GIARDINO DI BOBOLI-FIRENZE
Il bacino del Nettuno
La fontana del Nettuno
La rampa tra l'Anfiteatro e il bacino di Nettuno
Più in alto, oltre l'anfiteatro, si incontra il bacino del Nettuno, attraverso una doppia rampa ornata da tre statue di epoca romana: un Settimio Severo a sinistra, un Magistrato romano a destra (ciascuna su un cippo funerario), ed al centro una Demetra su una base romana. La Demetra è una copia romana di un originale greco probabilmente di Alcamene, allievo di Fidia.
Più in alto, oltre l'anfiteatro, si incontra il bacino del Nettuno, attraverso una doppia rampa ornata da tre statue di epoca romana: un Settimio Severo a sinistra, un Magistrato romano a destra (ciascuna su un cippo funerario), ed al centro una Demetra su una base romana. La Demetra è una copia romana di un originale greco probabilmente di Alcamene, allievo di Fidia.
Il bacino del Nettuno fu creato nel 1777-1778 al posto di un vivaio. Qui vengono raccolte le acque che irrigano tutto il giardino e che hanno la sorgente più a monte, sotto il Giardino del Cavaliere.
Al centro del bacino si erge la Fontana del Nettuno, con la statua del Dio del mare emergente da uno sperone roccioso sul quale si trovano anche naiadi e tritoni. La statua principale è opera del 1571 dello scultore Stoldo Lorenzi e la fontana viene chiamata dagli irriverenti fiorentini la "Fontana del forcone" o "della forchetta" a causa del tridente impugnato da Nettuno in atto di colpire. Attorno alla fontana sono presenti dei terrazzamenti erbosi digradanti, che ripropongono la forma dell'anfiteatro sottostante.
Alla sommita di questa zona si trova la statua dell'Abbondanza (1636) di Pietro Tacca (con la collaborazione di Sebastiano Salvini), già iniziata dal Giambologna nel 1608. È un'opera in marmo bianco con il covone di grano in bronzo dorato. La figura ha le sembianze di Giovanna d'Austria, moglie di Francesco I de' Medici, e venne commissionata come sacrario della sfortunata granduchessa deceduta per un incidente a palazzo nel 1578 a soli trentadue anni. Inizialmente la statua sarebbe stata destinata ad una colonna celebrativa per piazza San Marco, che non venne mai realizzata.
In questa zona superiore il giardino è caratterizzato dalle muraglie difensive che si prolungano dal vicino Forte Belvedere, che si staglia sulla sinistra. Per attenuare la vista del muro di cinta vi si trovano numerosi alberi, siepi e una gran varietà di piante che creano alcuni vialetti pittoreschi.
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