lunedì 29 ottobre 2018


I RAZZISTI DEGLI ANNI 2000


Il governo cancella le pensioni degli ebrei vittime di persecuzioni razziali?
Al fine di finanziare il fondo dedicato alla riduzione della pressione fiscale, il governo Lega-M5S avrebbe deciso di tagliare gli assegni destinati agli ebrei perseguitati durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel testo del Decreto fiscale appena approvato dall’esecutivo figura un taglio da 50 milioni di euro al “sostegno in favore dei pensionati di guerra e dei perseguitati politici e razziali” che in sostanza andrebbe a cancellare, ad esempio, le pensioni erogate agli ebrei vittime di persecuzione razziale.

Il governo avrebbe deciso di tagliare gli assegni destinati ai pensionati di guerra e ai perseguitati politici e razziali. Come spiega La Stampa, nel testo del Decreto fiscale appena approvato dall'esecutivo figura un taglio da 50 milioni di euro al "sostegno in favore dei pensionati di guerra e dei perseguitati politici e razziali" . Questo taglio, in sostanza, denunciano La Stampa e la presidente Di Segni, andrebbe a cancellare le pensioni destinate agli ebrei vittime di persecuzione razziale negli anni di Seconda Guerra Mondiale per finanziare il fondo dedicato alla riduzione della pressione fiscale. Altri tagli, poi, riguardano invece il sostegno alle famiglie e alle imprese.

"Apprendiamo con incredulità che nell'allegato tabellare  al Decreto-Legge n. 119/18 si prevede, tra le riduzioni delle dotazioni finanziarie delle spese dei ministeri, anche un importo pari a 50 milioni del «sostegno in favore dei pensionati di guerra e dei perseguitati politici e razziali», che verrebbe quindi eliminato, di cui oggi sono assegnatari, sotto forma di indennizzo, i sopravvissuti alle persecuzioni razziali del regime fascista e i perseguitati politici antifascisti, in base alla L. n. 96 del 1955. Non ci sono ancora chiari la competenza temporale e il computo che sarà fatto, non è questo il cuore del problema che desideriamo condividere, ma rappresentarne il volto morale", denuncia Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.


Nessun commento:

Posta un commento