giovedì 23 agosto 2018


STORIE DI UN MONDO ANTICO

di guido michi

3° PARTE

Questi uomoni grandi e grossi dei veri e propi armadi ambulanti avevano una particolare passione per la musica lirica, alcuni di loro avevano anche delle belle voci. Mentre erano impegnati nel loro duro lavoro si cimentavano nelle romanze più famose del repertorio operistico come ad esempio:
LA DONNA E’ MOBILE oppure DA UNA FURTIVA LACRIMA, ALL’ALBA VINCERO’ eccetera, eccetera. Uno di loro, ai suoi tempi, diventò molto famoso.
CARLO BUTI, tenore, che raggiunse l’apice della notorietà nel periodo ante-guerra e fra i suoi cavalli di battaglia c’era FIRENZE SOGNA. Era una celebrità del PIGNONE visto che era nato in Via Pisana appena fuori della PORTA DI SAN FREDIANO. Tra le celebrità PIGNONESI era da annoverarsi anche il secondo italiano che si era laureato Campione del Mondo di Pugilato, “MARIO D’AGATA” campione mondiale dei pesi gallo.
 I non fiorentini devono sapere che nella città del fiore c’è un modo di dire che oggi ha assunto un carattere offensivo, ma quando nacque era da interpretarsi in altro modo, mi riferisco a “BUHAIOLI C’E’ LE PASTE”
A mezzogiorno, annunciato dal colpo del cannone posto nel Forte di Belvedere,  le donne dei renaioli –mogli, madri, figlie, sorelle-,  richiamavano l’attenzione dei loro uomini con il grido “ BUHAIOLI C’E’ LE PASTE”; le paste  era la pastasciutta condita col sugo scappato o falso ragù ove la costosa carne era sostituita da una serie di verdure e i buhaioli (bucaioli) erano gli stessi renaioli che a causa del loro lavoro creavano dei buchi sul fondo dell’Arno. Questa è una delle tante interpretazione, ad esempio PIERO BARGELLINI ne fa un’altra altrettanto credibile. Per il sindaco dell’alluvione i BUHAIOLI (BUCAIOLI) erano coloro che, al tempo di Firenze Capitale d’Italia, scavavano dei tunnel per far passare le nuove fognature.

FINE TERZA PARTE




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