STORIE DI UN MONDO ANTICO
di guido michi
3° PARTE
Questi
uomoni grandi e grossi dei veri e propi armadi ambulanti avevano una
particolare passione per la musica lirica, alcuni di loro avevano anche delle
belle voci. Mentre erano impegnati nel loro duro lavoro si cimentavano nelle
romanze più famose del repertorio operistico come ad esempio:
LA DONNA E’
MOBILE oppure DA UNA FURTIVA LACRIMA, ALL’ALBA VINCERO’ eccetera, eccetera. Uno
di loro, ai suoi tempi, diventò molto famoso.
CARLO BUTI,
tenore, che raggiunse l’apice della notorietà nel periodo ante-guerra e fra i
suoi cavalli di battaglia c’era FIRENZE SOGNA. Era una celebrità del PIGNONE
visto che era nato in Via Pisana appena fuori della PORTA DI SAN FREDIANO. Tra
le celebrità PIGNONESI era da annoverarsi anche il secondo italiano che si era
laureato Campione del Mondo di Pugilato, “MARIO D’AGATA” campione mondiale dei
pesi gallo.
I non fiorentini devono sapere che nella città
del fiore c’è un modo di dire che oggi ha assunto un carattere offensivo, ma quando
nacque era da interpretarsi in altro modo, mi riferisco a “BUHAIOLI C’E’ LE
PASTE”
A
mezzogiorno, annunciato dal colpo del cannone posto nel Forte di Belvedere, le donne dei renaioli –mogli, madri, figlie,
sorelle-, richiamavano l’attenzione dei
loro uomini con il grido “ BUHAIOLI C’E’ LE PASTE”; le paste era la pastasciutta condita col sugo scappato
o falso ragù ove la costosa carne era sostituita da una serie di verdure e i
buhaioli (bucaioli) erano gli stessi renaioli che a causa del loro lavoro
creavano dei buchi sul fondo dell’Arno. Questa è una delle tante
interpretazione, ad esempio PIERO BARGELLINI ne fa un’altra altrettanto
credibile. Per il sindaco dell’alluvione i BUHAIOLI (BUCAIOLI) erano coloro che,
al tempo di Firenze Capitale d’Italia, scavavano dei tunnel per far passare le
nuove fognature.
FINE TERZA PARTE
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