LE DONNE NELLA PITTURA
Quando si parla di donne dedite alla pittura uno pensa a grandissime artiste come Artemisia Gentilesci, Elisabetta Sirani o Sofonisba Anguissola.
Artemisia Gentileschi molto vicina all’arte del Caravaggio e famosa per le sue disavventure giudiziarie. Due volte vittima una prima volta di un tal certo Tassi che la violentò una seconda volta dell’ordinamento giudiziario che arrivò al punto di sottoporla a tortura per verificare la veridicità delle sue accuse. Alla fine del processo nel 1612 al suo carnefice, pur condannato, non capitò niente lei a causa delle malelingue fu costretta ad abbandonare Roma, Artemisia nel corso dei secoli è divenuta la paladina di tutte le donne violentate ed oppresse ma che hanno la forza di non arrendersi mai. Da Roma si trasferì a Firenze e la sua carriera di pittrice ebbe una importante svolta infatti fu accolta alla corte di un illuminato COSIMO II DE’ MEDICI e nella prestigiosa accademia del disegno.
.Elisabetta Sirani fu la prima dei quattro figli di Margherita e Giovanni Andrea Sirani, affermato pittore bolognese, primo assistente di Guido Reni e mercante d'arte. Mentre Antonio, il più piccolo e unico figlio maschio, si sarebbe dedicato alla medicina, Elisabetta studiò con le sorelle Barbara e Anna Maria alla scuola paterna dove dimostrò subito talento e maestria realizzando alcuni ritratti già all'età di diciassette anni.
Iniziò la sua attività producendo dipinti di piccole dimensioni commissionati per la devozione privata, i cosiddetti "quadretti da letto" La sua fama oltrepassò i confini della sua Bologna entrando nelle grazie di un potentissimo mecenate il Cardinal LEOPOLDO DE’ MEDICI ma una precoce morte la strappò da una carriera che sarebbe stata sicuramente molto luminosa.
Oltre alle nominate pittrici vi sono state molte altre donne che si sono dedicate a questa arte, trattate per lo più con sufficienza da una critica impregnata di misoginia.
Artemisia Gentileschi molto vicina all’arte del Caravaggio e famosa per le sue disavventure giudiziarie. Due volte vittima una prima volta di un tal certo Tassi che la violentò una seconda volta dell’ordinamento giudiziario che arrivò al punto di sottoporla a tortura per verificare la veridicità delle sue accuse. Alla fine del processo nel 1612 al suo carnefice, pur condannato, non capitò niente lei a causa delle malelingue fu costretta ad abbandonare Roma, Artemisia nel corso dei secoli è divenuta la paladina di tutte le donne violentate ed oppresse ma che hanno la forza di non arrendersi mai. Da Roma si trasferì a Firenze e la sua carriera di pittrice ebbe una importante svolta infatti fu accolta alla corte di un illuminato COSIMO II DE’ MEDICI e nella prestigiosa accademia del disegno.
.Elisabetta Sirani fu la prima dei quattro figli di Margherita e Giovanni Andrea Sirani, affermato pittore bolognese, primo assistente di Guido Reni e mercante d'arte. Mentre Antonio, il più piccolo e unico figlio maschio, si sarebbe dedicato alla medicina, Elisabetta studiò con le sorelle Barbara e Anna Maria alla scuola paterna dove dimostrò subito talento e maestria realizzando alcuni ritratti già all'età di diciassette anni.
Iniziò la sua attività producendo dipinti di piccole dimensioni commissionati per la devozione privata, i cosiddetti "quadretti da letto" La sua fama oltrepassò i confini della sua Bologna entrando nelle grazie di un potentissimo mecenate il Cardinal LEOPOLDO DE’ MEDICI ma una precoce morte la strappò da una carriera che sarebbe stata sicuramente molto luminosa.
Oltre alle nominate pittrici vi sono state molte altre donne che si sono dedicate a questa arte, trattate per lo più con sufficienza da una critica impregnata di misoginia.
