Oggi il
Parlamento europeo ha detto no all’avvio dei negoziati fra Parlamento,
Consiglio e Commissione Ue sulla proposta di direttiva per la riforma
del copyright. Plauso da parte di Cinque stelle e Lega che hanno
dimostrato, come ci racconta David Sassoli, di “non
sapere come funzionano le istituzioni europee”.
Se in Europa si frena, in Italia si va in retromarcia. L’annuncio fatto
ieri è stato confermato: per iscrivere a scuola i propri figli non
servirà più il certificato con le vaccinazioni effettuate e quelle
prenotate, ma basterà l’autocertificazione.
Questo significa che la legge sarà meno efficace e per le famiglie ci
sarà un’incombenza in più. Ecco perché.
Intanto il governo non dà segni di vita anche sul fronte delle infrastrutture, mentre mostra
particolare zelo nel chiudere, in fretta e furia, la struttura di
missione “Italia Sicura”, nata per contrastare il fenomeno del dissesto idrogeologico nel nostro
Paese. Ce ne parla Raffaella Paita.
A domani
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Vaccini, si torna indietro: a scuola con
l’autocertificazione - Silvia Gernini
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Copyright, Sassoli: “Da Lega e Cinque stelle atteggiamento
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Dissesto idrogeologico, è indietro tutta - Raffaella
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Infrastrutture, il vuoto pneumatico del governo - Salvatore
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Lopez Obrador: stile popolare al servizio di un
pragmatismo di progresso - Manuel
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La stretta di Salvini sui migranti: meno permessi di
soggiorno per donne e minori
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