DOMENICO GHIRLANDAIO-CENACOLO DI OGNISSANTI
FIRENZE
L'opera venne commissionata al pittore già celebre, in procinto di recarsi a Roma per affrescare la Cappella Sistina con altri pittori fiorentini. Quello stesso anno l'artista sempre in Ognissanti lavora all'affresco del San Girolamo nello studio per la famiglia Vespucci.
Durante i lavori di restauro è stata scoperta la sinopia dell'affresco, che è oggi esposta sulla parete sinistra. Rispetto alla versione definitiva si notano alcune modifiche nella mimica degli apostoli, soprattutto nella metà sinistra, per conferire maggiore espressività.
Domenico Ghirlandaio ha dipinto altri due affreschi di cenacoli a Firenze:
il Cenacolo della Badia di Passignano, l'opera più antica realizzata in collaborazione con i suoi fratelli (1476);
il Cenacolo di San Marco, molto simile a quello di Ognissanti seppur di dimensioni più ridotte (1486).
L'opera fu molto celebrata, ma ha avuto sorti alterne nella considerazione della critica. Vasari ad esempio la citò appena ("un Cenacolo, a fresco..."), mentre secondo alcuni studiosi moderni soffre troppo l'adesione a un gusto piacevole, che rinnega la penetrazione psicologica e gli accenti drammatici.
il Cenacolo di San Marco, molto simile a quello di Ognissanti seppur di dimensioni più ridotte (1486).
L'opera fu molto celebrata, ma ha avuto sorti alterne nella considerazione della critica. Vasari ad esempio la citò appena ("un Cenacolo, a fresco..."), mentre secondo alcuni studiosi moderni soffre troppo l'adesione a un gusto piacevole, che rinnega la penetrazione psicologica e gli accenti drammatici.
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