venerdì 24 agosto 2018


STORIE DI UN MONDO ANTICO

di guido michi

4° PARTE

Dopo aver parlato in modo sufficientemente esauriente di quegli straordinari personaggi che erano, nella storia di Firenze, i renaioli d’Arno, vorrei raccontare un avvenimento che sconvolse per la sua eccezionale  violenza la vita di noi fiorentini. Vorrei fare una piccola premessa il mio racconto non segue una logica temporale precisa, trattasi di flac beck che riaffiorano nella mia memoria.
Era la fine del mese di ottobre, un ottobre eccezionalmente piovoso , dell’anno di grazia 1966 e facendo due conti io avevo solo 21 anni.
Come detto, Ottobre fu un mese  piovoso, ma in quegli ultimi giorni Giove pluvio sembrava accanirsi in modo particolarmente straordinario. A Firenze si celebrava la settimana inglese e tra le tanti manifestazioni messe in ponte c’erano anche dei concertini di cornamuse, e  i fiorentini, sempre piuttosto critici, incolpavano dell’abbondante pioggia il suono di questi strumenti.
“SE QUESTI CONTINUANO DI MORTO QUI S’AFFOGA TUTTI”
Purtroppo la previsione si avverò, ma andiamo un po’ in ordine temporale.
Era il 3 novembre ed io mia mamma Mina, mia cugina Graziella e la di lei figlia Cristina decidemmo di andare ad Empoli perché avevo desiderio di comprarmi una giacca in camoscio. L’attività economica preminente di questa cittadina sono le fabbriche d’abbigliamento e con le giuste conoscenze, almeno a quei tempi, si comprava degli ottimi prodotti a prezzi molto ma molto contenuti. Anche quel giorno le cateratte del cielo erano aperte e pioveva, pioveva senza un attimo di tregua. Mi ricordo che parcheggiai la macchina nelle vicinanze dell’Arno e mi accorsi che il livello di piena era preoccupante ma mai avrei immaginato di ciò che sarebbe accaduto di lì a poche ore.
Era il 4 novembre……………….

FINE QUARTA PARTE



Nessun commento:

Posta un commento