STORIE DI OMICIDI AVVENUTI TRA I MEMBRI DELLE
DINASTIA MEDICEA-ISABELLA DE' MEDICI
Isabella Romola de' Medici (Firenze, 31 agosto 1542 – Cerreto Guidi, 15 luglio 1576) era figlia del Granduca di Toscana Cosimo I de' Medici e di Eleonora di Toledo.
La sua nascita venne accolta con grande gioia nella famiglia Medici, come terzogenita della coppia granducale. Crebbe tra Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti, che all'epoca era in fase di ampliamento quindi la corte medicea non vi si era ancora trasferita definitivamente.
Nel 1553, quando aveva solo undici anni, i genitori stipularono per lei un contratto di nozze a Roma, che la legò Paolo Giordano I Orsini, duca di Bracciano, membro del potente clan degli Orsini. Ancora adolescente venne condotta a nozze nel 1558.
Di carattere spigliato e disinvolto, talvolta chiacchierato, era sposata a un uomo che i cronisti non risparmiano nel biasimarne l'impulsività, il cinismo, l'abitudine alla scialacqueria. Spesso trascurata durante i lunghi viaggi che tenevano il marito lontano da Firenze, era sorvegliata dal cugino del marito, Troilo Orsini, del quale ci è pervenuto un carteggio con la stessa Isabella, che rivela talvolta rapporti più che affettuosi intercorsi tra i due i quali non perdevano un'occasione per stare vicino.
Dopo la morte di Cosimo I, venuta meno la protezione paterna e forse anche con l'appoggio del nuovo granduca, il fratello di Isabella Francesco I (che certo non era uno stinco di santo, tanto che la sua relazione extra coniugale con Bianca Cappello fu uno degli argomenti più chiacchierati del Rinascimento), il marito Paolo, venuto probabilmente a sapere dell'infedeltà della moglie, volle vendicare personalmente il disonore, compiendo l'uxoricidio lontano da occhi indiscreti, nella villa di Cerreto Guidi il 14 luglio 1576.Nel frattempo Troilo uccise Lelio Torelli, intimo di Isabella.
La cronaca popolare descrive il fatto come avvenuto per soffocamento, tramite un laccio messo alla gola dallo stesso Paolo, ma stretto da un sicario appostato, anche se nelle lettere ufficiali si parla invece di morte per un malore mentre si stava lavando i capelli; Paolo Giordano precisa però come essa ebbe il tempo di "chiedere il perdono dei suoi peccati". Le prove del delitto sono state recentemente rintracciate dalla studiosa Caroline P. Murphy, nel carteggio tra Ercole Cortile, ambasciatore ferrarese, e il Duca d'Este, dove si parla di strangolamento con l'aiuto di un cavaliere di Malta amico dell'Orsini della famiglia Massimo.
Con il beneplacito, o vera e propria complicità, di Francesco I avvenne l'omicidio di Isabella. Fu probabilmente in quel periodo che vennero messe in circolazione ad arte le dicerie di incesto tra Isabella con il padre e col fratello prediletto Giovanni.
Troilo, che durante una rissa nel 1575 si trovò implicato nell'uccisione di un agente dei servizi segreti del Granduca, venne scoperto come legato ai congiurati contro Francesco e dovette fuggire a Parigi da Caterina de' Medici; qui venne raggiunto e giustiziato da un sicario di Francesco I nel 1577, tale Ambrogio Tremazzi che ricevette 300 scudi.
Paolo Giordano Orsini continuò la sua esistenza senza rimanere estraneo ad altri fattacci loschi, che ispirarono poeti e scrittori del Seicento. Gli venne per esempio donata la villa Baroncelli, dove teneva numerose cortigiane.
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