martedì 26 marzo 2019

25 MARZO CAPODANNO FIORENTINO

Il Capodanno fiorentino è stato per secoli celebrato il 25 marzo, giorno in cui, nel calendario della Chiesa, si festeggia l’ Annunciazione dell’ Arcangelo Gabriele alla Vergine Maria.
La festività del Capodanno fiorentino, legata come detto all’ importante celebrazione mariana, si svolge da sempre presso uno dei più importanti santuari della Madonna a Firenze, ovvero nella piazza della Santissima Annunziata.
La festività dell’ Annunciazione, festeggiata sin dai primi secoli dopo Cristo dalla chiesa Cattolica, venne fissata attorno al VII secolo il giorno 25 marzo, giorno che precede esattamente di nove mesi la data del Natale. La particolarità della città di Firenze non è tanto quella di aver fissato l’ inizio dell’ anno civile ab Incarnatione, bensì l’ aver mantenuto tale tradizione ben oltre quell’ anno 1582, nel quale entra in vigore il calendario gregoriano, che fissa l’ inizio dell’ anno nel 1° gennaio. La tradizionale scansione del tempo civile fu in uso a Firenze e nel Granducato di Toscana fino al 1750, a partire dal quale anno il granduca Francesco II di Lorena impose il calendario gregoriano per gli usi commerciali e le scritture pubbliche. A ricordo dell’ avvenimento, considerato eccezionale in una città come Firenze che evidentemente amava distinguersi, è tutt’ ora visibile una iscrizione marmorea, dettata da Giovanni Lami, sotto la Loggia de’ Lanzi, in Piazza della Signoria.
Teatro della solenne celebrazione, è piazza della Santissima Annunziata, in cui ha sede non solo l’ omonimo santuario mariano, ma anche il celeberrimo Ospedale degli Innocenti progettato dal Brunelleschi.
Il santuario costituiva la meta del pellegrinaggio che i fedeli intraprendevano il 25 marzo di ogni anno, in occasione del capodanno fiorentino, per la venerazione di una miracolosa effigie della Madonna, il cui volto secondo un’ antica leggenda è ritenuto dipinto dagli angeli. E’ da tale afflusso di popolo dalla città e dal contado che ha origine la fiera, che si svolge tutt’ ora, in cui la piazza della Santissima Annunziata si riempiva di bancarelle di dolci e prodotti alimentari ma anche di candele, fiori e oggetti da offire come ex-voto alla Madonna. All’ epoca, la festa era allietata da bellissime musiche di organo fatte eseguire dai Padri Serviti e dalla Signoria.
Oggi che la festa civile del capodanno è venuta meno, il 25 marzo rimane comunque una importante celebrazione religiosa: continua pertanto la tradizione di effettuare il pellegrinaggio al Santuario dell’ Annunziata ma, soprattutto, la fiera nella piazza antistante. La celebrazione e la fiera dell’ Annunciazione beneficiano, ora come allora, dalla coincidenza con il ritorno della primavera, che rende la stagione mite e quindi favorevole per una festa all’ aperto.

E’ curioso infine ricordare che, nonostante il Capodanno fiorentino si sia protratto nell’ uso fino al 1750, uno dei principali precursori della riforma gregoriana fu proprio il Papa fiorentino Leone X, al secolo Giovanni de’ Medici. Leone X , infatti, costituì una commissione di esperti per studiare un calendario universale che mettesse ordine nello svolgimento della vita civile dei vari popoli; inviò quindi, l’ 8 luglio 1516, una lettera ufficiale a tutti i capi di Stato, con invito a darne divulgazione, in cui si esponeva la questione relativa alla necessità di istituire una scansione temporale condivisa.

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