MICHELANGELO BUONARROTI CASA BUONARROTI
FIRENZE
Nudo di schiena
1504 – 1505 circa
penna, tracce di matita nera,
408 x 284 mm
1504 – 1505 circa
penna, tracce di matita nera,
408 x 284 mm
In questo disegno, tra i più noti e riprodotti della Collezione della Casa Buonarroti, è stato identificato uno studio per il gruppo centrale di giovani bagnanti della Battaglia di Cascina, l’affresco commissionato a Michelangelo, probabilmente nel 1504, dalla signoria fiorentina per la Sala del maggior Consiglio (oggi Salone dei Cinquecento) di Palazzo Vecchio, dove Leonardo doveva dipingere, a gara, la Battaglia di Anghiari. Le due opere, come si sa, non furono mai portate a termine.
Il foglio 613 E del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, che contiene uno schizzo per la composizione dell’affresco, permette di riconoscere la nostra figura nel gruppo di uomini nudi che, sulla sinistra, corrono verso il fondo. Dalla copia del cartone per la Battaglia di Cascina eseguita in monocromo su tavola da Aristotele da Sangallo nel 1542, ora a Holkham Hall, si deduce però che in una successiva elaborazione del progetto Michelangelo abolì questa figura.
Wilde per primo pensò a un riferimento all’antico per questo disegno, il cui modulo compositivo fu da lui avvicinato alle figure di un sarcofago tardo romano con le fatiche di Ercole. Questa indicazione, definita “generica” dal suo stesso autore, segna tuttavia un punto nella lunga linea che traccia, nella biografia artistica di Michelangelo, il suo costante rapporto con l’antico.
Tra il settembre e l’ottobre del 1528 Michelangelo riutilizzò questo foglio, dopo averlo piegato in quattro, per prendere alcuni appunti riguardanti il nipote Leonardo (una sua visita, il pagamento della fattura di un suo mantello e l’acquisto per lui di un paio di scarpe), e l’annotazione di altre piccole spese.
Il foglio 613 E del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, che contiene uno schizzo per la composizione dell’affresco, permette di riconoscere la nostra figura nel gruppo di uomini nudi che, sulla sinistra, corrono verso il fondo. Dalla copia del cartone per la Battaglia di Cascina eseguita in monocromo su tavola da Aristotele da Sangallo nel 1542, ora a Holkham Hall, si deduce però che in una successiva elaborazione del progetto Michelangelo abolì questa figura.
Wilde per primo pensò a un riferimento all’antico per questo disegno, il cui modulo compositivo fu da lui avvicinato alle figure di un sarcofago tardo romano con le fatiche di Ercole. Questa indicazione, definita “generica” dal suo stesso autore, segna tuttavia un punto nella lunga linea che traccia, nella biografia artistica di Michelangelo, il suo costante rapporto con l’antico.
Tra il settembre e l’ottobre del 1528 Michelangelo riutilizzò questo foglio, dopo averlo piegato in quattro, per prendere alcuni appunti riguardanti il nipote Leonardo (una sua visita, il pagamento della fattura di un suo mantello e l’acquisto per lui di un paio di scarpe), e l’annotazione di altre piccole spese.
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