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Sono
passati 100 giorni dalle elezioni. Possiamo dire che non ci siamo annoiati ma
il governo del cambiamento per adesso è solo il governo del gattopardo: tutto
sembra cambiare mentre nulla cambia.
La nuova maggioranza di Governo in questi 100 giorni sostiene di aver scritto
la storia almeno 8 volte. Ha avanzato e poi fortunatamente ritirato l'accusa
di alto tradimento per il Presidente della Repubblica. Ha creato frizioni
diplomatiche con tutti i vicini a cominciare dalla Tunisia, nostro storico
alleato nel Mediterraneo. Ha scolpito il proprio accordo grazie a un faticoso
lavoro programmatico che ci è costato cento punti di spread (se rimane questa
media, alla fine dell'anno saranno più o meno due miliardi di euro di costi
in più sul debito pubblico, che pagheremo noi italiani) ma che abbiamo
recentemente scoperto essere stato impostato in una cena segreta presso un
importante costruttore romano.
Ieri stavo facendo rifornimento da un benzinaio di Pontassieve. Mi si
avvicina un signore che di mestiere fa il muratore. E con modo molto civile
mi dice, tirando giù il finestrino del camion: "Scusi Renzi posso dirle
perché stavolta io non ho votato PD oppure si offende?"
Gli rispondo: "Lei mi fa una cortesia, mi aiuta a capire. Grazie! Ce ne
fossero persone come lei"
E lui: "Mi avete fregato sulle pensioni. Io lavoro da 42 anni. Perché
non posso andare in pensione? E io avevo fatto anche la richiesta di fare
l'APE, che mi sembrava una buona idea, ma poi l'INPS mi ha bocciato la
proposta. Allora ho votato Cinque Stelle"
Le ragioni per le quali tanta gente ha votato Lega o Cinque Stelle sono
varie. E non è che abbiamo perso le elezioni per colpa dell'INPS, sia chiaro.
Ma mi colpisce molto come nessuna delle proposte della campagna elettorale su
cui Cinque Stelle e Lega hanno preso voti sia stata veramente affrontata.
Avevano promesso il reddito di cittadinanza, non ne parlano più.
Avevano promesso la flat tax, non ne parlano più.
Avevano promesso di cancellare la Fornero nel primo consiglio dei ministri,
non ne parlano più.
Faranno un gigantesco lavoro di comunicazione per cancellare le promesse, non
per mantenerle.
Per il momento, dopo 100 giorni non sono partite nemmeno le commissioni
parlamentari. Perché Cinque Stelle e Lega, cioè la maggioranza, non sono
d'accordo. Non era mai accaduto nella storia di diciotto legislature che dopo
100 giorni i parlamentari non fossero messi in condizioni di lavorare. Poi si
dice: gli sprechi della politica. Il primo spreco della politica viene da
questa incredibile maggioranza che si riempie la bocca contro la casta, ma
poi non permette ai parlamentari di lavorare. Vi scrivo da un Senato che
anche oggi è semivuoto. Ma la colpa non è dei senatori, la colpa è della
maggioranza che non fa lavorare il Parlamento.
Ci sono due questioni invece che vanno per la maggiore.
E su entrambe si vede la differenza tra noi e questa maggioranza.
Noi siamo #altracosa e avverto la necessità di ribadirlo con forza.
Oggi che loro sembrano col vento in poppa io voglio mettere fuori la faccia
per dire che noi siamo radicalmente un'altra cosa.
- Questione giudiziaria. L'ennesimo scandalo
giudiziario che sta catturando l'attenzione dei media riguarda la
costruzione del nuovo stadio della Roma. Personalmente sono e rimango
garantista. Si è colpevoli solo con sentenza passata in giudicato e qui
nessuno è colpevole finché una sentenza lo certificherà. Ragiono di
politica, non di giustizia. Penso che cambiare il progetto per lo stadio
sia stata una pessima idea: sono diminuite le opere pubbliche e sono
aumentate le consulenze. Conclusione: tutto quello in cui mette mano
l'amministrazione grillina di Roma si ferma. È stato così per le
Olimpiadi, e il conto lo stanno pagando gli italiani. È stato così per
lo Stadio, e mi dispiace per i tifosi giallorossi. Abbiamo chiesto al
Ministro della Giustizia Bonafede di venire a relazionare in Parlamento
visto che l'avvocato Lanzalone (premiato con la presidenza di una
municipalizzata dal nuovo che avanza) che passava le cene a fare accordi
con la Lega o discutere di nomine con Casaleggio è stato portato nel
Movimento Cinque Stelle proprio dal Guardasigilli. Non è possibile
scaricare tutto sempre sulla Raggi: chi le ha imposto quei collaboratori
deve spiegare perché lo ha fatto e cosa c'è sotto. Avrà Bonafede il
coraggio di venire a riferire in Senato?
