sabato 2 aprile 2016

NESSUNO TOCCHI CAINO   

no alla pena di morte................





1.  LA STORIA DELLA SETTIMANA : UNIONE EUROPEA: COMUNICATO SULLA CONFERMA DI UNA CONDANNA A MORTE IN BIELORUSSIA 2.  NEWS FLASH: GEORGIA (USA): JOSHUA DANIEL BISHOP GIUSTIZIATO 3.  NEWS FLASH: MALESIA: 829 CONDANNATI A MORTE DAL 2010 4.  NEWS FLASH: SOMALIA: EX ADDETTO STAMPA DEGLI SHABAB CONDANNATO A MORTE 5.  NEWS FLASH: LIBANO: TRE CONDANNATI A MORTE PER OMICIDIO 6.  I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


UNIONE EUROPEA: COMUNICATO SULLA CONFERMA DI UNA CONDANNA A MORTE IN BIELORUSSIA


30 marzo 2016: il portavoce del Servizio Europeo per l’Azione Esterna (EEAS) ha rilasciato un comunicato in relazione alla recente conferma di una condanna a morte in Bielorussia:
“La Corte Suprema della Bielorussia il 29 marzo ha confermato la condanna capitale di Ivan Kulesh, che era stata emessa dal Tribunale Regionale di Hrodna nel novembre 2015.
Kulesh si è reso colpevole di gravi crimini e noi ribadiamo la nostra vicinanza alla famiglia e agli amici delle vittime di questi crimini.
Nonostante la gravità dei fatti, l’Unione Europea è contraria alla pena di morte in tutti i casi. Essa ha dimostrato di non essere un deterrente e rappresenta un’inaccettabile negazione della dignità e integrità umane.
Chiediamo alla Bielorussia, unico Paese europeo che ancora applica la pena capitale, di rispettare il diritto alla vita di ogni suo cittadino e di unirsi alla moratoria globale sulla pena di morte come primo passo verso la sua abolizione”.
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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

GEORGIA (USA): JOSHUA DANIEL BISHOP GIUSTIZIATO
31 marzo 2016: Joshua Daniel Bishop, 41 anni, bianco, è stato giustiziato in Georgia.
Era accusato, ed in parte aveva ammesso, di aver ucciso, il 25 giugno 1994, un suo amico, Leverett Morrison, 35 anni, per rubargli l’auto.
Durante l’interrogatorio di polizia Bishop aveva confessato anche un altro omicidio che non era ancora stato scoperto dalla polizia, quello di Ricky Willis, avvenuto 2 settimane prima, il 9 giugno. Bishop aveva indicato un complice, Mark Braxley, 36 anni, che si in seguito dichiarato colpevole ed è stato condannato all’ergastolo senza condizionale.
Bishop diventa il 3° giustiziato di quest’anno in Georgia, il 63° da quando la Georgia ha ripreso le esecuzioni nel 1983, il 10° dell’anno negli Usa e il n° 1432 da quando gli Usa hanno ripreso le esecuzioni nel 1977.


MALESIA: 829 CONDANNATI A MORTE DAL 2010
30 marzo 2016: degli 829 detenuti condannati a morte in Malesia tra il 2010 e il 2016 - ha dichiarato il vice primo ministro Datuk Seri Ahmad Zahid Hamidi - 95 sono stati graziati o hanno ottenuto una sospensione, mentre 12 sono stati giustiziati.
"Le statistiche del Dipartimento Prigioni mostrano che tra il 2010 e il 22 febbraio 2016, i tribunali hanno condannato a morte 829 persone per vari reati, tra cui omicidio, traffico di droga, traffico di armi da fuoco e sequestro di persona", ha detto Ahmad Zahid, che è anche Ministro degli Interni.
Le dichiarazioni di Ahmad Zahid sono contenute nella risposta scritta rivolta Gobind Singh Deo, deputato di Puchong del Partito di Azione Democratica.
"In 95 hanno ricevuto la grazia o una sospensione della pena dopo aver presentato appelli al Yang di-Pertuan Agong (Capo dello Stato), ai governanti o ai governatori degli Stati", ha aggiunto Zahid.
Sin dal 2010, il governo malese dice di essere disposto a rivedere la pena di morte obbligatoria, in vista della sua eventuale abolizione.
L’Ordine degli avvocati malesi ha sollecitato una moratoria delle esecuzioni in attesa della suddetta revisione.


SOMALIA: EX ADDETTO STAMPA DEGLI SHABAB CONDANNATO A MORTE
26 marzo 2016: l’Alta Corte militare della Somalia ha condannato a morte l’ex addetto stampa degli Shabab, Hassan Hanafi per il suo coinvolgimento nelle uccisioni di giornalisti nella capitale Mogadiscio. Lo stesso Hanafi aveva presentato appello dopo la condanna capitale emessa dal tribunale militare di primo grado, hanno detto i funzionari.
Haji Hassan Hanafi è accusato di essere dietro alle uccisioni di molti giornalisti che operavano in Somalia quando Hassan lavorava con il gruppo degli Al-Shabab.
"Quando la Corte ha esaminato i casi penali relativo ad Hassan Hanafi, ex addetto stampa degli Shabab, lo ha dichiarato colpevole di crimini contro i giornalisti, confermando la condanna a morte emessa in primo grado", ha detto il presidente dell’Alta Corte militare, Col. Liban Ali Yarow.
Hassan stesso avrebbe ammesso il proprio coinvolgimento nelle uccisioni di molti giornalisti, in maggioranza uccisi a Mogadiscio durante il suo impegno con gli Shabab.


LIBANO: TRE CONDANNATI A MORTE PER OMICIDIO
29 marzo 2016: tre uomini sono stati condannati a morte in Libano per omicidio e furto, ha riportato la Lebanese National News Agency.
Si tratta di due cittadini dello Sri Lanka illegalmente residenti in Libano e di un cittadino libanese, che il giudice Ghassan Aweidat del Tribunale Militare Investigativo ha riconosciuto colpevoli di aver ucciso e derubato Ibrahim Ali Yasin e un suo domestico nel residence di Ramlet Al Baida, il 12 febbraio 2016.

Anche i due condannati a morte lavoravano come domestici presso l’abitazione di Ali Yasin.

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