domenica 31 marzo 2019

FRANCISCO GOYA-RITRATTO DI MARIA LUISA DE BORBON-GALLERIA DEGLI UFFIZI FIRENZE

Il Ritratto di María Luisa de Borbón y Vallabriga è un olio su tela di Francisco Goya.
Ritratto di María Luisa de Borbón y Vallabriga
Autore Francisco Goya
Data 1797 o 1800
Tecnica olio su tela
Dimensioni 220×140 cm
Ubicazione Galleria degli Uffizi, Firenze
Questo ritratto rappresenta la contressa María Luisa de Borbón y Vallabriga (1780-1846), figlia del cardinale Luigi Antonio di Borbone-Spagna, arcivescovo di Toledo e di Siviglia e conte di Chinchón che, rinunciata alla porpora, sposò Maria Teresa di Vallabriga e Rozas. il nonno di María Luisa era Filippo V di Spagna e suo zio Carlo III di Spagna. Ella sposò nel 1797 don Manuel Godoy, ministro del re di Spagna. Sua sorella maggiore era María Teresa de Borbone-Vallabriga, cui Goya fece un ritratto che si conserva al Museo del Prado[2] e che sembra il pendant del dipinto qui presentato e descritto, che arrivò nel 1904, per eredità, nella collezione della famiglia Ruspoli e agli Uffizi nel 1974.
Don Luigi Antonio di Borbone nel 1783 aveva inviato Goya nella sua residenza il palazzo Boadilla del Monte, ad Arena di San Pedro, perché dipingesse ritratti della sua famiglia. Ma questo ritratto non risale a quel tempo, perché allora la contessina era molto più giovane. Lo storico dell'arte Gaya Nuño[3] ha proposto di datare questo dipinto al 1800, anno in cui, secondo una lettera ricevuta da Goya, fu dipinto il ritratto della sorella María Teresa de Borbón Vallabriga; al contrario, la storica dell'arte Rita De Angelis[4] fa risalire il ritatto al 1797, anno del matrimonio della contessa María Luisa de Borbón Vallabriga.
La contessa indossa un abito in puro stile impero, in vaporosa garza di seta bianca, con una larga cintura a nastro, fermata con un fiocco sotto il seno. Dai capelli le scende un'acconciatura di lillà con un velo diafano che, dietro le spalle, le arriva fino ai piedi. La giovane donna è in piedi, contro uno sfondo indefinito e senza tempo. L'espressione del suo viso è severa, anzi chiusa nella tristezza che si addice ad una fanciulla nobile, educata in un rigido convento spagnolo.

 Guerra in Yemen e Ciclone Idai.



UN LAVORO, UNA VOCAZIONE:
SALVARE I BAMBINI



Abbiamo iniziato questo 2019 con la speranza che molte cose finissero e non continuassero. Purtroppo però le guerre continuano; come in Siria dove 9 anni di conflitto durissimo hanno tolto la vita a migliaia di bambini, oppure in Yemen dove da 4 anni la guerra uccide i civili: migliaia di vittime, 6.500 bambini.
A pagarne il prezzo più alto sono sempre i bambini. Indifesi, spesso soli, privati della loro infanzia. È in questo contesto, dove spesso prevale l’odio e l’indifferenza, dove le guerre diventano “guerre dimenticate”, che la forza di ognuno di noi può fare la differenza.
Un esempio è Adel, dottore in un campo per sfollati in Yemen. Adel ha scelto questo lavoro per vocazione, per stare dalla parte dei più indifesi e salvarne la vita a quanti più possibile.
Noi possiamo fare la differenza anche da qui. Abbiamo chiesto a tutti voi di firmare la petizione per chiedere lo stop alla vendita di armi in Yemen. Siamo già a più di 66.000 firme!
Non solo guerre. Purtroppo in questi giorni un altro tipo di emergenza è scoppiata. In Mozambico e in Malawi si è abbattuto il ciclone Idai e il tempo lì si è fermato.
Come per la piccola Ana e la sua famiglia che hanno visto la loro casa spazzata via dalla forza dell’uragano. Ora vivono in un campo di accoglienza. Non gli è rimasto nulla. Da un giorno all’altro si sono ritrovati così, a ripartire da zero.
Siamo intervenuti subito con 51 tonnellate di generi di prima necessità tramite un aereo cargo.
Machiel Pouw, responsabile dell’intervento in Mozambico, è sul campo per organizzare l’intervento di emergenza. Ci racconta: “È difficilissimo riuscire a raggiungere le comunità che sono rimaste isolate a causa del ciclone, ma stiamo lavorando senza sosta per fare in modo che tutti i bambini e le loro famiglie ricevano gli aiuti necessari, e stiamo già trasportando i primi aiuti a Beira”.
Grazie al sostegno dei donatori in Italia e negli altri paesi siamo riusciti a intervenire tempestivamente con gli aiuti, ma siamo solo all’inizio. Tutti in Mozambico cercano di fare ogni sforzo per salvare le vite in pericolo, ma c’è bisogno di più risorse per poter raggiungere i tantissimi bambini e famiglie il cui futuro è a rischio.
Intervenire tempestivamente durante le emergenze fa la differenza: aiutaci ad essere sempre pronti a farlo.

