RESOCONTO DELLA SECONDA
RIUNIONE
SUL TESTAMENTO BIOLOGICO DELLA COMMISSIONE
AFFARI SOCIALI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI
di Matteo Mainardi
L'11 febbraio 2016 si sono tenuti altri 50
minuti di discussione sulle Disposizioni Anticipate di
Trattamento (DAT) in Commissione Affari Sociali alla Camera dei
Deputati. Oltre alle 7 proposte di legge già abbinate
nella precedente seduta, si aggiunge una nuova proposta a
prima firma Brignone (Misto
- Possibile eletta nelle Marche).
Dopo l'apertura del dibattito da parte del
presidente, interviene Fucci (Misto -
Conservatori e Riformisti eletto in Puglia) il quale
preannuncia una sua proposta di legge in materia. Elenca i
valori per lui non negoziabili: divieto di eutanasia,
impossibilità di rinunciare all'idratazione e alimentazione
artificiale, garanzia per i medici di agire in scienza e
coscienza, regole precise per le dichiarazioni anticipate e per
la figura fiduciario.
Segue Nicchi (SI-SEL eletta
in Toscana) la quale interviene per sottolineare che il
principale tema in discussione è quello della morte con dignità
e senza sofferenza, anche in considerazione dei notevoli
cambiamenti tecnologici che hanno profondamente modificato
questo passaggio dell’esistenza, garantendo la libertà di
scelta in attuazione dell’articolo 32 della Costituzione. Nel
richiamare la sentenza della Corte costituzionale n. 438 del
2008, che ha coniugato il diritto alla salute con quello
all’autodeterminazione, ricorda la diffusione dei registri per
le DAT in oltre cento comuni italiani. Evidenzia come il
principio dell’autodeterminazione valga in tutte le direzioni e
dovrebbe interessare anche coloro che sono intenzionati a perseguire
fino in fondo tutti i tentativi per prolungare l’esistenza.
Infine, ricorda che attualmente le cure palliative non
sono assicurate in maniera uniforme su tutto il territorio
nazionale e rileva la necessità di superare la cosiddetta «zona
grigia» in materia di fine vita, superando le differenze di
classe che permettono a chi ha risorse finanziare di conseguire
con più facilità il rispetto delle proprie volontà.
A prendere la parola è nuovamente il
presidente Marazziti (DS-CD
eletto nella circoscrizione Lazio 1) scongiurando una
contrapposizione tra laici e cattolici. Per questo invita a
prestare attenzione al linguaggio che si utilizza e, rivolto
alla collega Nicchi, ribatte alla "questione di
classe" dicendo che lui vede piuttosto una tendenza alla
desistenza terapeutica da contrastare.
Interviene Giordano (M5S
eletta nella circoscrizione Campania 2) per dire che è arrivato
il momento che il Parlamento intervenga nella materia in
discussione, recependo in tal senso la richiesta proveniente
dalla società civile. Osserva l'ampio vuoto normativo in
materia, troppo spesso colmato da sentenze dell’autorità
giudiziaria. L'esigenza è, come richiesto da Calabrò (AP eletto
nella circoscrizione Campania 1) e Amato (PD eletta
in Abruzzo) nella prima seduta, di dotarsi di un glossario
per capire esattamente di cosa si sta parlando.
Burtone (PD eletto
nella circoscrizione Sicilia 2) chiarisce che quando si parla
di DAT non si fa riferimento a un obbligo ma a una possibilità,
di cui i singoli possono avvalersi o meno. Anche lui sostiene
un "diritto mite" che dia solamente linee di
indirizzo.
D'Incecco (PD eletta
in Abruzzo) sprona i colleghi a riconoscere l'idratazione e
nutrizione artificiale come un atto medico a tutti gli effetti.
Se dovesse uscire una cattiva legge, dice che sarebbe meglio
non fare proprio una legge.
Conclude la discussione la relatrice Lenzi (PD eletta
in Emilia Romagna) spiegando come, una volta finita la
discussione, inizieranno le audizioni. Evidenzia come dal
punto di vista culturale vi sia una contrapposizione tra chi
ritiene prioritario il principio di autodeterminazione e chi la
tutela della vita. Ricorda che, sulla base della giurisprudenza
costituzionale, non c’è un principio che prevalga, ma bisogna
trovare un punto di equilibrio. Per quanto concerne
l’opportunità di adottare un glossario, fa presente che il
compito di dare le definizioni spetta al legislatore, una volta
approfondite le varie questioni inerenti a ciascuna
definizione.
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