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1. La presenza dopo i
riflettori delle TV
Questa mattina sono stato di nuovo nella zona del cratere. Ho aspettato che finisse la campagna elettorale per evitare di sentirmi dire “Lo fa per cercare i voti” e stamani, con Nicola Zingaretti, ho visitato Amatrice e Accumoli assieme ai sindaci Pirozzi e Petrucci. Direte: e che c'entra il terremoto in questa fase politica? Nulla. O meglio: tutto. Perché le scosse del 24 agosto e del 30 ottobre sono un ricordo per una larga parte degli italiani. Ma sono una ferita che non si rimargina per gli abitanti del cratere. Allora promisi che ci sarei stato anche quando i riflettori delle TV, fatalmente, si sarebbero spenti. Ho cambiato ruolo, ma non ho cambiato idea. Oggi per l'ennesima volta siamo tornati in quelle zone, abbiamo controllato il lavoro dei cantieri, ascoltato i cittadini. Non lasceremo mai, mai, mai soli i nostri connazionali colpiti dal terremoto. Qui il link della visita.
2. Amministrative: che strano, non ha perso
nessuno
Dopo le elezioni amministrative è sempre il festival delle dichiarazioni. Hanno vinto sempre tutti, non perde mai nessuno. Tipico in Italia, non perde mai – davvero – nessuno. È un giochino che appassiona gli addetti ai lavori ma che non attacca con le persone normali. Che sanno benissimo una verità: si vota per i sindaci. E si spera che i sindaci facciano funzionare le cose. Poi certamente c'è un elemento politico: il PD è il partito che ha eletto più sindaci al primo turno. Ed è il partito che manda più candidati al ballottaggio. Il Movimento Cinque Stelle ottiene il risultato peggiore mentre il centrodestra tiene. Grillo ha fatto un post per attaccare il PD, dicendo che noi siamo spariti. Salvini ha attaccato il PD, dicendo che noi abbiamo perso. Qui ci sono i numeri per gli interessati. Non fateli vedere a Grillo e Salvini, altrimenti ci rimangono male. Un abbraccio agli eletti, un invito ai candidati che affronteranno il ballottaggio: non parlate della destra, dei Cinque Stelle, degli altri, delle coalizioni. Parlate di problemi concreti e la vostra gente vi premierà. Lasciate le discussioni sulla politica politicante e lanciatevi in mezzo alle questioni della vostra comunità: solo così farete la differenza. E sappiate che un sindaco deve prendersi degli impegni, non scappare dalle proprie responsabilità. Ieri ho scritto due messaggi diversi, per Imola e per Bari, dopo che si sono svolti eventi di grande livello. Perché compito di un amministratore non è rinunciare agli eventi, ma gestirli bene. In bocca al lupo, a tutti e a ciascuno.
2.bis Un grazie particolare
Vorrei dire grazie a Giusi Nicolini. In questi anni lei è stata un punto di riferimento per molti in Italia e in Europa, impegnata in una difficile sfida culturale: far capire che i valori non si barattano con la paura. Ieri Giusi ha perso a Lampedusa, succede. In politica si può vincere, si può perdere. Ma la qualità dei rapporti umani - se autentici - non viene mai meno. Grazie Giusi per la tua testimonianza di questi anni. Lavoreremo ancora nel PD, avanti, insieme.
3. Legge elettorale: la palude
post-Referendum del 4 dicembre
Sulla legge elettorale, avete probabilmente seguito l'evoluzione degli eventi. Credo che provare a scrivere le regole insieme fosse giusto e doveroso. È andata male, peccato. Per chi se la fosse persa, qui c'è una intervista a Aldo Cazzullo del Corriere della Sera su cui mi piacerebbe la vostra opinione. È lunga, lo so. Ma ci tengo. Se vi va scrivetemi le vostre opinioni sull'intervista a matteo@matteorenzi.it. E se siete rimasti vivi dalla lunga intervista, qui c'è il link all'ancora più lunga rassegna stampa “Ore Nove” che ho fatto venerdì scorso. La potete seguire anche sul web o scaricando la app del PD, Bob. O sulla mia. Tra le cose accadute in questa settimana.
Pensierino della
sera.
Conosco PIF da qualche anno, prima che diventasse così famoso. È stato uno dei primi ospiti della Leopolda. Ci ha sempre stimolato a fare meglio. Adesso che è uno dei personaggi più in vista dello star system non è cambiato. E sulla questione dei disabili in Sicilia ha provato a fare una battaglia insieme ad altre personalità del mondo dello spettacolo, battaglia quasi frustrante da leggere qui. Ci siamo scritti in privato e PIF mi ha illustrato alcuni casi specifici, pazzeschi. La Regione Siciliana deve risolvere una volta per tutte questo problema. Nel mio piccolo farò di tutto perché il PD si schieri con forza dalla parte delle donne e degli uomini che pretendono semplicemente che sia riconosciuta la dignità. Smascherare i falsi invalidi senza pietà, garantire risorse a chi ne ha diritto. Su questa cosa non c'è più tempo da perdere. Spiace dirlo, ma su questo ha ragione PIF. La politica adesso ha il dovere di battere un colpo, il PD c'è. Anche perché se il PD non è qui, perde se stesso.
Appuntamenti.
Un sorriso, Matteo blog.matteorenzi.it matteo@matteorenzi.it |
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lunedì 12 giugno 2017
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