Di 1€ donato a Save the Children, 78,6 centesimi sono destinati a salvare i bambini, 18,6 centesimi sono usati per raccogliere altri fondi per poter salvare ancora più bambini e 2,8 centesimi per sostenere le nostre attività

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           NESSUNO      TOCCHI       CAINO                  NO   ALLA     PENA      DI      MORTE          




1.  LA STORIA DELLA SETTIMANA : SVIZZERA: ESTRADABILI I TERRORISTI CHE RISCHIANO LA PENA DI MORTE 2.  NEWS FLASH: BRUNEI: OMOSESSUALITA’ E ADULTERIO PUNITI CON LA LAPIDAZIONE 3.  NEWS FLASH: TAIWAN: PENA DI MORTE PER CHI GUIDA UBRIACO E UCCIDE 4.  NEWS FLASH: SINGAPORE: MALESE GIUSTIZIATO PER OMICIDIO 5.  NEWS FLASH: L’ARABIA SAUDITA ESTRADA UN EGIZIANO CONDANNATO A MORTE 6.  I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


SVIZZERA: ESTRADABILI I TERRORISTI CHE RISCHIANO LA PENA DI MORTE Il Consiglio degli Stati svizzeri ha concordato questa settimana di consentire l’estradizione dei terroristi nei loro paesi d'origine, anche se rischiano la condanna a morte.

Il Consiglio degli Stati con 22 voti favorevoli contro 18 ha deciso che i terroristi "devono poter essere deportati nel loro paese di origine anche se possono essere torturati o condannati a morte", ha riportato l'emittente svizzera RTS.
I politici di sinistra hanno espresso la loro opposizione al provvedimento, sostenendo che vada contro la Costituzione svizzera, la Convenzione europea sui diritti umani e la Convenzione di Ginevra.
Il ministro della Giustizia Karin Keller-Sutter ha contestato la misura, indicando una parte della Costituzione svizzera secondo cui "nessuno deve essere riportato nel territorio di uno stato in cui rischia la tortura o altre pene o trattamenti crudeli e disumani. ”
Nonostante le proteste, il Consiglio degli Stati ha deciso che la sicurezza della Svizzera sia più importante dell'interpretazione della Costituzione da parte di Keller-Sutter.
Il Consiglio degli Stati ha anche attenuato le leggi antiterrorismo, respingendo una proposta di rendere illegale e punibile con tre anni di carcere l’espressione del proprio sostegno a un attacco terroristico.


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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

BRUNEI: OMOSESSUALITA’ E ADULTERIO PUNITI CON LA LAPIDAZIONE Una nuova legge che entrerà in vigore dalla prossima settimana punirà con la morte il sesso omosessuale e l'adulterio, nel piccolo regno sud-est asiatico del Brunei.
A partire dal 3 aprile 2019, le persone giudicate colpevoli di questi reati saranno lapidate, secondo un nuovo codice penale. La punizione sarà "testimoniata da un gruppo di musulmani".
Le nuove severe leggi del Paese erano state annunciate nel 2014 e sono state introdotte gradualmente. L'ultima fase di attuazione, comprese le brutali nuove disposizioni, è stata annunciata sul sito web del procuratore generale del Brunei il 29 dicembre 2018.
I gruppi per i diritti umani hanno espresso condanna nei confronti del codice penale, che prevederà anche l'amputazione come punizione per il furto.
Il nuovo codice penale era stato annunciato a maggio 2014 dal Sultano del Brunei, Hassanal Bolkiah, che funge anche da primo ministro. Annunciando il cambiamento, il sito web del governo ha citato il Sultano secondo cui l’esecutivo "non si aspetta che altre persone accettino e siano d'accordo con esso, ma che sarebbe sufficiente se rispettassero la nazione nello stesso modo in cui essa li rispetta".


