venerdì 3 agosto 2018

MICHELANGELO POETA

La rubrica “MICHELANGELO POETA” continua ed alla splendida poesia che oggi vi propongo ho abbinato l’opera “NUDO VIRILE” che trova la sua collocazione nel bellissimo museo CASA BUONARROTI a Firenze
L'opera venne messa in relazione da Charles de Tolnay con il perduto Ercole, dopo che lo aveva precedentemente avvicinato al David De Rohan. L'opera, che oggi i curatori del museo indicano come "copia da Michelangelo", doveva essere ben nota nel Cinquecento se si
 trova rappresentata in un ritratto dell'artista nel suo studio, dovuto a un ignoto autore del XVI-XVII secolo e oggi pure in Casa Buonarroti. Dell'opera esisterebbero anche disegni e bozzetti vari riconducibili. Essa mostra un giovane in piedi in una posa di contrapposto, con un braccio disteso lungo i fianchi e l'altro mutilo, che secondo la citata fonte iconografica, doveva essere disteso in avanti con un gesto come di offerta.
Sempre in casa Buonarroti esiste un alto bozzetto di nudo virile, in cera (h. 56 cm) e definibile "II": esso, privo delle braccia e con il ginocchio destro piegato che porta in avanti la gamba, era stato letto come un bozzetto del celebre David di piazza della Signoria, o dello Schiavo ribelle. Studi recenti lo collocano invece come opera di anonimo artista fiorentino del XVI secolo, databile verso il 1540.

g.m.

Rime di Michelangelo Buonarroti

Non pur d'argento o d'oro
vinto dal foco esser po' piena aspetta,
vota d'opra prefetta,
la forma, che sol fratta il tragge fora;
tal io, col foco ancora
d'amor dentro ristoro
il desir voto di beltà infinita,
di coste' ch'i' adoro,
anima e cor della mie fragil vita.
Alta donna e gradita
in me discende per sì brevi spazi,
c'a trarla fuor convien mi rompa e strazi.

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