NO ALLA PENA DI MORTE..........
1. LA STORIA DELLA
SETTIMANA : GIAPPONE: GIUSTIZIATI ALTRI 6 MEMBRI SETTA AUM 2. NEWS FLASH: PAKISTAN: CORTE SUPREMA ASSOLVE
TRE DETENUTI DEL BRACCIO DELLA MORTE 3.
NEWS FLASH: OHIO (USA): CONDANNA CAPITALE COMMUTATA DAL GOVERNATORE
4. NEWS FLASH: EDITORIALE DEL GUARDIAN:
‘LA BARBARIE DEGLI JIHADISTI NON E’ UNA GIUSTIFICAZIONE PER LA PENA DI MORTE’
5. NEWS FLASH:
SOMALIA: AL-SHABAAB AMPUTA MANO A LADRO 6.
I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :
GIAPPONE: GIUSTIZIATI ALTRI 6 MEMBRI SETTA AUM
25 luglio 2018: In Giappone sono stati impiccati gli
ultimi sei membri della setta Aum Shinrikyō (“Suprema verità”) ancora in
carcere, a distanza di 20 giorni dalle precedenti esecuzioni che avevano
riguardato altre sette persone compreso Shoko Asahara, il leader dell’organizzazione.
Erano stati tutti condannati a morte per avere
pianificato e gestito un attacco nella rete metropolitana di Tokyo il 20 marzo
del 1995, utilizzando il sarin, un potente gas nervino che causò la morte di 13
persone e ne fece ammalare più di seimila. La setta fu inoltre accusata di
avere organizzato un attacco simile, eseguito l’anno prima e che causò la morte
di 8 persone.
L'esecuzione del leader del culto Chizuo Matsumoto, noto
anche come Shoko Asahara, si è complicata dal momento che i membri della sua
famiglia si sono rifiutati di ricevere i suoi resti cremati. Una delle sue
figlie ha detto che le sue ceneri dovrebbero essere gettate in mare per evitare
che una tomba diventi un luogo di pellegrinaggio.
Tra i giustiziati il 25 luglio c'e la guardia del corpo
personale di Matsumoto oltre che responsabile ufficiale di scienza e tecnologia
dell’Aum, che era stato giudicato responsabile della produzione di scorte di
sarin e altre sostanze chimiche in grado di uccidere milioni di persone.
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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
PAKISTAN: CORTE SUPREMA ASSOLVE TRE DETENUTI DEL BRACCIO
DELLA MORTE
19 luglio 2018: La Corte suprema pakistana ha assolto tre
persone che erano state condannate a morte sette anni fa dall'Alta corte del
Belucistan in un caso relativo a un attacco terroristico a Sibi nel 2011.
Una giuria di tre membri presieduta dal giudice Asif
Saeed Khosa ha ascoltato l'appello di Rehmatullah, Murad Ali e Abdul Rehman,
che contestava le condanne a morte emesse dall’Alta corte.
Durante il corso del procedimento, il giudice Khosa ha
osservato che l'Alta corte, senza esaminare adeguatamente le prove, aveva
confermato la condanna emessa dal tribunale di grado inferiore.
La corte ha notato che la mancanza di un'adeguata
indagine ha riguardato l'intero processo e l'accusa non è riuscita a dimostrare
la colpevolezza dei sospettati. Concedendo il beneficio del dubbio, ha respinto
la decisione dell’Alta corte che aveva confermato le condanne a morte e gli
ergastoli dei sospettati.
Circa 15 persone restarono uccise quando uomini non
identificati incendiarono un autobus sull'Autostrada Nazionale nei pressi di
Sibi nell'aprile 2011. I sospetti furono arrestati dalla polizia e dai
paramilitari per il loro presunto coinvolgimento.
OHIO (USA): CONDANNA CAPITALE COMMUTATA DAL GOVERNATORE
20 luglio 2018: Il governatore John Kasich (66 anni,
bianco, Repubblicano) ha concesso clemenza a Raymond Tibbets (60 anni, bianco)
commutando la sua condanna a morte in ergastolo senza condizionale. Tibbetts
nel 1998 venne condannato a morte e all’ergastolo senza condizionale
rispettivamente per gli omicidi di sua moglie, Judith Crawford, 42 anni, e di
un amico della donna, Fred Hicks, 67 anni, commessi il 6 novembre 1997. Il 17
gennaio 2018 la Parole Board aveva dato parere negativo alla richiesta di
clemenza. L’8 febbraio il governatore Kasich eveva sospeso l’esecuzione che era
prevista per il 13 febbraio, e contestualmente aveva chiesto alla Parole Board
di riesaminare il caso di Tibbets, tenendo conto che in suo favore,
recentemente, si erano pronunciati un ex giudice ed ex procuratore, James A.
