LA LEGGENDA DI CATERINA DE' MEDICI REGINA DI FRANCIA.
ciò che lega Firenze alla Francia
ciò che lega Firenze alla Francia
Odiata e temuta quando regnava, malvista e maledetta da morta. Ma chi era davvero Caterina de’ Medici, passata alla storia come la regina nera di Francia?
Figlia unica del Lorenzo de Medici duca d’Urbino, orfana e ostaggio a otto anni dei suoi concittadini fiorentini. A quattordici anni sposa Enrico, secondogenito di Francesco I re di Francia, per volere del papa Clemente VII, suo zio.
Si trasferisce alla corte di Parigi e nel 1547, a causa della morte di Francesco di Valois, erede del regno, viene incoronata nella chiesa di Saint-Denis.
Dopo dieci anni di guerre, la morte del marito Enrico II e del suo figlio primogenito, Caterina de’ Medici diventa reggente e cerca di riappacificare protestanti e cattolici.
Nonostante tutta la sua buona volontà, capacità politica ed editti, continuano a nascere piccoli conflitti e persecuzioni. Caterina tenta un’ultima conciliazione con un matrimonio tra sua figlia Margherita ed Enrico III di Navarra, nobile protestante.
Qui nasce la leggenda nera. Si dibatte ancora sulle responsabilità del massacro della notte di San Bartolomeo. Tra il 24 e il 25 agosto 1572 migliaia di “ugonotti” arrivati per queste nozze di pacificazione, vengono uccisi indiscriminatamente a Parigi e in provincia. Questo peserà moltissimo sulla sua immagine pubblica.
Non è sicuro che la regina abbia dato il suo benestare all’eliminazione dei capi ugonotti da parte dei cattolici. Ci sono ipotesi che suo figlio, Carlo IX, volesse allontanarsi dall’influenza della madre. Tant’è che fino ad oggi è stata considerata come una donna attaccata al potere, arrampicatrice sociale, machiavellica e soprattutto straniera.
Caterina de’ Medici veniva raccontata come una Lucrezia Borgia della Francia dallo stesso scrittore Dumas padre ne “La Regina Margot”, dove avvelena addirittura suo figlio Carlo.
Persino i pittori ne lasciano un’impronta negativa: la fiorentina portò il lutto in nero per il resto della sua vita, nonostante il lutto per i reali fosse in bianco. Quindi quadri che la rappresentano appare severa e decisamente malvagia.
Dopo nuove ricerche storiche ci si rende conto che fu una valutazione ingiusta. Quando nel 1574 salì al potere suo figlio Enrico III, gli lasciò lo scettro e lo appoggiò come diplomatica e consigliera. Poi tutto il lavoro come reggente potrebbe essere definito, come quello del suo bisnonno, un vero “ago della bilancia”.
Caterina de’ Medici non è stata solo un’abile politica ma anche donna di grande cultura. Introdusse in Francia la cucina toscana con le sue salse e la sua besciamella. l'anatra all'arancio e le crespelle, che poi diventeranno fondamenti della cucina tradizionale francese.
Dividerà portate dolci da salate e introdurrà la forchetta a corte. Senza contare l’esotico utilizzo delle mutande, fino ad allora sconosciute.
g.m.
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