giovedì 29 novembre 2018



      il  mistero  delle tessere inesistenti          

Quella della stampa delle tessere di cittadinanza è una vicenda farsesca che oggi si arricchisce di una nuova puntata. Pressato dalla realtà, a Luigi Di Maio non è restato che svelare l’arcano: le fantomatiche tessere verranno stampate da Poste italiane. Perché non lo ha detto subito? Mistero. Siamo al ridicolo: al ministero non esiste alcuna traccia di questa iniziativa, nè una carta che attesti l’incarico a Poste italiane.
Era stato lo stesso vicepremier a dare il via alla storia. Qualche giorno fa Di Maio, forse in un impeto di entusiasmo, ha dichiarato che erano già pronte in tipografia le tessere elettroniche per ottenere il tanto agognato sussidio. Dichiarazione che aveva creato qualche stupore, visto non esiste un normativa approvata dal Parlamento e che non si conoscono neanche i requisiti per poterlo ottenere. E così dalle opposizioni è partita una raffica di richiesta di spiegazioni che  non hanno avuto ancora una risposta. Se il Ministro fa lo gnorri ed evita l’argomento (in effetti ha già molti altri problemi per la testa), il sottosegretario Laura Castelli si è lanciata in giustificazioni surreali. La sua performance durante la trasmissione 8 e mezzo ha creato più sconcerto che altro. Eppure le domande della conduttrice erano semplici: “Di Maio ha annunciato che sono in stampa le tessere elettroniche: intanto sono 5 o 6 milioni? E chi le sta stampando?” ha chiesto Lilli Gruber alla sottosegretaria. “La platea dovrebbe essere di 5 milioni e mezzo circa” ha risposto Castelli, che incalzata dalla conduttrice non ha fornito però altri dettagli sulla stamperia, 

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