sabato 20 aprile 2019

        NESSUNO    TOCCHI      CAINO            
      NO   ALLA    PENA     DI     MORTE         


1.  LA STORIA DELLA SETTIMANA : GUINEA EQUATORIALE: PRESIDENTE, ‘LA PENA DI MORTE SARÀ PRESTO ABOLITA’
2.  NEWS FLASH: EGITTO: CITTADINO EGIZIANO CONDANNATO A MORTE PER OMICIDIO COMMESSO A MILANO 3.  NEWS FLASH: IRAQ: CONDANNATO A MORTE PER TERRORISMO 4.  NEWS FLASH: EMIRATI ARABI UNITI: 8 NIGERIANI CONDANNATI A MORTE PER RAPINE A MANO ARMATA 5.  NEWS FLASH: AFGHANISTAN: DUE CONDANNATI A MORTE PER L’OMICIDIO DI UN GIORNALISTA A KANDAHAR 6.  I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


GUINEA EQUATORIALE: PRESIDENTE, ‘LA PENA DI MORTE SARÀ PRESTO ABOLITA’
Il presidente della Giunea Equatoriale Obiang Nguema ha dichiarato che la pena di morte sarà presto abolita nel Paese.

L'ultima volta che la Guinea Equatoriale ha eseguito una condanna a morte è stato nel 2014.
L'abolizione è legata alla pressione esercitata da parte di un blocco politico al quale appartiene il Paese, la Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese, CPLP.
L'assicurazione del presidente Nguema sulla decisione abolizionista è giunta durante una visita a Capo Verde, dove ha affermato che l'abolizione della condanna a morte è quasi terminata, aggiungendo di volere che il processo sia democratico.
"Il mio governo porrà presto la questione al Parlamento, dove il mio partito ha la maggioranza. Sono sicuro che questa proposta sarà approvata", ha dichiarato.
Il paese è membro del CPLP da cinque anni. Come parte delle riforme assegnate al Paese dopo l’adesione, è stata elencata la necessità di abolire la pena di morte.


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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

EGITTO: CITTADINO EGIZIANO CONDANNATO A MORTE PER OMICIDIO COMMESSO A MILANO Un tribunale penale egiziano il 15 aprile 2019 ha condannato a morte un imputato per aver ucciso un cittadino italiano nella città di Milano nel 2013.
Il caso risale al novembre 2014, quando l'Interpol chiese l'arresto di un cittadino egiziano per aver rapinato e ucciso il proprietario di un negozio di tappeti di origini iraniane a Milano.
L'imputato fuggì dall'Italia dopo aver commesso il reato nel 2013 e fu arrestato alcuni mesi dopo nella sua residenza nel governatorato di Sharqiya nel Delta del Nilo.
L'imputato ha detto alle autorità di aver lavorato come addetto alle pulizie nel negozio di proprietà della vittima e ha affermato di essere stato aggredito sessualmente dal proprietario del negozio.
L’imputato può presentare appello presso la Corte di Cassazione.
Secondo la legge egiziana, un cittadino egiziano che commette un reato all'estero può essere arrestato e processato in Egitto fino a quando l'atto è considerato un crimine sia in Egitto che nel Paese in cui è stato commesso.


IRAQ: CONDANNATO A MORTE PER TERRORISMO
Un tribunale iracheno ha condannato all’impiccagione un militante dello Stato Islamico per il suo coinvolgimento in numerosi attacchi di cecchini nel Paese, ha reso noto il 18 aprile 2019 un comunicato del Consiglio Giudiziario Supremo.
Il tribunale penale centrale di Baghdad ha condannato il militante dello Stato Islamico per aver ucciso diversi uomini delle forze di sicurezza e membri delle Forze di Mobilitazione Popolare in attacchi di cecchini nella provincia di Ninive.
“Il terrorista ha ammesso di appartenere al gruppo dello Stato Islamico e di essere dietro l'uccisione di diversi membri della sicurezza", è scritto nella dichiarazione.


EMIRATI ARABI UNITI: 8 NIGERIANI CONDANNATI A MORTE PER RAPINE A MANO ARMATA Otto nigeriani sono stati condannati a morte a Sharjah il 18 aprile 2019 per aver effettuato una serie di rapine a mano armata agli sportelli bancomat e cambia valute nell'Emirato lo scorso anno.
Un nono uomo è stato condannato a sei mesi di carcere seguiti dall’espulsione per possesso di denaro rubato.
I condannati facevano parte di una banda di nove nigeriani che fracevano irruzione e attaccavano il personale e clienti con armi da taglio, nel 2018. La banda aveva commesso una serie di rapine in tutto l'emirato.
Un pubblico ministero ha detto a Gulf News che, secondo la legge, i membri di un gruppo di persone che ha minacciato la vita di altri commettendo rapine sono soggetti alla condanna a morte, tuttavia si prevede un appello e le sentenze potrebbero essere declassate in ergastolo.


AFGHANISTAN: DUE CONDANNATI A MORTE PER L’OMICIDIO DI UN GIORNALISTA A KANDAHAR L'ufficio del procuratore generale ha reso noto il 16 aprile 2019 che due imputati sono stati condannati a morte per aver ucciso un giornalista a Kandahar. Il giornalista, identificato come Arghand, aveva lavorato per Kabul News TV per un certo numero di anni. Secondo quanto riferito, aveva lavorato anche per l'agenzia di stampa statale cinese Xinhua. Arghand è stato "assassinato" da due uomini nella provincia di Kandahar, nel sud dell'Afghanistan, il 25 aprile 2018, secondo la dichiarazione. La corte ha annunciato il verdetto sul caso lo scorso 6 aprile, ha comunicato l'ufficio del procuratore generale. Il caso è stato assegnato a un tribunale di Kabul dopo le richieste della famiglia di Arghand e della Federazione dei giornalisti dell'Afghanistan, si legge nella dichiarazione.

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