- Questione immigrazione. Salvini ha fatto credere agli
italiani di aver bloccato gli sbarchi. Non ha bloccato proprio nulla. Ha
più facilmente preso in ostaggio una nave con 629 persone e ci ha
giocato una cinica battaglia politica. Molti italiani lo hanno
apprezzato per questo, io no. Siamo #altracosa davvero: continuo a
pensarla come in questo video del 2015.
L'ho ripetuto lo
scorso anno nel libro Avanti: "Aiutiamoli a casa loro". Ma se
vuoi aiutarli a casa loro non blocchi una nave con donne e bambini in
mezzo al Mediterraneo: aumenti i soldi per la cooperazione
internazionale. Se vuoi solidarietà dall'Europa blocchi i soldi italiani
che vanno al governo ungherese che costruisce muri, non fai sceneggiate
buone per mille like su facebook. Se vuoi che tutti accolgano, cambi il
trattato di Dublino, voluto e firmato dalla Lega quando era al Governo.
Se vuoi che l'Europa cambi rotta, vai alle riunioni europee anziché saltare tutti gli
appuntamenti. Questa è la politica. Per la propaganda invece
basta bloccare una nave, mentre altre attraccano tranquille in Italia, e
farci del cinema con parole stile: "La pacchia è finita, la
crociera cambia destinazione". Per la memoria di tutti quelli che
sono morti in mare, mi vergogno di questo vocabolario. Bisogna investire
sull'Africa, bloccare le partenze, ridistribuire gli arrivi, richiamare
la solidarietà europea. Ma non si fa sulla pelle di chi rischia di
morire in mare. Direte: Matteo, sono le cose che hai sempre detto. Già.
Ma sentivo il bisogno di ridirle. Lo ripeto con quel video del 2015.
Posso perdere tre voti (che come abbiamo visto non sono solo tre), ma
non posso perdere la faccia davanti ai miei figli. Siamo #altracosa
Prima
o poi torneremo a raccontare il nostro futuro, le nostre idee. Ci stiamo
lavorando molto, a tutti i livelli. E non vedo l'ora di tornare a condividere
la speranza insieme a tutti voi.
Nel frattempo però permettetemi di fare due precisazioni su materiale vergognoso
che gira sui social
- Di Maio dice che io avrei venduto l'Italia per 80€,
scambiando la flessibilità con l'immigrazione. Basta guardare le agende
per capire che è una frase falsa. Gli 80€ vengono presentati a marzo
2014, l'operazione Tritone arriva mesi e mesi dopo. Non solo. Il fatto
che i rifugiati sbarchino in Italia non dipende da una scelta del mio
governo ma dagli accordi di Dublino del 2003, ai tempi in cui Di Maio
frequentava ancora la scuola e Berlusconi era il premier. Con Tritone
abbiamo solo preteso di decidere noi in quali posti mandarli per evitare
che le varie navi scegliessero a piacere il porto creando situazioni di
ingorghi senza coordinamento. Atteso che dovevano venire in Italia, per
legge, abbiamo preteso di coordinare gli sbarchi per evitare di
lasciarli tutti a Pozzallo. Ma inserire la storia degli 80€ è una bugia
bella e buona. Anzi una bugia né bella, né buona. Come tutte le bugie di
Di Maio. Che iniziano a essere tante.
- Il Fatto Quotidiano dice che il Governo Conte è
l'unico dal 1994 senza indagati e inquisiti. Falso. Ma siccome sono
garantista dico che questo non è un criterio valido: è solo l'ennesima
bugia di chi si aggrappa a tutto pur di cancellare le proprie
contraddizioni. Aggiungo che nessuno dei miei ministri - la
metà peraltro donne, il che costituisce un unicum in 65 governi
repubblicani - era indagato o inquisito. E tutti i membri del mio
Governo risultano ancora oggi innocenti non avendo mai riportato
sentenze di condanna passate in giudicato. Cosa che il Governo
Conte-Salvini non so se può dire.
Tre
link
- Qui c'è una
bellissima intervista di Paolo Virzì al Foglio
- Qui il mio video
con in collo la mia nipotina a una iniziativa a sostegno di Trisomia21
per i diritti dei cittadini con sindrome di Down
- Qui la foto di
tutti i sindaci di Firenze con Zaira, protagonista indiscussa del
sostegno ai giovani della nostra città.
Pensierino della sera.
Lo so, il mondo ha altri problemi. E dovrei ricordarmi di mantenere un certo
stile, un certo aplomb. Però io quando vedo i mondiali senza Italia rosico
come un matto. Rosico, non conosco verbo migliore. Rosico. E tanto. In bocca
al lupo a Gianluca Rocchi che rinnoverà la grande tradizione della scuola
arbitrale italiana. Noi nel frattempo aspettiamo il 2022...
Un sorriso,
Matteo
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