MICHELANGELO POETA
Continua la mia rubrica su Michelangelo Buonnarroti poeta. In questo caso ho abbinato la scultura “LA MADONNA DE’ MEDICI” conservata nella Sacrestia Nuova del complesso Laurenziano a FIRENZE:
DESCRIZIONE
Lo schema compositivo ha diverse analogie col bassorilievo giovanile della Madonna della Scala. La Vergine si trova seduta su un blocco di marmo più o meno cubico e allatta il Bambino che si gira verso di lei con una pronunciata torsione, nascondendo il volto allo spettatore. Questo movimento, insieme con le gambe intrecciate di Maria, genera un vorticoso dinamismo, che è bilanciato dalla testa inclinata della Vergine, analogamente a quanto avviene anche nel Genio della Vittoria più o meno coevo
g.m..
Rime di Michelangelo Buonarroti
S'alcun legato è pur dal piacer molto,
come da morte altrui tornare in vita,
qual cosa è che po' paghi tanta aita,
che renda il debitor libero e sciolto?
E se pur fusse, ne sarebbe tolto
il soprastar d'una mercé infinita
al ben servito, onde sarie 'mpedita
da l'incontro servire, a quella volto.
Dunche, per tener alta vostra grazia,
donna, sopra 'l mie stato, in me sol bramo
ingratitudin più che cortesia:
ché dove l'un dell'altro al par si sazia,
non mi sare' signor quel che tant'amo:
ché 'n parità non cape signoria.
come da morte altrui tornare in vita,
qual cosa è che po' paghi tanta aita,
che renda il debitor libero e sciolto?
E se pur fusse, ne sarebbe tolto
il soprastar d'una mercé infinita
al ben servito, onde sarie 'mpedita
da l'incontro servire, a quella volto.
Dunche, per tener alta vostra grazia,
donna, sopra 'l mie stato, in me sol bramo
ingratitudin più che cortesia:
ché dove l'un dell'altro al par si sazia,
non mi sare' signor quel che tant'amo:
ché 'n parità non cape signoria.
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