TAIWAN: PENA DI MORTE PER CHI GUIDA UBRIACO E UCCIDE Il premier di Taiwan Su Tseng-chang il 28 marzo 2019 ha approvato gli emendamenti al codice penale che prevedono la condanna a morte di conducenti ubriachi ritenuti responsabili di decessi con intenti omicidi.
Durante la riunione settimanale del governo, Su ha approvato le modifiche del codice, che devono essere sottoposte allo Yuan legislativo per la revisione.
Una proposta di addendum all'articolo 185, paragrafo 3 del codice dice che le persone che sono state riconosciute colpevoli di guida sotto l'influenza di alcool o droghe, comprese quelle che hanno ottenuto la libertà vigilata, e che guidano sotto l'influenza entro cinque anni dalla loro condanna o concessione di libertà vigilata provocando una uccisione, devono essere condannate all’ergastolo o a una pena detentiva di almeno sette anni.
Le persone che guidano sotto l'influenza entro cinque anni da una condanna o concessione di libertà vigilata, provocando gravi lesioni, saranno condannate a una pena detentiva da cinque a dodici anni.
Coloro che si ritiene abbiano causato decessi con l'intenzione di uccidere saranno processati ai sensi dell'Articolo 22, il che significa che saranno condannati a 10 anni di carcere, all'ergastolo o alla pena di morte.


SINGAPORE: MALESE GIUSTIZIATO PER OMICIDIO Un cittadino malese è stato giustiziato il 22 marzo 2019 nella prigione Changi di Singapore per un omicidio commesso nel 2015.
Micheal Garing, 30 anni, originario di Kapit, Sarawak, era stato riconosciuto colpevole di omicidio dall'Alta Corte di Singapore nel 2015. Il suo appello era stato respinto dalla Corte d'appello della Repubblica nel 2017.
Garing faceva parte di una banda che compì una rapina, ferendo gravemente tre persone e uccidendo un quarto uomo nel 2010.
Garing aveva presentato una richiesta di clemenza al Presidente, che non ha avuto successo.

L’ARABIA SAUDITA ESTRADA UN EGIZIANO CONDANNATO A MORTE Un egiziano condannato a morte in Egitto sta per essere estradato dall’Arabia Saudita nel suo Paese d’origine, ha riportato Sabq News.
L'Interpol saudita ha annunciato che estraderà il latitante, sulla base di una informativa della controparte egiziana.
L'uomo è stato condannato alla pena capitale per il suo coinvolgimento in un omicidio avvenuto nel 2016 ad Al Mahala, nel governatorato egiziano di Al Gharbiya.



La S.V. è invitata a partecipare alla due giorni dedicata a
 
Michelangelo Pistoletto
Viaggio a Firenze, nel segno del Terzo Paradiso


Lunedì 1 aprile 17.45
Le Murate. Progetti Arte Contemporanea

Martedì 2 aprile 10.00
Sala del Cenacolo, Accademia di Belle Arti Firenze

La partecipazione alle due giornate è libera

Michelangelo Pistoletto - Viaggio a Firenze, nel segno del Terzo Paradiso
a cura di Le Murate. Progetti Arte Contemporanea,
Accademia di Belle Arti di Firenze,
Associazione Nottola di Minerva,
Chiarelettere e Cittadellarte - Fondazione Pistoletto

Alla presenza dell'artista

 

