domenica 26 agosto 2018


STORIE DI UN MONDO ANTICO


di guido michi

6° PARTE
Uno spettacolo orribile, qualcosa di mai visto ed immaginato si parò davanti ai nostri occhi, L’Arno non esisteva più al suo posto un lago tempestoso che si era mangiato tutti i lungarni. Il ponte Amerigo Vespucci era completamente sommerso del ponte Alla Carraia si vedeva solo la parte centrale a causa della sua conformazione a gobba di cammello ed in lontananza si vedevano ancora gli edifici tipici del ponte Vecchio.
Sotto di noi scorreva in modo impetuoso quell’acqua limacciosa che era giunta fino alla chiave degli archi che costituivano il ponte alla Vittoria ed io e il mio babbo temendo il cedimento delle sue pile decidemmo che era meglio di andarsene. Ritornammo in fila indiana verso casa ed a quel punto prendemmo la decisione di spostare le nostre auto che si trovavano ricoverate in un garage di Piazza Pier Vettori. Il garage era aperto ed il titolare il  Magherini, il Maghero per gli amici ci invitava a portar via le macchine “RAGAZZI PENATE POCO PERCHE’ QUI TRA POCO SI VA TUTTI SOTT’ACQUA”, decidemmo di parcheggiarle verso monte Oliveto; evidentemente la nostra idea l’avevano avuta altre persone in quanto ci fu difficile trovare un luogo in cui parcheggiare i nostri mezzi.
Tornammo a casa e si cercava di avere notizie più certe. La televisione che a quei tempi aveva due canali RAI1 e RAI2 trasmetteva i monoscopi, alla radio arrivavano notizie molto ma molto confuse.
Cercammo di metterci telefonicamente in contatto con i nostri parenti ma tutto era inutile, infatti potevamo cambiare il numero chiamato ed inevitabilmente rispondevano i signori che abitavano nell’appartamento sopra al nostro.
Era mezzogiorno del 4 novembre 1966

FINE QUINTA PARTE




Nessun commento:

Posta un commento