ISTITUTO GEOGRAFICO MILITARE FIRENZE
L'Istituto Geografico Militare (IGM) svolge le funzioni di ente cartografico dello Stato italiano, ai sensi della legge n. 68 del 2 febbraio 1960.
Ha sede a Firenze in via Cesare Battisti e occupa buona parte dell'ex convento della Santissima Annunziata. L'istituto si occupa della cartografia dello Stato e possiede una notevole attrezzatura che lo rende uno dei più avanzati in Italia. Esso svolge lavori di geodesia, topografia e cartografia. In organico vi è anche una scuola denominata scuola superiore di Scienze geografiche.
Lettera dell'IGM riguardo a una sua pubblicazione del 1941 celebrante il nuovo Impero
La sua storia inizia dall'Ufficio del Corpo di Stato maggiore del Regio Esercito Italiano che, dopo l'unificazione italiana nel 1861, aveva unificato in una singola struttura, con sede a Torino, l'originale Ufficio del Corpo di Stato Maggiore del Regno sardo, dell'Ufficio Topografico Toscano e del Reale Officio Topografico Napoletano. La sede dell'ufficio venne quindi trasferita a Firenze nel 1865, contemporaneamente alla nomina della città toscana a capitale d'Italia, città che ancor oggi è la sede dell'Istituto.
Con l'unificazione italiana, si riconobbe l'esigenza per lo Stato di essere dotata di una cartografia nazionale unitaria, e il Governo del tempo affidò nel 1872, con un'apposita legge, tale incarico all'Istituto topografico militare, creato dalla trasformazione del corpo militare. Questo istituto, rinominato Istituto geografico militare nel 1882, rilevò il territorio dello Stato, formando la nuova Carta Topografica d'Italia alla scala 1:100.000. Tale lavoro topografico, in gran parte svolto utilizzando la tavoletta pretoriana, richiese oltre 30 anni.
Durante il fascismo, l'IGM sostenne i processi di italianizzazione operati verso la toponomastica delle lingue non-italiane presenti sul territorio nazionale nonché nelle colonie italiane.
La biblioteca
All'interno dell'Istituto si apre un salone, già Cenacolo dei Servi di Maria, sul quale si trovano due frontoni con affreschi del XVII secolo, una biblioteca geografica e cartografica con oltre duecentomila volumi e centosettantacinquemila tipologie cartografiche e collezioni storiche.
Nessun commento:
Posta un commento