Droghe: Grazie ad
Alternative Libera il governo parla di droghe, ora dall'ONU s'arrivi in
Italia
Nella mattina di venerdi 11 marzo alla Camera dei
Deputati il Governo, nella persona del Sottosegretario per lo
sviluppo economico Antonello Giacomelli ha risposto a un'interpellanza
urgente della Deputata Eleonora Bechis (Alternativa Libera / Misto)
relativa alla prossima sessione speciale dell'Assemblea Generale sulle
droghe, UNGASS, del 19/21 aprile prossimi. A seguito delle risposte e
repliche del deputato Massimo Artini, Marco Perduca, Rappresentante
all'ONU del Partito Radicale e membro di giunta dell'Associazione Luca
Coscioni ha dichiarato:
"Le
risposte puntuali del Governo ai deputati Bechis e Artini sembrerebbero
il frutto di decisioni politiche prese a seguito di un dibattito
istituzionale costruito in dialogo col Parlamento oltre che con forze politiche
e associazioni che da sempre si interessano di stupefacenti, a partire
dagli antiproibizionisti radicali. Ora, se e' vero che nell'ultimo anno
il Dipartimento per le Politiche Anti-Droga e' stato molto ricettivo
nei confronti delle sollecitazioni che venivano fuori dai Palazzi,
tanto da organizzare un'intera giornata di confronto con le
organizzazioni non-governative il 4 marzo scorso, lo stesso non si puo'
dire relativamente al Parlamento. Bene ha fatto quindi l'Onorevole
Artini a rilanciare, nella replica, chiedendo un dibattito parlamentare
in vista della UNGASS sulle droghe di aprile a New York.
Sappiamo che nei
prossimi 10 giorni, alla Commissione Droghe dell'ONU di Vienna, dove il
Partito Radicale partecipa con una folta delegazione trans-nazionale e
organizza un evento sui cannabis social club, verranno chiusi i
documenti che verranno adottati a New York e che son pochi gli spazi
ancora aperti a miglioramenti, ma occorre che l'Italia si impegni
solennemente davanti al Parlamento per far si' che quella dell'aprile
prossimo non sia un'occasione persa del tutto. Nel 2019 e' prevista
un'altra sessione speciale, bisogna quindi che i prossimi tre anni
siano caratterizzati da analisi strutturali e radicali che portino a
valutazioni scientifiche ed economiche del proibizionismo piuttosto che
a un esercizio di diplomazia consensuale tanto laborioso quanto,
purtroppo, inutile.
Le associazioni costituenti il Partito Radicale restano
a disposizione di tutti i gruppi parlamentari, a partire dal Misto, per
contribuire con proposte puntuali all'eventuale dibattito che si terra'
il Parlamento".
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