Roma, 11 giugno 2017
"Con questo corso di coltivazione vogliamo smascherare la
grande ipocrisia di Stato che regna sul tema della cannabis legale e
sollecitare il parlamento ad approvare finalmente la legge sulla
legalizzazione", così il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi
oggi a Roma, nel quartiere S. Lorenzo, in occasione della prima tappa del corso
itinerante di coltivazione di cannabis della campagna "Radical Cannabis
Club".
Il corso si è tenuto in collaborazione con Luca Marola,
autore del libro «Autofiorenti, il primo manuale di coltivazione», sotto lo
sguardo attento del pubblico, di tutte le età, seduto sulle scale di piazza
dell'Immacolata. Seguendo le indicazioni del manuale, il segretario Riccardo
Magi e la presidente di Radicali Italiani Antonella Soldo hanno seminato
cannabis compiendo un'azione di disobbedienza civile.
"Chi semina e coltiva cannabis, a uso ricreativo o
terapeutico, rischia da due a sei anni di reclusione e una multa fino a
77.468 euro. Le narcomafie intanto continuano indisturbate a fare affari d'oro,
ogni giorno in questa stessa piazza è possibile acquistare dagli spacciatori
qualsiasi tipo di sostanza. E' uno dei paradossi del proibizionismo contro cui
ci battiamo con questa nostra campagna", spiega Magi. "Ringraziamo le
forze di polizia ed esprimiamo loro solidarietà perché costretti a occuparsi
quotidianamente di reati legati alla cannabis come quelli che stiamo commettendo
qui oggi con la nostra disobbedienza civile, sottraendo tempo e risorse al
contrasto della criminalità. La legalizzazione - prosegue- sottrarrebbe
miliardi alle mafie e porterebbe soldi all'erario, riscatterebbe milioni di
consumatori dal mercato criminale, libererebbe risorse per la nostra giustizia
e avrebbe un effetto deflattivo sulle carceri. Ecco perché oggi sono favorevoli
alla legalizzazione anche magistrati e forze dell'ordine. Perfino la Direzione
nazionale antimafia si è espressa a favore del disegno di legge cannabis
legale. Eppure in parlamento è finito su un binario morto. Con questo
corso di coltivazione vogliamo coltivare dibattito nel paese per fare pressione
sul legislatore affinché approvi questo provvedimento di buon senso entro la
legislatura, instaurando anche un rapporto diverso tra stato e individui,
basato sull'affermazione di libertà civili e il rispetto delle scelte di
vita", conclude Magi.
Secondo Antonella Soldo "quella delle droghe è una delle
principali questioni aperte nel paese ma anche un tema globale. Sono diversi
gli stati Usa ad aver preso la strada della legalizzazione anche attraverso i
referendum, a conferma che i cittadini sanno che il proibizionismo produce
soltanto danni. E anche leader a cui guardiamo con maggior interesse,
da Trudeau a Macron, hanno intrapreso la strada di riforme
antiproibizioniste. L'Italia invece rischia di continuare ad accumulare anche
su questa, come su altre conquiste di civiltà, un ritardo ingiustificabile a
causa di resistenze ideologiche di alcune forze politiche. Se questo
parlamento - spiega - facesse saltare l'approvazione del ddl dell'intergruppo
Cannabis legale - ricorda Soldo - il prossimo Parlamento dovrà comunque
fare i conti con la legge di iniziativa popolare per la legalizzazione della
cannabis che come Radicali Italiani, insieme all'Associazione Coscioni, abbiamo
depositato a novembre con 60 mila firme di cittadini e che non scadrebbe con lo
scioglimento delle Camere. In ogni caso, quindi, la battaglia continua",
conclude la Presidente di Radicali Italiani.
I Radicali hanno anche distribuito a tutti coloro che ne hanno
fatto richiesta i semi di cannabis insieme alla tessera del "Radical
Cannabis Club".
Nelle prossime settimane Radicali Italiani proseguirà il
"tour disobbediente" a bordo del camper del "Radical Cannabis
Club", portare i corsi di coltivazione e disobbedienze civili in altre
città d'Italia.
A questo link tutte le informazioni sulla campagna "Radical
Cannabis Club" http://www.radicali.it/campagne/cannabis/
Ufficio stampa Radicali Italiani
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