sabato 10 giugno 2017

        nessuno  tocchi   CAINO        
   NO  ALLA  PENA  DI  MORTE 


1.  LA STORIA DELLA SETTIMANA : COREA DEL NORD: PENA DI MORTE PER DISTRIBUZIONE DI MATERIALE VIDEO STRANIERO 2.  NEWS FLASH: IRAN: IMPICCATO IN CARCERE PER OMICIDIO 3.  NEWS FLASH: MALESIA: KENIANA CONDANNATA A MORTE PER TRAFFICO DI DROGA 4.  NEWS FLASH: CINA: EX MINISTRO FERROVIE CONDANNATO A MORTE CON SOSPENSIONE 5.  NEWS FLASH: THAILANDIA: DUE CONDANNE A MORTE PER OMICIDIO 6.  I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA : SCALEA: 16 GIUGNO PROIEZIONE DI ‘SPES CONTRA SPEM’


COREA DEL NORD: PENA DI MORTE PER DISTRIBUZIONE DI MATERIALE VIDEO STRANIERO
31 maggio 2017: Film di Hollywood o commedie televisive sudcoreane potrebbero essere punite con la morte in Corea del Nord, nonostante più nordcoreani abbiano accesso ai media del mondo esterno.

Una fonte in Corea del Nord ha detto il 30 maggio a Radio Free Asia che lo stato ha definito la "visione e l'importazione di materiale video illegale come "attività anti-stato", e l'atto sarà punito di conseguenza".
I film illegali si riferiscono a "tutto il materiale prodotto fuori del Paese", ha detto la fonte. "In passato la visione di film illegali è stata vista come attività "non socialista "e punita come atto di condivisione della cultura del capitalismo giallo".
"Ma recentemente l'attività è stata definita come un atto di spionaggio, un crimine contro lo stato", ha detto la fonte.
La fonte ha aggiunto che le unità di quartiere, le fabbriche e i luoghi di lavoro sono l'obiettivo di campagne educative statali che esortano i cittadini ad "abbattere l'ideologia capitalistica decadente che si allontana dal nostro sistema socialista".
Ogni partecipante è stato costretto a firmare un impegno, accettando di sottomettersi a "qualsiasi forma di punizione" se giudicato responsabile per la circolazione o la visualizzazione di media illegali.
La nuova legge è entrata in vigore a metà maggio e ha scoraggiato la gente a condividere film con amici, una pratica comune in un paese in cui anche le guardie di frontiera guardano le commedie sudcoreane nel tempo libero.
I coreani del nord scoperti a guardare video ricevevano in genere una condanna da tre a cinque anni in un campo di lavoro. La pena teneva in considerazione il contenuto del materiale video.
Le ultime misure significano una condanna minima a cinque anni di lavoro per i nordcoreani che guardano media stranieri e non può essere esclusa la pena di morte per i distributori, ha detto la fonte di RFA.
La pena capitale a livello locale, però, potrebbe essere già stata applicata per la condivisione di materiale video straniero.
Nel 2015 sono state giustiziate tre donne per la distribuzione di una commedia televisiva sudcoreana e sei persone sono state messe a morte con la pistola nel 2014 per aver portato video illegali nel paese, secondo la testimonianza.


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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

IRAN: IMPICCATO IN CARCERE PER OMICIDIO
6 giugno 2017: un prigioniero è stato impiccato nel carcere di Khorramabad, capoluogo della provincia iraniana del Lorestan, dopo essere stato riconosciuto colpevole di omicidio.
Il detenuto, identificato come Homayoun Toolabi, è stato impiccato di mattina ed aveva trascorso in carcere gli ultimi sei anni, secondo fonti vicine all’organizzazione Iran Human Rights.
Il giorno precedente all’esecuzione, le autorità carcerarie avevano messo Toolabi in cella d’isolamento.


MALESIA: KENIANA CONDANNATA A MORTE PER TRAFFICO DI DROGA
28 maggio 2017: Una donna keniana è stata condannata a morte da un tribunale malese dopo essere stata dichiarata colpevole di traffico di metamfetamine, avvenuto quattro anni fa.
Secondo il malese Daily Express, Rose Achieng Ojala aveva infilato tre capsule contenenti droga nelle sue parti intime e ingerito altre 68 capsule, per un peso complessivo di circa 400 g.
Era stata arrestata il 30 novembre 2013 all'aeroporto internazionale di Kuala Lumpur dopo il suo arrivo da Addis Abeba, in Etiopia.
Madre di tre figli e affetta da HIV, la donna è svenuta prima del procedimento ed è stata portata in aula giudiziaria su una sedia a rotelle.
Nel condannare Ojala, il giudice ha detto che l'accusa ha dimostrato il caso oltre il dubbio ragionevole.
"Sei dichiarata colpevole e non c'è nessun'altra pena ai sensi della Sezione 39 (B) del Dangerous Drugs Act 1962, se non la pena di morte", ha concluso il giudice.


