NO ALLA PENA DI MORTE
1. LA STORIA DELLA
SETTIMANA : COREA DEL NORD: PENA DI MORTE PER DISTRIBUZIONE DI MATERIALE VIDEO
STRANIERO 2. NEWS FLASH: IRAN: IMPICCATO
IN CARCERE PER OMICIDIO 3. NEWS FLASH:
MALESIA: KENIANA CONDANNATA A MORTE PER TRAFFICO DI DROGA 4. NEWS FLASH: CINA: EX MINISTRO FERROVIE
CONDANNATO A MORTE CON SOSPENSIONE 5.
NEWS FLASH: THAILANDIA: DUE CONDANNE A MORTE PER OMICIDIO 6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA : SCALEA: 16
GIUGNO PROIEZIONE DI ‘SPES CONTRA SPEM’
COREA DEL NORD: PENA DI MORTE PER DISTRIBUZIONE DI
MATERIALE VIDEO STRANIERO
31 maggio 2017: Film di Hollywood o commedie televisive
sudcoreane potrebbero essere punite con la morte in Corea del Nord, nonostante
più nordcoreani abbiano accesso ai media del mondo esterno.
Una fonte in Corea del Nord ha detto il 30 maggio a Radio
Free Asia che lo stato ha definito la "visione e l'importazione di
materiale video illegale come "attività anti-stato", e l'atto sarà
punito di conseguenza".
I film illegali si riferiscono a "tutto il materiale
prodotto fuori del Paese", ha detto la fonte. "In passato la visione
di film illegali è stata vista come attività "non socialista "e
punita come atto di condivisione della cultura del capitalismo giallo".
"Ma recentemente l'attività è stata definita come un
atto di spionaggio, un crimine contro lo stato", ha detto la fonte.
La fonte ha aggiunto che le unità di quartiere, le
fabbriche e i luoghi di lavoro sono l'obiettivo di campagne educative statali
che esortano i cittadini ad "abbattere l'ideologia capitalistica decadente
che si allontana dal nostro sistema socialista".
Ogni partecipante è stato costretto a firmare un impegno,
accettando di sottomettersi a "qualsiasi forma di punizione" se
giudicato responsabile per la circolazione o la visualizzazione di media
illegali.
La nuova legge è entrata in vigore a metà maggio e ha
scoraggiato la gente a condividere film con amici, una pratica comune in un
paese in cui anche le guardie di frontiera guardano le commedie sudcoreane nel
tempo libero.
I coreani del nord scoperti a guardare video ricevevano
in genere una condanna da tre a cinque anni in un campo di lavoro. La pena
teneva in considerazione il contenuto del materiale video.
Le ultime misure significano una condanna minima a cinque
anni di lavoro per i nordcoreani che guardano media stranieri e non può essere
esclusa la pena di morte per i distributori, ha detto la fonte di RFA.
La pena capitale a livello locale, però, potrebbe essere
già stata applicata per la condivisione di materiale video straniero.
Nel 2015 sono state giustiziate tre donne per la
distribuzione di una commedia televisiva sudcoreana e sei persone sono state
messe a morte con la pistola nel 2014 per aver portato video illegali nel
paese, secondo la testimonianza.
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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
IRAN: IMPICCATO IN CARCERE PER OMICIDIO
6 giugno 2017: un prigioniero è stato impiccato nel
carcere di Khorramabad, capoluogo della provincia iraniana del Lorestan, dopo
essere stato riconosciuto colpevole di omicidio.
Il detenuto, identificato come Homayoun Toolabi, è stato
impiccato di mattina ed aveva trascorso in carcere gli ultimi sei anni, secondo
fonti vicine all’organizzazione Iran Human Rights.
Il giorno precedente all’esecuzione, le autorità
carcerarie avevano messo Toolabi in cella d’isolamento.
MALESIA: KENIANA CONDANNATA A MORTE PER TRAFFICO DI DROGA
28 maggio 2017: Una donna keniana è stata condannata a
morte da un tribunale malese dopo essere stata dichiarata colpevole di traffico
di metamfetamine, avvenuto quattro anni fa.
Secondo il malese Daily Express, Rose Achieng Ojala aveva
infilato tre capsule contenenti droga nelle sue parti intime e ingerito altre
68 capsule, per un peso complessivo di circa 400 g.
Era stata arrestata il 30 novembre 2013 all'aeroporto
internazionale di Kuala Lumpur dopo il suo arrivo da Addis Abeba, in Etiopia.
Madre di tre figli e affetta da HIV, la donna è svenuta
prima del procedimento ed è stata portata in aula giudiziaria su una sedia a
rotelle.
Nel condannare Ojala, il giudice ha detto che l'accusa ha
dimostrato il caso oltre il dubbio ragionevole.
