LUCAS CRANACH-ADAMO ED EVA-GALLERIA DEGLI UFFIZI FIRENZE
Adamo ed Eva è un doppio dipinto a olio su tavola (172x63 cm per Adamo, 167x61 per Eva) di Lucas Cranach il Vecchio, siglato e datato 1528 (sulla tavola di Adamo, con un serpentello alato).
L'opera si trova nelle collezioni granducali almeno dal 1688, e in Galleria dagli inizi del Settecento. Ritenuta opera di Dürer da Filippo Baldinucci, mantenne tale attribuzione fino all'inventario del 1784, dove fu assegnata a Cranach.
Il soggetto riprende gli studi anatomici di Albrecht Dürer, culminati nel 1507 con le due monumentali tavole oggi al Prado, i primi nudi a dimensione naturale dell'arte tedesca: di esse si trova un copia di un allievo, Hans Baldung Grien, nella stessa sala del museo. Cranach dopotutto aveva frequentato a Vienna, tra il 1501 e il 1503, i circoli umanistici cari a Dürer, assimilando le idee che lo portarono a realizzare una prima, piccola versione dei progenitori nel 1510 (59x44 cm), oggi nel museo di Varsavia.
I due progenitori sono rappresentati in tavole separate, su sfondo scuro con appena visibile il terreno su cui poggiano i piedi. Entrambi reggono rametti che coprono le rispettive parti intime. Eva tiene in mano il frutto proibito (una mela), con il serprente che la insidia dall'alto, appeso a un ramo dell'albero della Vita. Essa lo porge ad Adamo, che ha una posizione sciolta e disinvolta, come se fosse appoggiato al bordo del dipinto col gomito destro sollevato. La nudità, di notevole precisione anatomica, è ormai esibita con disinvoltura.
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