CINA: EX MINISTRO FERROVIE CONDANNATO A MORTE CON SOSPENSIONE
30 maggio 2017: La Cina ha emesso una condanna a morte con sospensione di due anni nei confronti di un ex ministro delle ferrovie per corruzione, hanno riportato i media statali, un caso considerato come un test riguardo la decisione del presidente Xi Jinping di contrastare la dilagante corruzione nel Paese.
Liu Zhijun è stato condannato alla "pena di morte con due anni di sospensione", per corruzione e abuso di potere, ha comunicato l'agenzia ufficiale Xinhua, una condanna che in genere equivale all’ergastolo.
Da quando è diventato capo del Partito Comunista nel mese di novembre e presidente a marzo, Xi ha fatto della lotta alla corruzione un obiettivo chiave della sua amministrazione, avvertendo che il problema è così grave che potrebbe minacciare la sopravvivenza del partito.
Il caso di Liu ha richiamato molta attenzione agli inizi, ma è stato in seguito oscurato dal caso molto più sensazionale dell’ex capo di partito di Chongqing, Bo Xilai.
La caduta di Bo l'anno scorso, tra accuse di omicidio e intrighi diplomatici, ha causato divisione e incertezza mentre il partito è pronto a trasferire il potere a una nuova generazione di leader.
Il governo deve ancora annunciare una data per il processo di Bo e le accuse che dovrà affrontare.
Liu è il politico di rango più alto condannato da quando Xi è entrato in carica. Il nuovo presidente ha affermato che gli sforzi della lotta contro la corruzione dovrebbero puntare "mosche" di basso rango così come potenti "tigri", ma poche figure di alto livello sono state finora perseguite.
Liu, 60 anni, è stato formalmente imputato ad aprile di abuso di potere e ricezione di tangenti, condotta che ha portato a "perdite enormi" di beni pubblici, secondo Xinhua.
Fu licenziato nel febbraio dello scorso anno e poi espulso dal Partito Comunista. Liu aveva resistito con successo a un tentativo di fusione con il Ministero dei Trasporti sei anni fa, ma il governo ha annunciato a marzo che i due ministeri saranno uniti.
Xinhua ha detto che Liu ha approfittato della sua posizione e ha aiutato 11 persone a ottenere promozioni o aggiudicarsi contratti, in cambio di 64,6 milioni di yuan (13,51 milioni di dollari) in tangenti tra il 1986 e il 2011.


THAILANDIA: DUE CONDANNE A MORTE PER OMICIDIO
31 maggio 2017: Un tribunale thailandese ha condannato due uomini a morte per aver ucciso un altro tailandese per il suo iPhone 7, un funzionario giudiziario ha detto all’agenzia dpa.
Secondo la polizia, nel mese di gennaio, Wasin Luengjam, 26 anni, è stato accoltellato a morte da due uomini in un sobborgo di Bangkok. Il crimine è stato ripreso da una telecamera di sorveglianza.
Due uomini, più tardi identificati come Kittikorn Wikaha, 26 anni e Supatchai Jansri, 25, sono stati catturati dalla polizia in una provincia vicina mentre stavano scappando.
Sia Kittikorn che Supatchai avrebbero ammesso i loro crimini. La polizia ha detto che le prove evidenti hanno contribuito alla decisione di confessare.
La polizia ha detto alla dpa che non è chiaro se entrambi gli uomini presenteranno appello. Dai loro arresti e detenzione nel mese di gennaio, nessuno dei loro parenti ha pagato la cauzione, sembra per mancanza di denaro.


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I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA


SCALEA: 16 GIUGNO PROIEZIONE DI ‘SPES CONTRA SPEM’
Il docufilm di Ambrogio Crespi "Spes Contra spem" sarà proiettato il 16 giugno 2017 dalle ore 20.45 presso la biblioteca comunale di Scalea (CS), seguirà dibattito.
L’evento è organizzato nell’ambito della "Carovana per la Giustizia" del Partito Radicale, che resterà in Calabria fino al 17 giugno.
Per conoscere le tappe della Carovana usa il link sotto riportato.

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Spes contra spem è stato il motto della vita di Marco Pannella ed è oggi un progetto con cui vogliamo affermare il diritto alla speranza e dire basta alla pena di morte e alla pena fino alla morte.
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