INCORONAZIONE MARIGHI-FILIPPO LIPPI-GALLERIA
DEGLI UFFIZI FIRENZE
Alla fine degli anni Trenta del Quattrocento Filippo Lippi aveva lasciato il convento del Carmine di Firenze per aprire una propria bottega di artista, ma, non avendo i mezzi per pagare assistenti ed apprendisti, lavorava pressoché da solo coi suoi due unici collaboratori abituali, Fra' Carnevale e Fra' Diamante, oltre a un ignoto "Piero di Lorenzo dipintore", forse il Maestro della Natività di Castello. I carpentieri della perduta cornice lignea furono Manno de' Cori e Domenico del Brilla.
La pala era stata voluta nelle ultime volontà del canonico di San Lorenzo e procuratore di Sant'Ambrogio Francesco Maringhi, che morendo nel 1441, aveva destinato i suoi averi per la realizzazione di una nuova pala per l'altare maggiore di Sant'Ambrogio. Si conservano le ricevute di pagamento per l'opera, datate dal 1439, quando si erano avuti i primi contatti col pittore, fino al 1447. Nel 1446 l'opera, quasi finita, venne trasferita dalla casa del pittore al monastero di Sant'Apollonia, dove veniva custodito il prezioso blu oltremare necessario a terminare il dipinto. Un anno dopo la pala veniva installata in Sant'Ambrogio.
L'opera doveva valorizzare sia il culto dell'Immacolata Concezione, a cui le monache di Sant'Ambrogio si erano votate seguendo l'esempio del fondatore san Benedetto e del titolare della chiesa sant'Ambrogio, sia quello del Miracolo eucaristico di Firenze, avvenuto proprio in Sant'Ambrogio nel 1233: proprio in quegli anni infatti questa tradizione veniva rinsaldata con la fondazione della Confraternita del Corpus Domini.
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