CHIESA DI OGNISSANTI FIRENZE
IL 600-700
Ai primi del Seicento, i frati fecero affrescare da Jacopo Ligozzi, Giovanni da San Giovanni ed altri pittori il chiostro grande con le Storie di san Francesco, predisponendo un paerallelismo della vita del santo con quella del Cristo, il cosiddetto alter Christus. Su questo chiostro si affacciavano la sala del capitolo, la spezieria e il refettorio. Tre pilastri ottagonali invece sono tipicamente medievali, infatti appartenevano all'antica chiesa gotica. Nel 1602 sopra le porte delle celle del chiostro minore furono dipinti de medaglioni con santi e beati francescani, opera attribuita a Tommaso Pavietti.
Nel 1627 la chiesa fu ristrutturata internamente dall'architetto Sebastiano Pettirossi su incarico di Ferdinando II de' Medici, con rinnovamenti radicali che determinano l'aspetto odierno della chiesa. Furono creati nuovi altari, dipinti e sculture. Il coro dei frati venne distrutto e al suo posto fu realizzato l'altar maggiore in pietre dure, su disegno di Jacopo Ligozzi.
Nel 1634 si provvide alla pavimentazione in pietra dei due chiostri (restaurata nel 1772 e nel 1966 dopo l'alluvione).
Nel 1637 era stata portata a compimento, in pietra serena, la facciata su disegno di Matteo Nigetti nel sobrio stile barocco fiorentino (ricostruita nel 1872 in travertino e coronata dal grande stemma di Firenze), finanziata dai fratelli Antonio ed Alessandro dei Medici "Neofiti", una famiglia di ebrei convertiti che fu protetta dai Medici e che ne ebbe lo stemma identico per concessione. Sopra il portale fu posta la terracotta invetriata cinquecentesca con l'Incoronazione della Madonna e santi, attribuita a Benedetto Buglioni.
Nel 1770 Giuseppe Romei dipinse la volta con la Gloria di san Francesco.
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