no alla pena di morte..................
1. LA STORIA DELLA
SETTIMANA : TEXAS (USA): COY WAYNE WESBROOK GIUSTIZIATO 2. NEWS FLASH: ALABAMA (USA): GIUDICE DICHIARA
INCOSTITUZIONALE LA LEGGE CAPITALE DELLO STATO 3. NEWS FLASH: INDIA: 1.398 CONDANNATI A MORTE
NEL DECENNIO 2004-14 4. NEWS FLASH:
KUWAIT: QUATTRO CONDANNATI PER TRAFFICO DI DROGA 5. NEWS FLASH: IRAN: CONDANNATO A MORTE IL MILIARDARIO
DEL PETROLIO ZANJANI 6. I SUGGERIMENTI
DELLA SETTIMANA :
TEXAS (USA): COY WAYNE WESBROOK GIUSTIZIATO
9 marzo 2016: Coy Wayne Wesbrook, 58 anni, bianco, è
stato giustiziato. Era accusato, ed aveva confessato, di aver ucciso 5 persone
al termine di una lite il 13 novembre 1997.
Secondo la confessione di Wesbrook, quella sera era
andato a casa della ex moglie Gloria Coons perché i due stavano pensando di
riallacciare la relazione.
Trovò la ex moglie in compagnia di 2 uomini e 2 donne, e
si sentì umiliato quando la donna, ostentatamente, iniziò a fare sesso con i
due uomini presenti. Wesbrook, che lavorava come guardia giurata, uscì e prese
un fucile che teneva nell’automobile, e rientrato in casa sparò a tutti. Poi
attese l’arrivo della polizia. Venne condannato a morte per gli omicidi di
Gloria Coons e Antonio Cruz, e all’ergastolo senza condizionale per gli omicidi
di Ruth Mooney, Anthony Rogers e Kelly Hazlip. Wesbrook diventa il 4°
giustiziato di quest’anno in Texas, il 535° da quando il Texas ha ripreso le
esecuzioni nel 1982, l’8° giustiziato di quest’anno negli Usa e il n° 1430 da
quando gli Usa hanno ripreso le esecuzioni nel 1977.
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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
ALABAMA (USA): GIUDICE DICHIARA INCOSTITUZIONALE LA LEGGE
CAPITALE DELLO STATO
3 marzo 2016: la giudice Tracie Todd ha dichiarato
incostituzionale la legge capitale dell’Alabama. Come è noto il 12 gennaio la
Corte Suprema degli Stati Uniti ha dichiarato incostituzionale la legge
capitale della Florida nella parte in cui il giudice può emettere una condanna
a morte anche quando la giuria popolare non ha votato all’unanimità. Sotto
questo aspetto, le leggi dell’Alabama e del Delaware sono simili.
Il Parlamento della Florida sta votando alcune modifiche
alla legge capitale dello stato, nei giorni scorsi il Delaware ha deciso di
sospendere tutti i processi capitali in qualsiasi fase di giudizio, e oggi in
Alabama la giudice Todd della Jefferson County ha dichiarato che la pena di
morte nello stato “è utilizzata in maniera completamente incostituzionale”.
La giudice ha inoltre notato che l’Alabama ha compiuto
più esecuzioni di stati 5 volte più grandi, che l’elezione dei giudici secondo
criteri politici rende possibile che la pena di morte venga dagli stessi
giudici applicata a seguito di pressioni politiche, ed ha poi citato un recente
studio del Charles Hamilton Houston Institute for Law and Justice di Harvard
secondo il quale più di ¾ delle condanne a morte emesse in Alabama negli ultimi
5 anni non ha avuto l’unanimità delle giurie.
INDIA: 1.398 CONDANNATI A MORTE NEL DECENNIO 2004-14
8 marzo 2016: “Come riportato dal National Crime Records
Bureau, sono 1.398 le persone condannate a morte e tre quelle impiccate in
India nel periodo 2004-2014, ha detto alla Camera Bassa il Ministro di Stato
per gli Affari Interni Haribhai Parathibhai Chaudhary, rispondendo ad una
interrogazione scritta.
Lo stesso Ministro ha detto che la Law Commission of
India, organismo istituito dal governo indiano, nel suo 262° Rapporto ha
raccomandato l’abolizione della pena di morte fatta eccezione per i crimini di
terrorismo.
KUWAIT: QUATTRO CONDANNATI PER TRAFFICO DI DROGA
8 marzo 2016: quattro persone sono state condannate a
morte da un tribunale penale del Kuwait in un caso di possesso e traffico di
droga, ha riportato il Kuwait Times.
Uno dei quattro condannati fu arrestato alla dogana
dell’Aeroporto Internazionale del Kuwait nell’aprile 2015, mentre tentava di
introdurre eroina nel Paese.
L’arrestato fornì alla polizia i nomi dei suoi tre
complici, che furono fermati nella città di Jleeb Al- Shuyoukh.
I quattro possono presentare appello entro 30 giorni.
IRAN: CONDANNATO A MORTE IL MILIARDARIO DEL PETROLIO
ZANJANI
6 marzo 2016: un tribunale in Iran ha condannato a morte
l’uomo d'affari iraniano Babak Zanjani e due suoi complici per appropriazione
indebita, ha comunicato la magistratura.
Il tribunale islamico ha riconosciuto gli imputati
colpevoli di "diffondere la corruzione sulla terra", un reato
capitale, e ha ordinato loro di rimborsare i fondi sottratti dalla, tra gli
altri, National Iranian Oil Company (NIOC), di proprietà statale, ha detto alla
televisione il portavoce della magistratura Gholam Hossein Mohseni Ejei.
Gli imputati possono presentare appello contro la
sentenza.
"Il giudice di primo grado ... ha condannato i tre
imputati a morte," ha detto Ejei nella conferenza stampa settimanale. I
tre sono stati anche condannati al pagamento di una multa equivalente a un
quarto delle somme che avrebbero riciclato, ha aggiunto.
Zanjani per anni ha stretto accordi petroliferi per
miliardi di dollari attraverso una rete di società che si estendeva dalla
Turchia alla Malesia e negli Emirati Arabi Uniti, accumulando una fortuna di 10
miliardi di dollari - insieme a debiti dello stesso ordine di grandezza,
dichiarò una volta lo stesso magnate ad una rivista iraniana.
Al momento del suo arresto nel dicembre 2013, secondo un
portavoce giudiziario, “ha ricevuto fondi da alcuni organi ... e ha ricevuto il
petrolio e altre merci ma ora non ha restituito i fondi".
I pubblici ministeri lo hanno accusato di dovere al
governo più di 2,7 miliardi di dollari per il petrolio venduto per conto del
Ministero del petrolio.
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