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Quello
che è accaduto a Genova è atroce. Assurdo morire così nel 2018.
La priorità oggi è aiutare le famiglie delle vittime, gli sfollati.
Il dibattito pubblico, tuttavia, non ha parlato di questo. Il governo
Salvini-DiMaio infatti ha deciso di attaccare l'opposizione. E di spargere
veleni e falsità. Ho scelto di replicare perché non volevo che quelle accuse
infami non ricevessero una condanna ferma.
Qui il primo post.
Qui il secondo post.
Qui l'intervista a Repubblica.
Pensavo che questa vicenda trovasse un Paese unito ad affrontarla.
L'atteggiamento dei ministri è stato invece vergognoso.
Ricapitolando:
- Chi ha sbagliato deve pagare. E chi ha sbagliato lo
decide la Magistratura, non il Ministro Toninelli. In questa vicenda il
Ministro deve fornire spiegazioni, non dare giudizi. Peraltro anziché
dare risposte in Parlamento o ai singoli deputati che ieri sono andati al Mit,
Toninelli ha pensato bene di tornare al mare. Avessimo fatto noi una
cosa del genere sarebbe scoppiata la rivoluzione pentastellata. Ma
adesso sono loro il potere, adesso tutti zitti.
- Di Maio è un bugiardo. Mi spiace dirlo, perché è un
ministro, ma siamo davanti a uno squallido bugiardo. Ha detto che noi
abbiamo fatto leggi per Autostrade e che il loro Governo è il primo che
non ha preso soldi. Il decreto pro-Autostrade lo ha votato Salvini, non
il PD (2008). I contributi elettorali li ha presi la Lega, non il PD
(150.000€). Il Premier Conte è l'avvocato dei concessionari (Aiscat),
altro che avvocato del popolo. Il NO alla Gronda, opera fondamentale per
Genova, proviene dai Cinque Stelle di Genova ("favoletta"), da
Beppe Grillo ("li fermeremo con l'esercito"), da Toninelli
(agosto 2018!).
- Ora è fondamentale ricucire Genova. E per evitare che
la città subisca oltre al danno anche la beffa è fondamentale che si
accelerino le opere per le quali abbiamo liberato i soldi: Bisagno,
Porto, Terzo Valico e Gronda. Genova DEVE ripartire. E per farlo il
governo deve dire sì alle opere pubbliche. A cominciare ovviamente dal
rifacimento del Ponte.
Sull'atteggiamento
del Presidente del Consiglio Conte, segnalo un post definitivo dell'Avvocato Lisa Noja,
molto lungo ma da imparare a memoria per chi vuole fare discussioni dal punto
di visto giuridico.
Sul resto:
- Insistono sulle fakenews, ovunque. Noi abbiamo
lanciato questo sito per chiedere segnalazioni da girare a AGCOM. I
Cinque Stelle hanno finalmente aperto alla Commissione di
Inchiesta: io credo che alla fine non faranno niente, neanche
su questo, come pure su reddito di cittadinanza, sulla Gronda, sulla
Fornero.
- Segnali preoccupanti dai mercati. Lo spiega bene Marattin: questi
vogliono ridurci come il Venezuela. Del resto in una intervista
allucinante al Foglio, il presidente della Commissione Finanze della
Camera, Borghi, lo aveva spiegato molto chiaramente.
- Sulla scuola Salvini mente sapendo di mentire e devo
dire che la reazione immediata di Anna Ascani, Eugenio Comincini
e molti altri ha spiegato bene ciò che tutti gli addetti ai lavori
sanno: nessuno ha messo tanti soldi sulla scuola come il governo dei
Mille Giorni. Continuano a dire di aver trovato 7 miliardi: non era
difficile, sono quelli che abbiamo stanziato noi. Anziché intestarveli,
spendeteli.
- Domenica al Meeting di Rimini il sottosegretario
Giorgetti ha detto che dovremo fare le riforme costituzionali. Parole
del leader leghista: "Il Parlamento non conta più nulla (...) la
democrazia rappresentativa è un feticcio". Bene, tutti i grandi
professori che due anni fa parlavano di deriva autoritaria devono essere
ancora in ferie. Nessuno ha fiatato, nessuno ha aperto bocca. Io dico
solo una cosa: vedrete che nei prossimi mesi, torneranno alla carica con
le riforme costituzionali. La loro maggioranza è NoVax, NoTav, NoIlva,
NoTap, NoEuro, NoGronda. Su qualcosa dovranno compattarsi. E vedrete
che, nei prossimi mesi, torneranno alla carica con le riforme
costituzionali. E lo porranno loro, dopo averne negato l'importanza due
anni fa.
Nel frattempo sto lavorando a un progetto al quale tengo
molto, da tanti anni: il racconto di come la bellezza di Firenze possa
aiutare anche noi, cittadini del XXI secolo. È un progetto culturale che
diventerà una trasmissione televisiva. Ieri abbiamo girato tra Ponte Vecchio
e gli Uffizi, davanti al Botticelli e a Michelangelo, davanti a Raffaello e
Leonardo. Ma abbiamo anche ricordato la strage mafiosa del maggio 1993 e quei
momenti devastanti, la morte di cinque innocenti e l'oltraggio all'identità
culturale del Paese. E abbiamo passato la notte in Piazza del Duomo accuditi
dalla Cupola di Brunelleschi e protetti dalle storie di un luogo unico al
mondo.
Se anche questa trasmissione aiuterà qualcuno a ritrovare la forza di
emozionarsi, di stupirsi, di meravigliarsi, non sarà stato tempo perso.
Perché secondo me è giusto scommettere sulla bellezza in tempi di barbarie.
Scommettere sulla cultura in tempi di fakenews.
Qui un articolo di Maria Corbi su La Stampa,
qui un articolo di Ilaria Ulivelli su La
Nazione, qui un articolo di
Mauro Evangelisti sul Messaggero. Sul mio Instagram, invece, le prime foto.
Chi vuol far polemica anche su questo, faccia pure. Noi seguiremo l'invito di
Dante: "Non ragioniam di lor, ma guarda e passa".
Un sorriso,
Matteo
App Matteo Renzi
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