NO ALLA PENA DI MORTE
NESSUNO TOCCHI CAINO NEWS
La newsletter a cura di Nessuno Tocchi Caino Questo
servizio e' realizzato nell'ambito di un progetto sostenuto dall'Unione
Europea. Le opinioni espresse in questa pubblicazione non riflettono
necessariamente quelle della Commissione dell'Unione Europea.
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Anno 17 - n. 21 - 24-06-2017
Contenuti del numero:
1. LA STORIA DELLA
SETTIMANA : ESPERTI ONU CHIEDONO ALL’EGITTO DI FERMARE LE ESECUZIONI 2. NEWS FLASH: MYANMAR: ESORCISTA CONDANNATO A
MORTE PER GLI OMICIDI DI TRE BAMBINI 3.
NEWS FLASH: KUWAIT: CONDANNA A MORTE COMMUTATA 4. NEWS FLASH: INDIA: IL PRESIDENTE MUKHERJEE RESPINGE
ALTRE DUE RICHIESTE DI GRAZIA 5. NEWS
FLASH: VIETNAM: OTTO CONDANNATI A MORTE PER TRAFFICO DI EROINA 6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA : DEVOLVI IL
5X1000 A NESSUNO TOCCHI CAINO
ESPERTI ONU CHIEDONO ALL’EGITTO DI FERMARE LE ESECUZIONI
22 giugno 2017: Un gruppo di esperti Onu di diritti umani
ha chiesto all'Egitto di fermare le esecuzioni in programma di sei uomini
condannati a morte sulla base di confessioni forzate.
I sei uomini, che sono stati condannati nel 2015 con
accuse di terrorismo legate all'uccisione di un agente di polizia un anno
prima, hanno visto le loro condanne a morte confermate dalla più alta corte
penale dell'Egitto il 7 giugno.
Gli uomini - Basem Mohsen Elkhorieby, Khaled Askar,
Mahmoud Mamhouh Wahba, Ibrahim Yahia Azab, Abd Elrahman Attia e Ahmed al-Waleed
al-Shal - hanno riferito di essere stati torturati e costretti a confessare, ha
dichiarato l'ufficio diritti delle Nazioni Unite.
Tre degli uomini sono stati costretti a confessare alla
televisione nazionale, ha aggiunto.
"Procedere con le esecuzioni dei sei uomini sulla
base di questi processi iniqui violerebbe la legge internazionale sui diritti
umani e costituirebbe un caso di esecuzioni arbitrarie", hanno detto gli
esperti.
"È estremamente preoccupante che nonostante tutti e
sei gli uomini abbiano ritrattato le loro confessioni forzate in tribunale e
abbiano sostenuto che erano state ottenute sotto tortura, queste vengano ancora
utilizzate come base per le loro condanne".
Gli esperti hanno anche sottolineato che le prove
utilizzate contro gli uomini, incluse le testimonianze dei membri delle forze
di sicurezza statali, mostrano "gravi incongruenze".
Alcune testimonianze ad esempio non corrispondono alla
ripresa video della presunta scena del crimine, hanno detto.
Gli esperti hanno sottolineato che la pena capitale è
consentita nel diritto internazionale solo se esiste "il pieno rispetto
delle severe garanzie di processo".
"Il governo deve fermare queste esecuzioni e
assicurare un nuovo processo conforme al diritto e agli standard
internazionali", hanno insistito.
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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
MYANMAR: ESORCISTA CONDANNATO A MORTE PER GLI OMICIDI DI
TRE BAMBINI
20 giugno 2017: Un sedicente mago è stato condannato a
morte a Myanmar per aver ucciso tre bambini in un rituale di esorcismo che
avrebbe dovuto scacciare gli spiriti maligni che li possedevano.
L’esorcista, Tun Naing, è stato riconosciuto colpevole di
aver percosso a morte le vittime (compreso un bambino di appena otto mesi) alla
fine dell'anno scorso in un piccolo villaggio al di fuori della capitale
commerciale Yangon.
Il funzionario di polizia giudiziaria Myat Soe ha detto
che Tun Naing è stato condannato a morte per le uccisioni e al carcere per
gravi danni arrecati nei riti ad un quarto bambino.
Myanmar ha ancora la pena capitale, ma non giustizia
nessuno da decenni, per cui la sentenza potrebbe finire per essere commutata in
20 anni di prigione.
"È stato condannato a morte oggi dal tribunale
distrettuale, insieme a una pena detentiva di sette anni", ha detto Myat
Soe all'agenzia di stampa AFP.
Il caso dei tre bambini nello scorso ottobre ha sconvolto
molti a Myanmar, dove la fede nella magia fa parte del tessuto della vita
quotidiana.
I lavoratori ospedalieri avvertirono le autorità dopo che
il padre di un'altra bambina che era stata picchiata aveva portato la piccola
in ospedale coperta di lividi.
