Il Trittico degli Uffizi è un dipinto tempera su tavola di Andrea Mantegna, databile al 1460 circa e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze. L'opera è composta da tre pannelli riuniti solo nel XIX secolo, la cui reale coesione come trittico è messa in dubbio da molti storici dell'arte. Si tratta dell'Ascensione x42di Cristo (86x42,50), l'Adorazione dei Magi (76x76,5 cm) e la Circoncisione (86,50 cm).
La maggior parte degli studiosi ritiene questi tre dipinti come facenti parte della decorazione della cappella privata del marchese Ludovico III Gonzaga nel Castello di San Giorgio di Mantova, ai quali si riferirebbero due lettere datate aprile1464 inviate da Mantegna al marchese e la menzione vasariana di "una tavoletta [di Mantegna], nella quale sono storie di figure non molto grandi ma bellissime [...] nel castello di Mantova, per la cappella".
Altri (come Fiocco), non potendo spiegare l'arrivo a Firenze dell'opera, la collocano invece come lavoro eseguito in Toscana durante uno dei due viaggi dell'artista, datati 1466 e 1467. Ragioni stilistiche legano l'opera però all'ultimo periodo padovano dell'artista (concluso nel 1459), piuttosto che alla fase maturamente mantovana.
In ogni caso la menzione più antica sicuramente accertata dell'opera è del 1587, quando si trovava, smembrata, a Valle Muggia, presso Pistoia, tra le proprietà di Don Antonio de' Medici. Nel 1632, tramite passaggi ereditari, l'opera entrò nelle collezioni granducali, dove era già smembrata e con l'Adorazione dei Magi che veniva attribuita a Botticelli. La ricomposizione dell'opera avvenne nel 1827, con la nuova cornice neorinascimentale intagliata e dorata che sopperisce alle diversità tra la tavola centrale (quasi quadrata e leggermente concava) e quelle laterali.
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