domenica 31 marzo 2019

           NESSUNO      TOCCHI       CAINO                  NO   ALLA     PENA      DI      MORTE          




1.  LA STORIA DELLA SETTIMANA : SVIZZERA: ESTRADABILI I TERRORISTI CHE RISCHIANO LA PENA DI MORTE 2.  NEWS FLASH: BRUNEI: OMOSESSUALITA’ E ADULTERIO PUNITI CON LA LAPIDAZIONE 3.  NEWS FLASH: TAIWAN: PENA DI MORTE PER CHI GUIDA UBRIACO E UCCIDE 4.  NEWS FLASH: SINGAPORE: MALESE GIUSTIZIATO PER OMICIDIO 5.  NEWS FLASH: L’ARABIA SAUDITA ESTRADA UN EGIZIANO CONDANNATO A MORTE 6.  I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


SVIZZERA: ESTRADABILI I TERRORISTI CHE RISCHIANO LA PENA DI MORTE Il Consiglio degli Stati svizzeri ha concordato questa settimana di consentire l’estradizione dei terroristi nei loro paesi d'origine, anche se rischiano la condanna a morte.

Il Consiglio degli Stati con 22 voti favorevoli contro 18 ha deciso che i terroristi "devono poter essere deportati nel loro paese di origine anche se possono essere torturati o condannati a morte", ha riportato l'emittente svizzera RTS.
I politici di sinistra hanno espresso la loro opposizione al provvedimento, sostenendo che vada contro la Costituzione svizzera, la Convenzione europea sui diritti umani e la Convenzione di Ginevra.
Il ministro della Giustizia Karin Keller-Sutter ha contestato la misura, indicando una parte della Costituzione svizzera secondo cui "nessuno deve essere riportato nel territorio di uno stato in cui rischia la tortura o altre pene o trattamenti crudeli e disumani. ”
Nonostante le proteste, il Consiglio degli Stati ha deciso che la sicurezza della Svizzera sia più importante dell'interpretazione della Costituzione da parte di Keller-Sutter.
Il Consiglio degli Stati ha anche attenuato le leggi antiterrorismo, respingendo una proposta di rendere illegale e punibile con tre anni di carcere l’espressione del proprio sostegno a un attacco terroristico.


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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

BRUNEI: OMOSESSUALITA’ E ADULTERIO PUNITI CON LA LAPIDAZIONE Una nuova legge che entrerà in vigore dalla prossima settimana punirà con la morte il sesso omosessuale e l'adulterio, nel piccolo regno sud-est asiatico del Brunei.
A partire dal 3 aprile 2019, le persone giudicate colpevoli di questi reati saranno lapidate, secondo un nuovo codice penale. La punizione sarà "testimoniata da un gruppo di musulmani".
Le nuove severe leggi del Paese erano state annunciate nel 2014 e sono state introdotte gradualmente. L'ultima fase di attuazione, comprese le brutali nuove disposizioni, è stata annunciata sul sito web del procuratore generale del Brunei il 29 dicembre 2018.
I gruppi per i diritti umani hanno espresso condanna nei confronti del codice penale, che prevederà anche l'amputazione come punizione per il furto.
Il nuovo codice penale era stato annunciato a maggio 2014 dal Sultano del Brunei, Hassanal Bolkiah, che funge anche da primo ministro. Annunciando il cambiamento, il sito web del governo ha citato il Sultano secondo cui l’esecutivo "non si aspetta che altre persone accettino e siano d'accordo con esso, ma che sarebbe sufficiente se rispettassero la nazione nello stesso modo in cui essa li rispetta".


TAIWAN: PENA DI MORTE PER CHI GUIDA UBRIACO E UCCIDE Il premier di Taiwan Su Tseng-chang il 28 marzo 2019 ha approvato gli emendamenti al codice penale che prevedono la condanna a morte di conducenti ubriachi ritenuti responsabili di decessi con intenti omicidi.
Durante la riunione settimanale del governo, Su ha approvato le modifiche del codice, che devono essere sottoposte allo Yuan legislativo per la revisione.
Una proposta di addendum all'articolo 185, paragrafo 3 del codice dice che le persone che sono state riconosciute colpevoli di guida sotto l'influenza di alcool o droghe, comprese quelle che hanno ottenuto la libertà vigilata, e che guidano sotto l'influenza entro cinque anni dalla loro condanna o concessione di libertà vigilata provocando una uccisione, devono essere condannate all’ergastolo o a una pena detentiva di almeno sette anni.
Le persone che guidano sotto l'influenza entro cinque anni da una condanna o concessione di libertà vigilata, provocando gravi lesioni, saranno condannate a una pena detentiva da cinque a dodici anni.
Coloro che si ritiene abbiano causato decessi con l'intenzione di uccidere saranno processati ai sensi dell'Articolo 22, il che significa che saranno condannati a 10 anni di carcere, all'ergastolo o alla pena di morte.


SINGAPORE: MALESE GIUSTIZIATO PER OMICIDIO Un cittadino malese è stato giustiziato il 22 marzo 2019 nella prigione Changi di Singapore per un omicidio commesso nel 2015.
Micheal Garing, 30 anni, originario di Kapit, Sarawak, era stato riconosciuto colpevole di omicidio dall'Alta Corte di Singapore nel 2015. Il suo appello era stato respinto dalla Corte d'appello della Repubblica nel 2017.
Garing faceva parte di una banda che compì una rapina, ferendo gravemente tre persone e uccidendo un quarto uomo nel 2010.
Garing aveva presentato una richiesta di clemenza al Presidente, che non ha avuto successo.

L’ARABIA SAUDITA ESTRADA UN EGIZIANO CONDANNATO A MORTE Un egiziano condannato a morte in Egitto sta per essere estradato dall’Arabia Saudita nel suo Paese d’origine, ha riportato Sabq News.
L'Interpol saudita ha annunciato che estraderà il latitante, sulla base di una informativa della controparte egiziana.
L'uomo è stato condannato alla pena capitale per il suo coinvolgimento in un omicidio avvenuto nel 2016 ad Al Mahala, nel governatorato egiziano di Al Gharbiya.

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