domenica 27 settembre 2015


Riforme, Boschi: "Non sarà una passeggiata di salute, ma ce la faremo"


"Abbiamo due settimane di lavoro davanti a noi, 75mln di emendamenti da votare. Non sarà una passeggiata di salute, ma ce la faremo". Lo ha detto Maria Elena Boschi parlando di riforme in un dibattito alla festa di Scelta civica di Salerno.
"Nel regolamento si possono trovare tutte le soluzioni possibili, spetta al presidente del Senato valutare e decidere -ha spiegato il ministro delle Riforme-. Del resto se ci sono problemi nuovi, e non era mai capitata una mole così di emendamenti, dovremo trovare soluzioni eccezionali. C'è un principio, non possiamo pensare che si blocchi il Parlamento, non è una questione del governo ma di democrazia. Se da oggi tutti fossero precettati da mattina a sera senza mangiare nè dormire impiegheremo 70 anni per votare gli emendamenti. Non è accettabile in una democrazia".
La Boschi ha sottolineato: "Dovremo trovare una soluzione e siccome l'intelligenza umana supera quella degli algoritmi, la soluzione la troviamo".
Riguardo alla legge elettorale, il ministro ha poi detto: "Al momento non è serio rimettere in discussione la legge. Concentriamoci sulle riforme costituzionali senza usare la legge elettorale come contrattazione sulle riforme, lo dico se qualcuno fosse tentanto a farlo". E ancora: "Ci rendiamo tutti conto che c'è una coerenza, abbiamo votato quattro mesi fa la legge elettorale che è frutto di un accordo, un compromesso, ci abbiamo messo 10 anni a trovare l'accordo. Ma abbiamo trovato le condizioni per una legge che funziona, una buona legge perché raggiunge l'obiettivo della stabilità di governo".
In materia di unioni civile la Boschi prende un impegno: "Se rispettiamo il tempo del 13 ottobre per votare le riforme abbiamo due giorni quanto meno per provare a portare in aula le Unioni civili, prima della sessione di bilancio che inizia il 15 ottobre dal Senato". "Quasi certamente non riusciremo ad approvare la legge sulle unioni civili in due giorni, ma almeno possiamo provare a portarle in aula, un passo in avanti importante", ha detto il ministro delle Riforme spiegando ancora: "Per l'approvazione entro l'anno vediamo, l'ostruzionismo sulle riforme ha fatto slittare tutti i tempi e arriviamo ad affrontare le unioni civili con ritardo".

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