sabato 9 maggio 2020

      NESSUNO   TOCCHI    CAINO               
     no   alla   pena   di    morte      


1.  LA STORIA DELLA SETTIMANA : APPELLO IN FAVORE DEI DUE STUDENTI IRANIANI ALI YOUNESI E AMIR HOSSEIN MORADI 2.  NEWS FLASH: LETTERA DI SERGIO D’ELIA A MARCO PANNELLA, NEL GIORNO DEL SUO COMPLEANNO (2 MAGGIO) 3.  NEWS FLASH: PAKISTAN: L’ALTA CORTE DI ISLAMABAD LIBERA OTTO CONDANNATI A MORTE 4.  NEWS FLASH: IRAQ: DEPUTATO CHIEDE AL PRESIDENTE SALIH DI FIRMARE GLI ORDINI DI ESECUZIONE DEI TERRORISTI 5.  NEWS FLASH: OHIO (USA): PAROLE BOARD FAVOREVOLE A CLEMENZA PER GREGORY LOTT 6.  I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


APPELLO IN FAVORE DEI DUE STUDENTI IRANIANI ALI YOUNESI E AMIR HOSSEIN MORADI


Al Segretario generale dell'ONU Antonio Guterres All'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet

Nessuno tocchi Caino-Spes contra spem si unisce alle preoccupazioni della comunità internazionale e di quella interna all’Iran per la sorte di due giovanissimi studenti, Ali Younesi e Amir Hossein Moradi.
I ragazzi, premiati nel 2016, 2017 e 2018 alle Olimpiadi Nazionali di Astronomia e Astrofisica, e uno di loro anche a quelle Mondiali, sono stati arrestati dalla Guardia Rivoluzionaria il 10 aprile 2020, e da allora non si conosce la loro sorte. I ragazzi, entrambi studenti della prestigiosa Sharif University of Technology di Teheran, sembra siano accusati di contatti con un gruppo di opposizione, i Mojahedin del Popolo, e di aver elaborato un piano per “creare una situazione catastrofica durante la pandemia di COVID-19”, e di volersi avvalere, per questo “piano”, di “ordigni esplosivi”. Le imputazioni sembrano del tutto infondate perchè non circostanziate da prove.
D'altro canto conosciamo la prassi dei servizi di sicurezza iraniani di estorcere le confessioni con la tortura. Tutti gli esperti della situazione iraniana dei diritti umani temono che il “complotto” attribuito ai due eccellenti studenti sia un modo per distrarre la popolazione, e attribuire all’opposizione e come al solito a “potenze straniere” la disastrosa situazione sanitaria dell’epidemia di Coronavirus.
Questi osservatori hanno invitato la comunità internazionale a reagire, perché temono che l’arresto di Ali Younesi e Amir Hossein Moradi serva a preparare il terreno per una repressione diffusa e brutale di tutti gli oppositori, in particolare del movimento studentesco, e prefigurano una catastrofe dei diritti umani nei mesi post-Coronavirus.
Di fronte a questa tragica situazione Nessuno tocchi Caino-Spes contra spem Vi chiede di intervenire subito a tutela di Ali Younesi e Amir Hossein Moradi e di inviare una delegazione internazionale per visitare le carceri e verificare le condizioni di vita dei detenuti in Iran.



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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

LETTERA DI SERGIO D’ELIA A MARCO PANNELLA, NEL GIORNO DEL SUO COMPLEANNO (2 MAGGIO) Buon compleanno Marco, mio salvatore, mio maestro, mia guida.
Sei stato l’uomo che ha salvato la mia vita, mi ha fatto rinascere, da una prima vita segnata dalla violenza a una seconda dedicata alla nonviolenza, al diritto, ai diritti umani. Mi hai aiutato a capire che non è vero che i fini giustificano i mezzi, che è vero semmai il contrario: che i fini più nobili, le idee giuste possono essere pregiudicati e distrutti da mezzi sbagliati usati per conseguirli. E che uccidere le proprie idee è il delitto peggiore che si possa commettere.
Mi hai insegnato la nonviolenza, questa forza sottile e invisibile, eppure dura e durevole come un filo d’acciaio, religiosa nel senso originario della parola, che tiene insieme, lega indissolubilmente le persone anche se si trovano su fronti opposti. La nonviolenza è la forza della coscienza, del dialogo, dell’amore, la forza che ha connotato la tua vita, Marco: mai ‘contro’ qualcosa o qualcuno, ma sempre ‘per’ e ‘con’.
Quanti violenti hai disarmato con la nonviolenza! Violenti e nonviolenti – dicevi – non sono nemici, sono fratelli, i veri nemici sono i rassegnati, gli indifferenti, gli inerti. Rivoluzionari gli uni e gli altri, solo che – aggiungevi – i violenti sono rivoluzionari per odio, i nonviolenti lo sono per amore. Come ha scritto Mariateresa Di Lascia, la tua “strega”, nel suo romanzo-capolavoro, Passaggio in ombra: “l’unico coraggio che bisogna avere nella vita è quello di amare”.
Mi hai svelato il segreto del cambiare se stessi – modo di pensare, di sentire e di agire – se si vuole cambiare il mondo in cui si vive. E mi hai indicato la via maestra e un metodo infallibile: “Spes contra spem”, il motto di Paolo di Tarso nella Lettera ai Romani, che è stata la cifra della tua vita. Cercare di essere speranza al di là di ogni speranza, proprio quando ovunque – nel mondo che ci circonda e nel proprio mondo interiore – sembrano prevalere disperazione, indifferenza e rassegnazione. Vivere come soggetto attore della speranza, vivere nel modo e nel verso in cui si spera vadano le cose, essendo noi stessi proposta, prova e corpo del cambiamento.
Grazie di tutto, Marco. Buon compleanno!