OGGI PARLIAMO DI ANNA PIATTOLI
Anna Piattoli nata Bacherini (Firenze, 1720 – Firenze, 1788)
Non esistono molte informazioni sulla vita di Anna Bacherini. Si sa comunque che nacque a Firenze nel 1720 e che fu allieva dei pittori fiorentini Francesco Conti e Violante Beatrice Siries, la cui competenza è stata ritenuta di profonda ispirazione per l'allieva.
In questo periodo attirò anche l'attenzione dello studioso Francesco Niccolò Gabburri, che nelle sue "Vite di pittori" così la descrive: "Questa spiritosissima fanciulla vive in Firenze in questo presente anno 1739 e sotto la direzione del cavalier Francesco Conti opera meravigliosamente in ritratti e altre cose, facendo stupire chiunque vede le sue pitture. Per il suo merito fu ascritta fra gli Accademici di San Luca di Firenze, e siccome ella va avanzandosi di giorno in giorno nel valore e nella perfezione, così vi è giusto motivo di sperare che in breve tempo possa essere una secondaRosalba".
Nel 1741 Anna Bacherini sposò Gaetano Piattoli (1700-1790), pittore ritrattista narrativo.
Gaetano e Anna ebbero due figli, Giuseppe, anche lui pittore, e Scipione, che divenne un sacerdote cattolico, educatore, scrittore e attivista politico.
Anna Piattoli Bacherini morì nel 1788 all'età di 68 anni.
Anna Piattoli Bacherini è stata una miniaturista, pittrice a olio e pastellista, conosciuta per i ritratti come pure per i soggetti religiosi.
Anche se è stata considerata un'artista minore del suo tempo, l'insieme dei suoi lavori suggerisce che ha dipinto immagini di soggetto religioso molto sentite e allo stesso tempo si è impegnata nei più frivoli ritratti, consapevole del costume popolare del periodo e della maggiore rendita che questi garantivano.
Fu molto apprezzata dai Granduchi di Toscana della sua epoca per il suo talento come pittrice e come insegnante. Purtroppo, nonostante una vita di duro impegno e molte commissioni, oggi rimane ben poco del suo lavoro. Inoltre molte delle opere catalogate hanno necessità di restauro. Ne è un esempio il "San Francesco in preghiera" (attualmente in attesa di restauro nel deposito del Museo di San Salvi a Firenze)
g.m.
In questo periodo attirò anche l'attenzione dello studioso Francesco Niccolò Gabburri, che nelle sue "Vite di pittori" così la descrive: "Questa spiritosissima fanciulla vive in Firenze in questo presente anno 1739 e sotto la direzione del cavalier Francesco Conti opera meravigliosamente in ritratti e altre cose, facendo stupire chiunque vede le sue pitture. Per il suo merito fu ascritta fra gli Accademici di San Luca di Firenze, e siccome ella va avanzandosi di giorno in giorno nel valore e nella perfezione, così vi è giusto motivo di sperare che in breve tempo possa essere una secondaRosalba".
Nel 1741 Anna Bacherini sposò Gaetano Piattoli (1700-1790), pittore ritrattista narrativo.
Gaetano e Anna ebbero due figli, Giuseppe, anche lui pittore, e Scipione, che divenne un sacerdote cattolico, educatore, scrittore e attivista politico.
Anna Piattoli Bacherini morì nel 1788 all'età di 68 anni.
Anna Piattoli Bacherini è stata una miniaturista, pittrice a olio e pastellista, conosciuta per i ritratti come pure per i soggetti religiosi.
Anche se è stata considerata un'artista minore del suo tempo, l'insieme dei suoi lavori suggerisce che ha dipinto immagini di soggetto religioso molto sentite e allo stesso tempo si è impegnata nei più frivoli ritratti, consapevole del costume popolare del periodo e della maggiore rendita che questi garantivano.
Fu molto apprezzata dai Granduchi di Toscana della sua epoca per il suo talento come pittrice e come insegnante. Purtroppo, nonostante una vita di duro impegno e molte commissioni, oggi rimane ben poco del suo lavoro. Inoltre molte delle opere catalogate hanno necessità di restauro. Ne è un esempio il "San Francesco in preghiera" (attualmente in attesa di restauro nel deposito del Museo di San Salvi a Firenze)
g.m.
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