEA: OTTO CONDANNATI A MORTE PER OMICIDI DI
STREGONI 6. I SUGGERIMENTI DELLA
SETTIMANA :
LA SVOLTA DEL PAPA: ‘LA PENA DI MORTE È SEMPRE
INAMMISSIBILE’
2 agosto 2018: "La Chiesa insegna, alla luce del
Vangelo, che la pena di morte è inammissibile perché attenta all'inviolabilità
e dignità della persona".
Papa Francesco riscrive il Catechismo della Chiesa
Cattolica spazzando via le possibili eccezioni alla regola che permanevano
nella versione ancora in vigore. Con un rescritto a firma del cardinale Luis
Ladaria, prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, il Pontefice
ha infatti riformato il punto numero 2267 del Catechismo, stabilendo anche che
la Chiesa "si impegna con determinazione per l'abolizione in tutto il
mondo" della pena di morte.
Nonostante le prese di posizione decise degli ultimi
pontefici, infatti, la prescrizione del catechismo non era ancora categorica.
Il testo valido fino a oggi, che risale all'epoca di Wojtyla, recitava:
"L'insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno
accertamento dell'identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso
alla pena di morte, quando questa fosse l'unica via praticabile per difendere
efficacemente dall'aggressore ingiusto la vita di esseri umani".Da ora in
poi non sono contemplate eccezioni. "Per molto tempo il ricorso alla pena
di morte da parte della legittima autorità, dopo un processo regolare, fu
ritenuta una risposta adeguata alla gravità di alcuni delitti e un mezzo
accettabile, anche se estremo, per la tutela del bene comune. Oggi è sempre più
viva la consapevolezza che la dignità della persona non viene perduta neanche
dopo aver commesso crimini gravissimi. Inoltre, si è diffusa una nuova
comprensione del senso delle sanzion i
penali da parte dello Stato. Infine, sono stati messi a punto sistemi di
detenzione più efficaci, che garantiscono la doverosa difesa dei cittadini, ma,
allo stesso tempo, non tolgono al reo in modo definitivo la possibilità di
redimersi", recita il nuovo testo. Che subito dopo stabilisce
l'inammissibilità della pena capitale dovunque e in ogni caso.
Il testo recepisce, tra l'altro, tra virgolette, un passo
del discorso di papa Francesco dell'11 ottobre 2017 ai partecipanti
all'incontro promosso dal Pontificio Consiglio per la Nuova evangelizzazione,
in occasione del 25/mo anniversario della pubblicazione della Costituzione
Apostolica Fidei depositum (11 ottobre 1992), con la quale Giovanni Paolo II
promulgava il Catechismo della Chiesa cattolica. In quell'occasione Bergoglio
aveva chiesto che fosse riformulato l'insegnamento sulla pena di morte, in modo
da raccogliere meglio lo sviluppo della dottrina avvenuto su questo punto negli
ultimi tempi.
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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
PENA DI MORTE: NESSUNO TOCCHI CAINO, UN’ALTRO
STRAORDINARIO PASSO DI PAPA FRANCESCO
2 agosto 2018: Sulla riforma del Nuovo Catechismo
relativa alla pena di morte, i dirigenti di Nessuno tocchi Caino nonchè membri
della Presidenza del Partito Radicale, Sergio D’Elia, Elisabetta Zamparutti e
Rita Bernardini, hanno dichiarato:
“E’ un altro importantissimo passo di Papa Francesco
verso l’abolizione delle pene inumane e degradanti per l’affermazione senza
eccezioni della dignità umana. La cancellazione netta della riserva di
legittimità della pena di morte nei casi più gravi, seppur rari, ancora
presente nel Nuovo Catechismo, rappresenta un’ulteriore tappa della missione
evangelica di questo straordinario Pontefice. Dopo l’introduzione del reato di
tortura e l’abolizione dell’ergastolo – una “pena di morte mascherata”, come
Francesco l’ha definita – nell’ordinamento vaticano, questa nuova riforma è
altrettanto importante perché riguarda un testo di respiro universale che impegna
i cattolici in tutto il mondo ad adoperarsi per porre fine a questo e ad
analoghi anacronismi penali della storia umana, quali sono la condanna a morte
e la condanna a vita, la pena di morte e la pena fino alla morte”.
:
EGITTO: 75 CONDANNATI A MORTE
28 luglio 2018: Un tribunale egiziano ha condannato a
morte 75 estremisti, compresi alcuni leader dei Fratelli Musulmani,
trasmettendo poi le condanne alla più alta autorità religiosa del paese.
La legge egiziana richiede che il Gran Mufti sia
consultato sui casi di condanne a morte, sebbene la sua opinione non sia
legalmente vincolante e i condannati abbiano ancora il diritto di presentare
ricorso.
I colpevoli erano tra i 713 imputati per omicidio di
poliziotti e atti vandalici durante gli scontri avvenuti nel 2013 tra le forze
di sicurezza e i sostenitori del presidente uscente Mohamed Morsi.
I membri della Fratellanza Mohamed el-Baltagui, Issam
al-Aryan e Safwat Hijazi erano sul banco degli imputati, mentre altri 31 sono
stati processati in contumacia.
Tra i processati c’era anche il famoso fotoreporter
Mahmud Abu Zeid, noto come Shawkan, che a maggio ha ricevuto il Premio della
libertà di stampa dell'UNESCO. La corte ha posticipato un verdetto sul suo e su
altri casi.
GAZA: DUE CIVILI CONDANNATI A MORTE PER OMICIDIO
26 luglio 2018: Il tribunale di prima istanza di Gaza ha
emesso due condanne all’impiccagione nei confronti di (G. H.) e (Z. Q.) di Gaza
City, dopo averli riconosciuti colpevoli di omicidio.
Va notato che questa sentenza capitale è la seconda
emessa nei confronti di una donna nell'Autorità Palestinese (PA), dal momento
che una precedente è stata emessa contro una donna nel 2016, tuttavia non
ancora eseguita.
Nel 2018, il numero di condanne a morte emesse
nell’Autorità Palestinese è arrivato a 5, di esse 4 sono state emesse da
tribunali di primo grado e una è stata emessa dalla Corte d'appello, che ha
confermato una sentenza precedente.
(Fonti: Palestinian Center for Human Rights, 26/07/2018)
Per saperne di piu' :
PAPUA NUOVA GUINEA: OTTO CONDANNATI A MORTE PER OMICIDI
DI STREGONI
25 luglio 2018: Otto persone sono state condannate a
morte e 88 incarcerate a vita per le uccisioni legate alla stregoneria di sette
tra uomini e bambini in Papua Nuova Guinea, secondo un rapporto.
Gli omicidi avvennero nell'aprile 2014 nella provincia di
Madang, quando la folla usò archi e frecce, coltelli e asce per uccidere le
vittime, ha appurato la Corte Nazionale.
Delle 97 persone accusate, otto sono state condannate a
morte e 88 imprigionate, secondo il quotidiano The National. La restante
persona è morta il mese scorso.
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