giovedì 28 aprile 2016


Non ci sono parole per descrivere l’orrore che ancora oggi vivono migliaia di bambine nel mondo.
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“Mi faceva cose cattive, io non avevo idea di cosa fosse un matrimonio. Scappavo da una stanza all’altra ma alla fine lui mi trovava e faceva di me quello che voleva.
Ogni volta che volevo giocare in cortile mi picchiava e mi chiedeva di andare in camera da letto con lui.”
Nojoud Mohammed Ali Nasser, dello Yemen, data in sposa a un uomo di 30 anni quando ne aveva solo 8.

Ciao Guido,
non ci sono parole per descrivere l’orrore che ancora oggi vivono migliaia di bambine nel mondo.
37.000 bambine e ragazze ogni giorno sono costrette a sposare uomini molto più grandi di loro. Sono tagliate fuori da famiglia, amicizie e da qualsiasi altra forma di sostegno, troppo spesso sottoposte a violenze e abusi.

Bambine che perdono l’infanzia.

Amnesty International lavora per difendere le spose bambine facendo pressione sui governi dei paesi in cui è presente questa pratica affinché sia bandita per sempre.

Sostienici con una donazione: un tuo contributo ci aiuterà a garantire loro protezione, istruzione e il diritto a un futuro migliore.
Grazie!

Riccardo Noury

Laura Perrotta
Responsabile Raccolta fondi
Amnesty International Sezione Italiana Onlus


P.S. Oggi stesso puoi contribuire a ridurre il numero delle spose bambine. Vogliamo ridare la felicità a tutte loro, una alla volta. 

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