PAKISTAN: L’ALTA CORTE DI ISLAMABAD LIBERA OTTO CONDANNATI A MORTE Otto uomini che in Pakistan erano stati condannati a morte, sono stati liberati dopo che l'Alta Corte di Islamabad (IHC) ha deciso sui loro appelli durante il periodo di lockdown, ha dichiarato l'ufficio del registro dell'IHC il 5 maggio 2020.
Trattando solo i casi ritenuti urgenti durante il blocco, l'IHC ha preso decisioni su almeno 25 appelli, pendenti da almeno sei anni.
Le restrizioni introdotte per contenere il Covid-19 si sono rivelate positive per 12 detenuti, tra cui otto prigionieri nel braccio della morte, che hanno ottenuto la libertà con appelli che altrimenti sarebbero rimasti pendenti presso l'IHC per altri anni.
Diverse sezioni della IHC hanno approvato otto appelli depositati dai condannati del braccio della morte e hanno deciso la loro assoluzione, annullando le sentenze emesse dai tribunali di grado inferiore.
Il rapporto pubblicato il 5 maggio dall'ufficio del registro della IHC ha reso noto che una giuria di due membri guidata dal giudice presidente Athar Minallah ha trattato circa nove appelli mentre la sezione guidata dal giudice Mohsin Akhtar Kiyani si è occupata di cinque appelli.
La sezione guidata dal giudice Aamer Farooq ha trattato due appelli che chiedevano la sospensione delle pene, mentre tre sezioni a un solo membro dell'IHC hanno annunciato il verdetto in nove casi.
Tutti i casi, pendenti da più di sei anni, sono stati trattati tra il 27 marzo e il 23 aprile.
Gli appelli erano stati presentati da detenuti che avevano ricevuto condanne a lungo termine incluso l'ergastolo o la pena di morte, per diversi reati.
Su un totale di 25 appelli che le sezioni hanno trattato in questo periodo, 12 detenuti che erano stati condannati a morte o a pene detentive sono stati rilasciati dall'IHC.
Due di questi casi sono stati rinviati ai tribunali per un nuovo processo tenuto conto di tutte le circostanze. Un detenuto all’ergastolo ha visto il suo appello respinto dall'IHC.
Inoltre, un detenuto ha ricevuto la commutazione della sua pena di morte in ergastolo, mentre le richieste di revisione di altri due prigionieri nel braccio della morte saranno prese in esame.



IRAQ: DEPUTATO CHIEDE AL PRESIDENTE SALIH DI FIRMARE GLI ORDINI DI ESECUZIONE DEI TERRORISTI Un deputato iracheno ha criticato il Presidente Barham Salih per non aver ancora approvato gli ordini di esecuzione dei terroristi dell’ISIL incarcerati in Iraq, ha riportato l'agenzia di stampa Mehr il 4 maggio 2020.
Hassan Salem, membro del parlamento iracheno e capo del partito al-Sadiqun (Gli Onesti), ha esortato Salih a firmare quanto prima le condanne a morte emesse nei confronti dei terroristi.
In un tweet del 4 maggio, Salem ha invitato il Presidente ad accelerare la procedura nel rispetto degli innocenti martiri iracheni il cui sangue è stato versato dai terroristi.
"Loro [i terroristi] ricevono i migliori servizi di alloggio nelle carceri irachene che costano centinaia di milioni di dollari l'anno per l'Iraq; questo mentre tali importi dovrebbero essere spesi per la nazione irachena e le famiglie dei martiri ”.
Circa 6.000 terroristi dell’ISIL hanno ricevuto condanne a morte dai tribunali iracheni. L’esecuzione delle condanne attende l'approvazione del presidente iracheno.


OHIO (USA): PAROLE BOARD FAVOREVOLE A CLEMENZA PER GREGORY LOTT Il Parole Board dell’Ohio ha votato 6-2 a favore di un provvedimento di clemenza nei confronti di Gregory Lott. La “raccomandazione” del Board passa ora al governatore Mike DeWine, a cui per legge spetta la parola definitiva. Il Board ha dato parere positivo alla richiesta dei difensori di Lott che la condanna a morte venisse commutata in ergastolo senza condizionale in considerazione della sua disabilità intellettive, e di un nipote della vittima che, a nome della famiglia, ha detto di essere contrario alla pena di morte. L’esecuzione di Lott era inizialmente fissata per il 2015, ma fu una di quelle rinviate dall’allora governatore Kasich, su richiesta dell’Amministrazione Penitenziaria, a causa della difficoltà ad acquisire farmaci letali. Fissata di nuovo per l’agosto 2019, è stata rinviata al 12 marzo 2020 dall’attuale governatore DeWine, e poi di nuovo rinviata al 27 maggio 2021, sempre per difficoltà nel reperimento dei farmaci letali.
Lott è accusato di aver ucciso John McGrath nel luglio 1986 durante una rapina in abitazione.



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