lunedì 4 settembre 2017

UN PALAZZO MEDICEO A ROMA

Palazzo Madama è un palazzo storico di Roma, sede del Senato della Repubblica, situato nell'omonima piazza Madama. Fu realizzato come dimora signorile dalla potente famiglia fiorentina dei DE' MEDICI
La storia dell'attuale sede del Senato inizia sul finire del Quattrocento, sotto il pontificato di Sisto IV. Il terreno in cui sorge palazzo Madama era appartenuto insieme a quello limitrofo di piazza Navona per quasi cinque secoli ai monaci benedettini dell'abbazia di Farfa dando alla piazza omonima l'originario nome di piazza Longobarda. Questi ultimi, nel 1478, lo cedettero al monarca francese che, a sua volta, donò al suo tesoriere nonché vescovo di Chiusi, Sinulfo Ottieri di Castell'Ottieri, parte del terreno compreso fra la torre dei Crescenzi e le Terme di Alessandro: su di esso venne fondato il nucleo originario del palazzo che, nel gennaio 1503, rientrò nel lascito testamentario al fratello di Sinulfo, Guidone conte di Montorio: questi prima lo affittò e poi lo cedette a Giovanni de Medici, divenuto poi papa Leone X.

Il nucleo cinquecentesco e il cenacolo rinascimentale
Il palazzo entrò in possesso della famiglia Medici quando il cardinale Giovanni de' Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico e futuro papa Leone X, che prima vi abitava in affitto, l'acquistò a rate nel 1505, commissionando un importante restauro a Giuliano da Sangallo . Dopo averlo venduto a causa di pressanti debiti alla cognata Alfonsina Orsini, ne rientrò in possesso nel 1519 alla morte di quest'ultima che glielo lasciò in eredità.

Dopo la cacciata della famiglia Medici da Firenze Giovanni, ormai diventato Leone X, ne fece la sede romana dell'influente famiglia, e con il trasferimento di quello che era rimasto della sua biblioteca il palazzo divenne anche uno dei centri di irradiamento della cultura umanistica. Alla morte di Leone X, nel 1521, palazzo Madama venne assegnato a suo cugino Giulio de' Medici, che divenne papa con il nome di Clemente VII.
Il palazzo deve il suo nome a Madama Margherita d'Austria, figlia naturale di Carlo V e moglie del duca Alessandro dei Medici che, rimasta vedova di questo nel 1537, sposò in seconde nozze Ottavio Farnese e soggiornò a lungo nel palazzo: fu allora che esso assunse il nome che ancor oggi conserva. Ad essa si fa risalire l'apposizione, nel soffitto a cassettoni della sala detta "dello struzzo", di uno scudo che vede il consueto stemma nobiliare mediceo sormontato da uno struzzo, nel quale si sarebbe dovuto leggere il gioco di parole tra le parole "Autriche" (Austria) e "autruche" (struzzo): simbolo del passaggio del palazzo (e del casato dei Medici) alla sfera d'influenza ispano-austriaca.
Ancora ai primi del Seicento, comunque, vi risiedette - in ragione della sua parentela con ramo dei Borbone-Navarra - il cardinale Francesco Maria Bourbon del Monte Santa Maria, appartenente alla fazione filo-francese della diplomazia pontificia.

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