Brogan, un ex agente penitenziario ed ex cappellano, George D. Alexander, e uno
dei giurati popolari del processo del 1998, Ross Geiger, il quale già in
precedenza (una lettera de l 30 gennaio)
aveva dichiarato che se avesse conosciuto le difficoltà attraversate nella vita
da Tibbetts, e i suoi gravi problemi di tossicodipendenza, non avrebbe votato
per la pena di morte. Il 22 giugno la Parole Board ha di nuovo dato parere
negativo, con un voto 8-1, alla proposta di clemenza. Il voto della Prole Board
non è vincolante, e oggi il Governatore ha disposto la commutazione. In un
comunicato stampa Kasich ha detto: “gravi difetti nella fase di condanna del
processo a Tibbetts ... avevano impedito alla giuria di prendere una decisione
informata sul fatto che Tibbett meritasse la pena di morte". In una
dichiarazione degli avvocati di Tibbetts che elogiano la commutazione, Erin
Barnhart ha dichiarato: "Il governatore Kasich ha agito nell'interesse
dell'equità e della giustizia riconoscendo che la condanna a morte di Tibbetts
aveva basi fragili e la giuria è stata privata di informazioni cruciali sugli
abusi e i traumi subiti da Tibbetts e dai suoi fratelli, circ ostanze che fornivano validi motivi per
esercitare la clemenza per correggere le carenze nel processo sotto questo
aspetto". La commutazione di Tibbetts è la terza negli Stati Uniti nel
2018 e la seconda nell'Ohio. Il 22 febbraio, il governatore del Texas Gregg
Abbott ha commutato la condanna a morte di Thomas Whitaker, e il 26 marzo il
governo Kasich ha concesso una commutazione a William Montgomery.
EDITORIALE DEL GUARDIAN: ‘LA BARBARIE DEGLI JIHADISTI NON
E’ UNA GIUSTIFICAZIONE PER LA PENA DI MORTE’
23 luglio 2018: “Quasi tutte le democrazie occidentali,
così come dozzine di altri Paesi, hanno abbandonato la pena capitale. C'è una
buona ragione per questo: nessuno degli argomenti portati in suo favore
resistono a una verifica. Non scoraggia gli altri, né salva vite innocenti
garantendo che gli assassini non possano uccidere di nuovo. È sbagliato
suggerire che esista una motivazione morale per la retribuzione. Gli Stati
Uniti sono un'eccezione, continuando erroneamente con la pena di morte. Quindi
è sconvolgente apprendere che un ministro del governo britannico ritenga
opportuno inviare due uomini a processo in America con accuse che potrebbero
portare alla loro esecuzione.
Eppure questa è la catena di eventi che il Segretario di
Stato per gli Affari Interni, Sajid Javid, ha messo in moto con una lettera al
procuratore generale degli Stati Uniti, Jeff Sessions, pubblicata su un
giornale lunedì. In essa afferma che il governo britannico è disposto a
rinunciare alla sua solita insistenza sul fatto che la pena di morte non debba
essere applicata nel caso di due uomini accusati di aver fatto parte di un
gruppo di boia dello Stato Islamico, Alexanda Kotey e El Shafee Elsheikh. Sono
detenuti dalle Forze Democratiche Siriane appoggiate dagli Stati Uniti e saranno
probabilmente processati negli Stati Uniti con la cooperazione del Regno Unito.
Gli omicidi che questi uomini avrebbero commesso insieme ad altri due uomini
britannici - Mohammed Emwazi, noto come Jihadi John e Aine Davis - sono
barbari.
Le vittime includevano due operatori umanitari
britannici, Alan Henning e David Haines, oltre a tre americani, i giornalisti
James Foley e Steven Sotloff e l'operatore umanitario Peter Kassig. Altri
occidentali furono tenuti in ostaggio e torturati. Non è esagerato dire che i
video girati dagli assassini, in cui i prigionieri hanno reso dichiarazioni
prima di essere decapitati, hanno sconvolto il mondo. Senza dubbio alcune
persone sentiranno che il puro orrore di tali azioni significa che non dobbiamo
preoccuparci troppo del giusto processo. Emwazi è stato ucciso da un drone a
Raqqa nel 2015, mentre Davis è in prigione in Turchia. Kotey ed Elsheikh sono
stati privati della loro cittadinanza britannica, e dal momento che gli uomini
che sono stati accusati di aver ucciso includevano degli americani, c'è motivo
per processarli negli Stati Uniti.
Non è difficile capire perché questo sia l'esito
preferito di Javid. Non c'è dubbio che trattare con centinaia di combattenti
britannici per lo Stato Islamico sia estremamente difficile. Ma è profondamente
preoccupante il fatto che Javid, a quanto pare, ritenga che il successo di un
procedimento giudiziario abbia più probabilità di verificarsi negli Stati Uniti
che nel Regno Unito, anche se ciò include la violazione delle norme sui diritti
umani a cui il Regno Unito ha aderito per decenni. È noto che tali violazioni e
l'esistenza di strutture come Guantánamo Bay possano aiutare e facilitare i
terroristi. L'opposizione del governo britannico alla pena di morte è un punto
di principio di vecchia data. La sua abolizione è un obiettivo della politica
estera. Per quanto atroci siano i crimini che si ritiene siano stati commessi
da Kotey ed Elsheikh, assicurazioni che la pena di morte non sarà applicata
dovrebbero essere chieste al governo degli Stati Uniti nel solito modo.”
SOMALIA: AL-SHABAAB AMPUTA MANO A LADRO
22 luglio 2018: Il gruppo militante somalo Al-Shabaab ha
tagliato la mano destra di un sospetto ladro a Kunyo Barrow.
Il 24enne Madey Abdulkadir Zaki è stato giudicato
colpevole da una corte AlShabaab di aver rubato 1 milione di scellini somali,
un telefono cellulare e dei sandali da una farmacia nel villaggio di Farsoley
nella regione di Lower Shabelle.
L'uomo secondo il gruppo avrebbe confessato il furto. Nel
frattempo, il 20 luglio, un ragazzo minorenne avrebbe ricevuto 39 frustate per
"adulterio" nella città di El Bur.
Due uomini hanno ricevuto 100 frustate ciascuno. Una
donna è stata condannata a 100 frustate, ma la punizione è stata differita in
quanto è incinta, secondo i siti web affiliati ai militanti.
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