Marco
Perduca sabato al Quirinale a difesa dei diritti politici dei cittadini.
Duran Adam con Staderini
Sabato
mattina, alle ore 11, Marco Perduca, già senatore radicale e coordinatore
della campagna “Legalizziamo.it”, si recherà al Quirinale per sostenere
l’iniziativa nonviolenta di Duran Adam, avviata da Mario Staderini lo
scorso 13 maggio e finalizzata alla restituzione ai cittadini italiani
del pieno godimento dei diritti di iniziativa popolare.
Nelle settimane precedenti, lo stesso Staderini e Filomena Gallo
-segretaria dell’associazione Luca Coscioni- hanno consegnato alla
Presidenza della Repubblica due dossier che documentano quanto le leggi e
le istituzioni dello Stato limitino la possibilità per cittadini di
promuovere referendum e leggi di iniziativa popolare.
Sotto accusa, in particolare, gli oneri di autenticazione, vidimazione e
certificazione delle sottoscrizioni previsti dalla legge 352 del 1970,
oramai fuori dagli standard democratici internazionali e vigenti solo nel
nostro Paese.
Anche Marco Gentili, Co-presidente dell’associazione Luca Coscioni,
partecipando per due sabati al Duran Adam, ha scritto una lettera al
Presidente Mattarella sottolineando come la mancata introduzione della
possibilità di firmare online impedisca a tutte le persone malate o con
difficoltà motorie di poter esercitare i loro diritti costituzionali.
“Di fronte a diritti negati rispetto ai quali, nonostante da tempo siano
noti i problemi e le soluzioni, Parlamento e Governo rimangono inerti se
non ostili- ha dichiarato Marco Perduca- “non possiamo che rivolgerci al
Garante della Costituzione perché dia una risposta ai cittadini cui è
impedito partecipare attivamente alle decisioni collettive. È davvero
impensabile che, mentre da anni l’Unione europea permette la
sottoscrizione online delle “citizens initiative” e perfino la repubblica
di San Marino ha semplificato il sistema di autenticazione delle firme
cartacee, i grandi partiti si nascondano dietro le procedure
discriminatorie di una legge di 47 anni fa. Per questo, per difendere
anche i diritti dei 67 mila cittadini che hanno sottoscritto la proposta
di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione della cannabis,
consegnata lo scorso novembre in Parlamento insieme a Radicali italiani e
altre organizzazioni, mi unirò anche io al Duran Adam”.
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