Libia: migranti e
rifugiati rischiano la vita
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In Libia
le milizie guidate dal generale Haftar stanno assediando Tripoli,
mettendo
a rischio la popolazione civile, ma anche la vita
di migliaia di persone
intrappolate nei centri di detenzione di Abu Salim,
Gharyan e Qasr bin Ghasher.
Collaborando
attivamente con le autorità locali nel blocco delle partenze via
mare e nel trattenimento di migranti e rifugiati in Libia, i governi europei
hanno contribuito ad alimentare questa crisi.
Chiedi insieme
a noi di porre
fine alla detenzione dei migranti in Libia, le loro vite sono in
pericolo!
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Rilasciare
migranti e rifugiati intrappolati nei centri di detenzione libici
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Oltre 10.000
migranti, rifugiati e richiedenti
asilo, tra cui 2.000
bambini, sono
imprigionati in centri di detenzione in Libia.
Le condizioni
in cui vivono sono inumane:
hanno scarso accesso al cibo, all'acqua, alle cure mediche e sono
sottoposti a trattamenti brutali, tortura, violenze sessuali e
perfino venduti. Aiutaci
a fermare ora questi orrori.
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La maggior parte delle
persone detenute è stata intercettata dalla guardia costiera
libica, che ha ricevuto il sostegno dei governi
europei in cambio dell'impegno di impedire a rifugiati e migranti
di raggiungere le coste europee. Il denaro dei contribuenti europei
è stato usato per bloccare chi fugge e detenerlo
illegalmente. L'Europa
deve cambiare le sue politiche.
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Odio online:
aiutaci a contrastarlo
I discorsi
d'odio online, amplificati dai social network, sono la nuova linea
di confine per chi si attiva e combatte in difesa dei diritti
umani.
Un nuovo
attivismo consapevole, determinato e organizzato è necessario per
contrastare con equilibrio, fermezza e competenza e per difendere
le vittime (dirette e indirette) di questa nuova ondata di violenza
verbale e odio.
Guido, fino al
22 aprile, anche tu hai la possibilità di far parte di questo
progetto.
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