Museo HORNE firenze
Nel 1911 l’architetto e storico dell’arte inglese Herbert Percy Horne acquista Palazzo Corsi, in via de' Benci, con l'intento di dare una adeguata cornice alla propria collezione di dipinti, sculture, disegni e arredi, così da ricreare l'atmosfera e gli ambienti di una dimora rinascimentale.
Alla sua morte, nel 1916, Horne lascia la propria raccolta (che nel frattempo si è sviluppata fino ad accogliere oltre seimila opere) allo Stato italiano, dando vita a una fondazione, destinata “a beneficio degli studi”.
Alla sua morte, nel 1916, Horne lascia la propria raccolta (che nel frattempo si è sviluppata fino ad accogliere oltre seimila opere) allo Stato italiano, dando vita a una fondazione, destinata “a beneficio degli studi”.
Ancora oggi il Museo Horne si presenta ai visitatori così come lo ha voluto il collezionista inglese: un raffinato scrigno di capolavori di pittura e scultura (da Giotto a Simone Martini, a Masaccio, a Filippino Lippi, a Domenico Beccafumi e al Giambologna) ma anche e soprattutto una casa, arredata con pezzi pregiati dal Duecento al Seicento.
Nel cuore di Firenze, luogo-simbolo della cultura e dell’arte del Rinascimento, il Museo Horne si propone così come uno spazio in cui rivivere il passato e scoprire usi, costumi e arte della città tra Quattro e Cinquecento.
PIERO DI COSIMO
FILIPPINO LIPPI
PIERO DI COSIMO
FILIPPINO LIPPI
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