no alla pena di morte..............
1. LA STORIA DELLA
SETTIMANA : SRI LANKA: IL PRESIDENTE COMMUTA 83 CONDANNE CAPITALI 2. NEWS FLASH: GEORGIA (USA): DANIEL ANTHONY
LUCAS GIUSTIZIATO 3. NEWS FLASH: ARABIA
SAUDITA: SIRIANO GIUSTIZIATO PER OMICIDIO 4.
NEWS FLASH: MAURITANIA: CONFERMATA LA CONDANNA A MORTE DEL BLOGGER
‘BLASFEMO’
5. NEWS FLASH:
VIETNAM: QUATTRO CONDANNE A MORTE PER TRAFFICO DI DROGA 6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :
SRI LANKA: IL PRESIDENTE COMMUTA 83 CONDANNE CAPITALI
25 aprile 2016: il presidente dello Sri Lanka Maithripala
Sirisena ha deciso di commutare in ergastolo le condanne di 83 prigionieri del
braccio della morte.
Sirisena ha deciso di risparmiare la vita di questi
prigionieri sulla base delle raccomandazioni fatte da un comitato nominato a
seguito della richiesta di rivedere le condanne a morte, avanzata dal comitato
congiunto dei Ministeri della Legge e Riforma delle Prigioni e della Giustizia.
Il Commissario Generale delle Prigioni Nishan Danasinghe
ha detto di aspettarsi che altri condannati a morte ricevano in futuro la
stessa concessione.
Sebbene i giudici dello Sri Lanka pronuncino condanne a
morte per reati gravi come omicidio, stupro e traffico di droga, nessuna
esecuzione è stata praticata nel Paese dal 1976.
Lo Sri Lanka lo scorso anno ha deciso di votare a favore
di una risoluzione delle Nazioni Unite per la moratoria sulla pena di morte.
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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
GEORGIA (USA): DANIEL ANTHONY LUCAS GIUSTIZIATO
27 aprile 2016: Daniel Anthony Lucas, 37 anni, bianco, è
stato giustiziato in Georgia.
Era accusato, ed aveva confessato, di aver ucciso,
nell’aprile 1998, un uomo e i suoi due figli durante una rapina in abitazione.
Lucas venne condannato a morte nel 2000 per gli omicidi
di Steven Moss, 37 anni, Kristin Moss, 15 anni, e Bryan Moss, 11 anni.
Il coimputato Brandon Joseph Rhode venne giustiziato il
27 settembre 2010.
Lucas diventa il 5° giustiziato di quest’anno in Georgia,
il 63° da quando la Georgia ha ripreso le esecuzioni nel 1983, il 13° dell’anno
negli USA, e il giustiziato n° 1435 da quando, il 17 gennaio 1977, gli Stati
Uniti hanno ripreso le esecuzioni.
(Fonti: Atlanta Journal Constitution & Rick Halperin,
27/04/2016) Per saperne di piu' :
ARABIA SAUDITA: SIRIANO GIUSTIZIATO PER OMICIDIO
26 aprile 2016: l’Arabia Saudita ha giustiziato un
prigioniero siriano riconosciuto colpevole di omicidio, portando a 87 il numero
di esecuzioni praticate da inizio anno.
Si tratta di Ahmed al-Ramadan, che avrebbe accoltellato e
strangolato la vittima, un cittadino saudita che all’alba stava lasciando la
propria abitazione per andare a pregare, ha riportato il Ministero degli
Interni, senza precisare che relazione ci fosse tra i due.
L’esecuzione del siriano ha avuto luogo nella regione di
Qassim, a nord-ovest della capitale saudita Riad.
MAURITANIA: CONFERMATA LA CONDANNA A MORTE DEL BLOGGER
‘BLASFEMO’
21 aprile 2016: una corte d'appello della Mauritania ha
confermato la condanna a morte di un blogger accusato di blasfemia, ha riferito
alla AFP una fonte giudiziaria.
Cheikh Ould Mohamed Ould Mkheitir, conosciuto anche come
Mohamed Cheikh Ould Mohamed, è stato condannato a morte in primo grado nel 2014
con l'accusa di "apostasia".
La corte d'appello ha confermato la condanna capitale, ma
ha declassato l’accusa da apostasia a quella meno grave di essere un
"infedele", a seguito del pentimento del blogger, ha riportato la
fonte.
La fonte ha aggiunto che Mkheitir potrebbe essere
graziato dalla Corte Suprema "se si convincono che il suo pentimento è
sincero".
L'imputato, di età compresa tra 30 e 40 anni, fu
arrestato nel 2014 dopo aver pubblicato su internet un articolo che le autorità
ritengono blasfemo.
L'annuncio della condanna a morte in primo grado fu
accolto con pubbliche celebrazioni in due città della Mauritania.
Amnesty International ha definito Mkheitir un
"prigioniero di coscienza".
"Ha scritto un post su un blog criticando le persone
che usano la religione come mezzo di discriminazione e ingiustizia", ha
dichiarato Gaetan Mootoo, uno specialista sull'Africa occidentale di Amnesty
International.
E 'stato "imprigionato per aver esercitato il suo
diritto alla libertà di parola in modo pacifico", ha aggiunto Mootoo.
VIETNAM: QUATTRO CONDANNE A MORTE PER TRAFFICO DI DROGA
25 aprile 2016: un tribunale di Hanoi, in Vietnam, ha
condannato a morte tre cittadini vietnamiti e una donna thailandese per
traffico di droga.
Nguyen Thi Thuy Trang, 53enne di Ho Chi Minh City, a
partire dal 2011 avrebbe assunto delle persone per aiutarla nei traffici di
droga nella regione.
La polizia di Hanoi, della provincia di Quang Ninh e di
Ho Chi Minh City sgominarono la banda nel mese di ottobre 2012, sequestrando 24
chilogrammi di eroina e più di due chili di metanfetamine.
Arrestarono Trang e tre dei suoi trafficanti,
identificati dai media come Le Xuan Phu, Phan Thi Lien e Pornpirom Upapong,
originaria della Thailandia.
I membri della banda hanno indicato in Trang la mente del
gruppo, aggiungendo di essere stati assoldati per il trasporto di droghe in
tutti i paesi della regione, tra cui Cina, Cambogia, Nigeria, Malaysia,
Thailandia e Filippine.
Secondo la polizia, la banda avrebbe anche reclutato
alcuni africani che usavano i soldi per attirare nel business illegale povere
donne vietnamite, con poca conoscenza circa le leggi sulla droga.
La polizia è ora alla ricerca di questi elementi.
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