9 GIUGNO 1937 CARLO E NELLO ROSSELLI FURONO ASSASSINATI DAI FASCISTI
I fratelli Carlo e Nello Rosselli furono due importanti figure di politici, giornalisti e attivisti dell'antifascismo italiano.
Vissero a lungo in esilio a Parigi e furono uccisi a Bagnoles-de-l'Orne il 9 giugno 1937 da formazioni locali di estrema destra, su ordine proveniente dai vertici del fascismo.
Residenti a Firenze in una casa in via Giusti, appartenevano a una famiglia agiata.
Nel giugno 1937 Carlo soggiorna per delle cure termali a Bagnoles-de-l'Orne. Qui è raggiunto dal fratello Nello, che aveva ottenuto il passaporto nel maggio 1937, su intercessione di Gioacchino Volpe (probabilmente in buona fede) con una sollecitudine che ad alcuni amici, tra cui Piero Calamandrei, parve sospetta e motivata dal fine di arrivare attraverso Nello al rifugio di Carlo. Il 9 giugno i due sono uccisi da una squadra di "cagoulards", miliziani della "Cagoule", formazione eversiva di destra francese, su mandato dei servizi segreti fascisti e di Galeazzo Ciano. I fratelli Rosselli furono sepolti nel cimitero monumentale parigino di Père Lachaise, ma nel 1951 i familiari ne traslarono le salme in Italia, nel Cimitero di Trespiano, nel piccolo borgo omonimo nel comune di Firenze, sulla via Bolognese. La tomba si trova nel riquadro subito a destra dell'ingresso. Nello stesso cimitero sono sepolti anche Gaetano Salvemini, Ernesto Rossi, Piero Calamandrei e Spartaco Lavagnini. La tomba riporta il simbolo della "spada di fiamma", emblema di GIUSTIZIA E LIBERTA', e l'epitaffio scritto da Calamandrei:
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PER QUESTO MORIRONO
PER QUESTO VIVONO »
G. M.
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