di
Matteo Mainardi
Il
percorso del disegno di legge sul BioTestamento si ritrova davanti ad
un nuovo ostacolo: circa tremila emendamenti in Commissione Igiene e
Sanità al Senato, di cui la metà presentati da Alternativa Popolare –
Centristi per l’Europa - Nuovo Centrodestra.
Se
la presidente e relatrice De
Biasi (PD
eletta in Lombardia) dovesse metterli tutti in discussione
e successivamente in votazione, non ci sarebbero i tempi per approvare
una legge prima della fine della legislatura, tenuto presente anche il
fatto che al Senato – a differenza della Camera – gli emendamenti
devono anche passare il filtro della Commissione Bilancio, commissione
nella quale questo lavoro non è ancora nemmeno stato incardinato.
Una soluzione c’è: la presidente De Biasi, di
fronte all'impossibilità di lavorarci in Commissione a causa
dell'ostruzionismo, potrebbe mandare il testo direttamente in Aula
senza relatore. Solo in questo modo rimarrebbe la possibilità di
approvare in tempo una legge attesa ormai da troppi decenni.
Approfondimento sul gruppo AP-CpE-NCD.
Il gruppo che sta più ostacolando il percorso della legge sul
BioTestamento al Senato è il quinto più ampio a Palazzo Madama.
Comprende un totale di 25 senatori, l’8% dell’Aula. Nato come Nuovo Centrodestra,
il gruppo ha cambiato denominazione 5 volte in meno di 5 anni. E’
composto per il 24% da senatori eletti in Sicilia, il 16% eletti in
Lombardia, il 12% in Calabria e un ulteriore 12% in Veneto. E’ un
gruppo a forte componente maschile: l’84% dei componenti è infatti un
uomo.
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