SODOMA-IL MARTIRIO DI SAN SEBASTIANO-GALLERIA PALATINA FIRENZE
Il Martirio di San Sebastiano della Galleria Palatina di Firenze è un gonfalone per le processioni, richiesto al Sodoma dalla Compagnia di San Sebastiano in Camollia di Siena, e per il quale risulta il pagamento con cui viene saldato l'artista, nel 1527.
La scena è ambientata in una natura montuosa, ricca di rocce, ruderi antichi, vegetazioni e specchi d'acqua. In un'atmosfera nebbiosa e un po' surreale, che ricorda vagamente i paesaggi di Leonardo, tra ombre e bagliori luminosi si vedono alcune figure di cavalieri e viandanti, che sembrano gesticolare e muoversi come se fossero alla ricerca di qualcosa.
Questo tipo di paesaggio e la tecnica "di macchia" rappresenta uno degli apporti più innnovativi della pittura di Sodoma. Rivela una grande attenzione per le vicende artistiche contemporanee, in particolare la conoscenza dell'opera di Polidoro da Caravaggio, uno dei più giovani aiuti di Raffaello, artista apprezzato per la sua cultura antiquaria e autore degli affreschi romani di San Silvestro al Quirinale.
Questo tipo di paesaggio e la tecnica "di macchia" rappresenta uno degli apporti più innnovativi della pittura di Sodoma. Rivela una grande attenzione per le vicende artistiche contemporanee, in particolare la conoscenza dell'opera di Polidoro da Caravaggio, uno dei più giovani aiuti di Raffaello, artista apprezzato per la sua cultura antiquaria e autore degli affreschi romani di San Silvestro al Quirinale.
La figura del san Sebastiano invece, è riferita direttamente al gruppo classico del Laocoonte, scoperto nel 1506 ed esposto presso il Cortile del Belvedere. La figura del santo è ripresa dal più giovane dei figli di Laocoonte.
Agli Uffizi è conservato un disegno di Sodoma, che mostra uno studio diretto del Laocoonte, realizzato con un tratto di carboncino molto morbido. Probabilmente questo studio venne utilizzato per la composizione del San Sebastiano. Un altro disegno, sempre agli Uffizi, che mostra di essere desunto dallo studio del marmo antico è il Sacrificio di Isacco, dove la figura di Abramo ricorda molto quella del sacerdote del gruppo del Laocoonte. Dall'esempio antico Sodoma trae anche il forte realismo e la componente di pathos, che diventerà uno degli elementi più caratteristici dello stile di questo artista, interessato ad esprimere i sentimenti e situazioni di forte coinvolgimento emozionale.
Agli Uffizi è conservato un disegno di Sodoma, che mostra uno studio diretto del Laocoonte, realizzato con un tratto di carboncino molto morbido. Probabilmente questo studio venne utilizzato per la composizione del San Sebastiano. Un altro disegno, sempre agli Uffizi, che mostra di essere desunto dallo studio del marmo antico è il Sacrificio di Isacco, dove la figura di Abramo ricorda molto quella del sacerdote del gruppo del Laocoonte. Dall'esempio antico Sodoma trae anche il forte realismo e la componente di pathos, che diventerà uno degli elementi più caratteristici dello stile di questo artista, interessato ad esprimere i sentimenti e situazioni di forte coinvolgimento emozionale.
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