GIOTTO-MADONNA DI OGNISSANTI-UFFIZI FIRENZE
Questa grande pala d’altare, dipinta da Giotto nel 1310 circa, è un caposaldo della storia dell’arte. Fu dipinta per la chiesa fiorentina di Ognissanti, da cui il nome.
Prima di Giotto la pittura era ancora legata allo stile bizantino e ai suoi schematismi. Le figure erano spesso rigide, bidimensionali e prive di partecipazione affettiva. Giotto rompe proprio con questa tradizione rivoluzionando il modo di dipingere e di rappresentare gli uomini. Senza Giotto non sarebbe potuto nascere quel movimento culturale, filosofico ed artistico che oggi noi tutti chiamiamo Rinascimento.
Per la prima volta nella storia della pittura occidentale la Madonna e il Bambino appaiono inseriti in uno spazio ben definito . Maria è seduta su un trono prospetticamente ben concepito, che rende bene l’idea di un ambiente reale. Le pieghe delle vesti delineano il volume del corpo sottostante. Le figure sono più verosimili, più umane, non più rappresentate in maniera piatta come fossero dei bambolotti. Basti guardare agli angeli in primo piano che cantano in maniera così realistica o alla mano della Vergine che stringe il Bambino come una vera madre.
Lo stile di Giotto rappresenta quindi un vero superamento della vecchia maniera di dipingere. Nonostante alcuni elementi che riportano ancora alla tradizione, come il fondo oro o la gerarchia delle figure (più grandi la Madonna con il Bambino, più piccoli gli angeli), il nuovo valore dato alla figura umana e al suo rapporto con lo spazio circostante, rendono quest’opera un esempio importantissimo del nuovo corso della pittura trecentesca.
Sebbene la prospettiva di Giotto sia ancora intuitiva, non scientifica come quella sviluppata nel Quattrocento, la rivoluzione che porterà cento anni più tardi al Rinascimento parte proprio da questo grande artista.
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