"Sei dichiarata colpevole e non c'è nessun'altra
pena ai sensi della Sezione 39 (B) del Dangerous Drugs Act 1962, se non la pena
di morte", ha concluso il giudice.
CINA: EX MINISTRO FERROVIE CONDANNATO A MORTE CON SOSPENSIONE
30 maggio 2017: La Cina ha emesso una condanna a morte
con sospensione di due anni nei confronti di un ex ministro delle ferrovie per
corruzione, hanno riportato i media statali, un caso considerato come un test
riguardo la decisione del presidente Xi Jinping di contrastare la dilagante
corruzione nel Paese.
Liu Zhijun è stato condannato alla "pena di morte
con due anni di sospensione", per corruzione e abuso di potere, ha
comunicato l'agenzia ufficiale Xinhua, una condanna che in genere equivale all’ergastolo.
Da quando è diventato capo del Partito Comunista nel mese
di novembre e presidente a marzo, Xi ha fatto della lotta alla corruzione un
obiettivo chiave della sua amministrazione, avvertendo che il problema è così
grave che potrebbe minacciare la sopravvivenza del partito.
Il caso di Liu ha richiamato molta attenzione agli inizi,
ma è stato in seguito oscurato dal caso molto più sensazionale dell’ex capo di
partito di Chongqing, Bo Xilai.
La caduta di Bo l'anno scorso, tra accuse di omicidio e intrighi
diplomatici, ha causato divisione e incertezza mentre il partito è pronto a
trasferire il potere a una nuova generazione di leader.
Il governo deve ancora annunciare una data per il
processo di Bo e le accuse che dovrà affrontare.
Liu è il politico di rango più alto condannato da quando
Xi è entrato in carica. Il nuovo presidente ha affermato che gli sforzi della
lotta contro la corruzione dovrebbero puntare "mosche" di basso rango
così come potenti "tigri", ma poche figure di alto livello sono state
finora perseguite.
Liu, 60 anni, è stato formalmente imputato ad aprile di
abuso di potere e ricezione di tangenti, condotta che ha portato a
"perdite enormi" di beni pubblici, secondo Xinhua.
Fu licenziato nel febbraio dello scorso anno e poi
espulso dal Partito Comunista. Liu aveva resistito con successo a un tentativo
di fusione con il Ministero dei Trasporti sei anni fa, ma il governo ha
annunciato a marzo che i due ministeri saranno uniti.
Xinhua ha detto che Liu ha approfittato della sua
posizione e ha aiutato 11 persone a ottenere promozioni o aggiudicarsi
contratti, in cambio di 64,6 milioni di yuan (13,51 milioni di dollari) in
tangenti tra il 1986 e il 2011.
THAILANDIA: DUE CONDANNE A MORTE PER OMICIDIO
31 maggio 2017: Un tribunale thailandese ha condannato
due uomini a morte per aver ucciso un altro tailandese per il suo iPhone 7, un
funzionario giudiziario ha detto all’agenzia dpa.
Secondo la polizia, nel mese di gennaio, Wasin Luengjam,
26 anni, è stato accoltellato a morte da due uomini in un sobborgo di Bangkok.
Il crimine è stato ripreso da una telecamera di sorveglianza.
Due uomini, più tardi identificati come Kittikorn Wikaha,
26 anni e Supatchai Jansri, 25, sono stati catturati dalla polizia in una
provincia vicina mentre stavano scappando.
Sia Kittikorn che Supatchai avrebbero ammesso i loro
crimini. La polizia ha detto che le prove evidenti hanno contribuito alla
decisione di confessare.
La polizia ha detto alla dpa che non è chiaro se entrambi
gli uomini presenteranno appello. Dai loro arresti e detenzione nel mese di
gennaio, nessuno dei loro parenti ha pagato la cauzione, sembra per mancanza di
denaro.
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I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA
SCALEA: 16 GIUGNO PROIEZIONE DI ‘SPES CONTRA SPEM’
Il docufilm di Ambrogio Crespi "Spes Contra
spem" sarà proiettato il 16 giugno 2017 dalle ore 20.45 presso la
biblioteca comunale di Scalea (CS), seguirà dibattito.
L’evento è organizzato nell’ambito della "Carovana
per la Giustizia" del Partito Radicale, che resterà in Calabria fino al 17
giugno.
Per conoscere le tappe della Carovana usa il link sotto
riportato.
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a Nessuno tocchi Caino, l'associazione totalmente impegnata per il
conseguimento degli obiettivi del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e
Transpartito decisi dal Congresso di Rebibbia, a partire da quello del
raggiungimento dei 3.000 iscritti entro quest’anno.
Spes contra spem è stato il motto della vita di Marco
Pannella ed è oggi un progetto con cui vogliamo affermare il diritto alla
speranza e dire basta alla pena di morte e alla pena fino alla morte.
Vogliamo continuare a lottare per la vita contro la
morte!
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