Parlando al di fuori di un'udienza a novembre, Tun Naing
ha detto ai giornalisti di essere stato posseduto da uno “spirito oscuro”
quando ha attaccato i bambini.
I testimoni hanno detto che gli abitanti dei villaggi,
tra cui le famiglie dei bambini, hanno perso i sensi dopo aver assunto 'acqua
benedetta', mentre il mago recitava incantesimi.
Mentre la maggioranza delle persone nel Myanmar è
buddista, molti credono anche agli spiriti, all'astrologia e alla 'yadaya' -
magia per allontanare il male o la disgrazia.
KUWAIT: CONDANNA A MORTE COMMUTATA
18 giugno 2017: La più alta corte del Kuwait ha annullato
la pena di morte imposta da un tribunale di grado inferiore nei confronti di un
uomo riconosciuto come appartenente ad un gruppo che, secondo le autorità del
Kuwait, cercava di destabilizzare lo Stato del Golfo per conto dell'Iran e
degli Hezbollah del Libano.
L'Iran ha negato ogni legame con la presunta cellula.
Alcuni funzionari del Kuwait e altri paesi del Golfo arabo, governati
principalmente da sunniti, accusano Teheran di cercare di indebolirli
infiltrando le comunità sciite locali e agitando la politica locale.
La cosiddetta "cellula Abdali" fu scoperta
quando le forze di sicurezza controllarono una fattoria ad Abdali fuori Kuwait
City nel 2015 trovando armi ed esplosivi. A gennaio, un tribunale ha giudicato
23 imputati colpevoli di diversi crimini, tra cui l'intenzione di condurre
"azioni ostili" contro il Kuwait e possesso di armi.
La Corte di Cassazione del Paese ha commutato la pena di
morte di un uomo in ergastolo, ha comunicato l'agenzia di stampa KUNA, senza
specificare i nomi degli imputati.
Ha anche commutato l’ergastolo di un altro uomo in 15
anni di carcere e ha condannato molti altri precedentemente giudicati "non
colpevoli" a 10 anni di detenzione.
INDIA: IL PRESIDENTE MUKHERJEE RESPINGE ALTRE DUE
RICHIESTE DI GRAZIA
18 giugno 2017: Il presidente dell'India, Pranab
Mukherjee, ha respinto altre due richieste di grazia presentate da condannati a
morte.
Con queste, il presidente Mukherjee, il cui mandato di
capo di Stato sta per finire, ha finora respinto 30 domande di grazia.
Il predecessore del presidente Mukherjee, Pratibha Patil
aveva accettato un uguale numero di richieste di grazia dei detenuti.
Le due ultime petizioni sono state respinte da Mukherjee
il mese scorso, ha riferito la TOI.
Entrambi i detenuti sono stati riconosciuti colpevoli di
omicidio e stupro.
Uno dei casi riguarda una bambina di quattro anni di
Indore che è stata stuprata e uccisa da tre uomini nel 2012.
Nell'altro caso, una ragazza di Pune è stata violentata e
uccisa da un tassista e da un amico di quest’ultimo nel 2007.
Il presidente R. Venkataraman (1987-1992) ha respinto il
numero record di richieste di grazia, vale a dire 44, durante il suo mandato
quinquennale.
Un presidente può concedere la grazia, e sospendere,
rimettere o commutare una sentenza di morte a norma dell'articolo 72 della
Costituzione indiana, su consiglio del Consiglio dei Ministri.
VIETNAM: OTTO CONDANNATI A MORTE PER TRAFFICO DI EROINA
16 giugno 2017: otto imputati, incluse due donne, sono
stati condannati a morte in Vietnam dopo essere stati riconosciuti colpevoli di
traffico di eroina. Le condanne capitali sono state pronunciate da un tribunale
nella provincia settentrionale di Hoa Binh, che ha riconosciuto gli imputati
colpevoli del traffico di 541 pacchetti di eroina, ha riportato il giornale
Tuoi Tre (Gioventù).
Nello stesso caso, altri cinque imputati sono stati
condannati all’ergastolo. Infine, altri 17 membri dell’organizzazione dovranno
scontare pene detentive comprese tra sei e 20 anni.
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I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA
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a Nessuno tocchi Caino, l'associazione totalmente impegnata per il
conseguimento degli obiettivi del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e
Transpartito decisi dal Congresso di Rebibbia, a partire da quello del
raggiungimento dei 3.000 iscritti entro quest’anno.
Spes contra spem è stato il motto della vita di Marco
Pannella ed è oggi un progetto con cui vogliamo affermare il diritto alla
speranza e dire basta alla pena di morte e alla pena fino alla morte.
Vogliamo continuare a lottare per la vita contro la
morte!
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