RICERCA-CORTE COST.: CAPPATO "IL GOVERNO VUOLE
IMPEDIRE AGLI SCIENZIATI DI PARLARE E VUOLE LIMITARE I POTERI DELLA
CONSULTA SULLA LEGGE 40"
Dichiarazione di Marco Cappato, Tesoriere
dell'Associazione Luca Coscioni e Presidente di Radicali italiani
Milano, 19 settembre 2016
In vista dell'udienza pubblica di martedì 22
marzo in Corte costituzionale sull'incostituzionalità del
divieto di utilizzo per la ricerca di embrioni non idonei per una
gravidanza previsto dalla Legge 40, apprendiamo che il Presidente del
consiglio dei Ministri, rappresentato dall’Avvocatura Generale di
Stato, vuole tappare la bozza agli scienziati e limitare l'azione
della Consulta.
Il Governo infatti afferma nei propri
scritti che non sussistono i presupposti per raccogliere
testimonianza di scienziati e clinici esperti della materia, sostenendo
in particolare che “il legislatore aveva già tenuto conto dei differenti
interessi in gioco" in occasione del dibattito parlamentare.
Il Governo, dunque, finge di ignorare che i poteri della Corte nella
verifica di costituzionalità delle leggi emanate dal Parlamento non
trovano limiti, e che non può essere il Governo a indicare la via da
seguire per tale verifica di costituzionalità.
Era già sufficientemente grave il fatto che il Governo
Renzi non avesse provato a rimuovere il divieto di ricerca sulle
staminali embrionali prima che se ne dovesse occupare la Corte
costituzionale. Ora, questo tentativo di impedire ad alcuni tra i più
autorevoli scienziati italiani persino di spiegare ai giudici della
Consulta l'importanza della libertà di ricerca rappresenta un maldestro e intollerabile attacco del
Governo contro la scienza e i ricercatori italiani.
Voglio dire al Presidente del Consiglio che non serve buttarsi un secchio
d'acqua in testa contro la Sla o annunciare nuovi finanziamenti alla
ricerca se poi si cerca di impedire agli scienziati di fare il proprio
lavoro e di raccontarne la portata davanti alla Corte costituzionale in
una occasione così importante.
Da parte nostra, come Associazione Luca Coscioni
continuiamo a raccogliere firme sulla nostra petizione per la libertà di
ricerca sulle staminali embrionali a questo LINK. Domani renderemo note le adesioni
di alcune personalità internazionali che hanno deciso di intervenire in
soccorso della scienza italiana e dei nostri ricercatori.
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