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venerdì 29 marzo 2019

I MISTERI DELLA BASILICA DI SAN MINIATO FIRENZE 

LO ZODIACO
 
La Basilica di San Miniato al Monte sorge su una collina a sud-est del centro storico di Firenze, nei pressi del Piazzale Michelangelo, ed è considerata uno dei più begli esempi di romanico fiorentino. Eretta tra l’XI e il XIII secolo.
La chiesa è dedicata al protomartire San Miniato, la cui storia risale alle persecuzioni messe in atto attorno al 250 d.C. dall’imperatore Decio. Miniato, cristiano d’origine armena, fu decapitato fuori dalle mura di Firenze (nella zona di Porta alla Croce, Piazza Beccaria) per aver professato la propria fede, la leggenda narra che San Miniato abbia raccolto la propria testa e attraversato l’Arno risalì la collina dove fu sepolto e dove adesso è la chiesa a lui dedicata.
La più antica testimonianza dell’esistenza della chiesa risale al 783 dC. Nell’XI secolo il vescovo Ildebrando iniziò la costruzione della chiesa attuale che si protrasse per oltre 200 anni, nell’annesso convento s’insediò una comunita di monaci benedettini. Alla fine del XIII secolo fu costruito accanto alla chiesa il palazzo noto come Palazzo dei Vescovi, antica residenza estiva dei Vescovi di Firenze, poi divenuto Convento, Ospedale e Casa dei Gesuiti. A partire dal 1373 il monastero fu concesso ai monaci olivetani.
La basilica di San Miniato è densa di simbologia; l’intera struttura sembra essere stata costruita sul numero 5 innanzi tutto bisogna ricordare che a Firenze e dintorni sono esistite cinque abbazie: a nord la Badia Fiesolana, a ovest la Badia a Settimo, a sud l'abbazia di San Miniato, a est la Badia a Ripoli e al centro la Badia fiorentina. Che il 5 è strettamente legato al numero aureo, attraverso il pentagono ed il dodecaedro che da questo deriva. Nella simbologia dei numeri il 5 è il numero del sole ma anche il simbolo della quintessenza spirituale e dell’uomo radicato nello spirito.
Si tratta di un rapporto ultradivino che nell’antichità gli eruditi associavano alla sacralità; per fare un esempio, Platone definiva il numero aureo come quello con il quale Dio aveva plasmato il cosmo ed Euclide nel 300 a.C. descrisse il “phi” definendolo proporzione estrema e media. La simbologia cosmica che evidenzia San Miniato come una basilica costruita con arcani saperi la ritroviamo nella figura dello zodiaco pavimentale che pare di fattura coeva a quello di San Giovanni.

Una immagine del sole stilizzato e geometrico compare al centro della figura ed i segni delle costellazioni sono inseriti in un cerchio a sua volta inscritto in un quadrato. La figura del cerchio inscritto in un quadrato indica la congiunzione tra cielo e terra; difatti nella geometria sacra il cerchio si riteneva fosse collegato alla rappresentazione del cosmo mentre il quadrato risultava essere la rappresentazione simbolica della terra e dello spazio-tempo. L’insieme delle due figure rappresenta perciò la consapevolezza che il cielo e la terra siano strettamente legati ed interdipendenti e quindi quello che accade in cielo si ripercuote in terra e viceversa.
Zodiaco che nel suo insieme simboleggia il macrocosmo o meglio il CRISTO COSMICO. Al centro il sole che rappresenta la divinità ed i 12 segni zodiacali i suoi apostoli. Bisogna ricordare che per alcuni istanti in prossimità del mezzogiorno solare fiorentino del giorno del solstizio d'estate viene illuminato da un raggio di sole il segno del cancro ivi raffigurato.
La figura simbolica e mitologica associata al segno del Cancro è senza dubbio la Dea Madre, le cui origini e contorni si perdono nel Neolitico, e che di sincretismo in sincretismo è arrivato fino a noi oggi nella figura della Vergine Maria. Nella rappresentazioni più arcaiche è raffigurata come una donna dal grande ventre e dalle grandi mammelle, poi come una donna dalle molte mammelle e, infine, Madre che nutre uno o più bambini. In particolare possiamo riconoscere che nel culto cristiano della Madonna rivive in modo concreto il culto pagano di Iside, che fu per due secoli la "Santa Madre" del mondo antico.
Maria madre di GESU’ apostolo tra gli apostoli che Dante nerl canto 33 del PARADISO così descrive:

Vergine madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d’etterno consiglio,
tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti sì, che ‘l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l’amore,
per lo cui caldo ne l’etterna pace
così è germinato questo fiore.............
guido michi.