sabato 26 settembre 2015

Jeff Koons



Jeff Koons al Tribeca Film Festivalnel 2009
Jeffrey Koons, più semplicemente conosciuto come Jeff Koons (York21 gennaio 1955), è un artista statunitense noto per le sue opere di gusto kitsch, che illustrano ironicamente l'american way of life e la sua tendenza al consumismo Viene inoltre considerato un'icona dello stile neo-pope riconosciuto fra gli artisti più ricchi del mondo.
Nel corso della propria carriera, Koons si è espresso attraverso l'utilizzo di un'ampia gamma di tecniche, come ad esempio scultura, pittura, installazioni e fotografia, e l'utilizzo di differenti materiali tra cui pigmenti, plastica, gonfiabili, marmo, metalli e porcellana. L'artista viene generalmente definito erede di Andy Warhol e continuatore della pop art.Altro autore a cui viene generalmente associato èMarcel Duchamp, del quale reinterpreta la tecnica del ready-made.

La sua arte è ispirata al consumismo e alla banalità della vita moderna,ma anche a temi dal forte impatto filosofico, l'arte di Jeff Koons è il tentativo di assecondare quella che, all'artista americano, appare come la tendenza fondamentale della cultura e della società occidentale tra Ventesimo e Ventunesimo secolo, ovvero il superamento della impermeabilità fra le classi e, dunque, il superamento dell'ingiustizia sociale. A tal fine, è necessario che il confine tra la cosiddetta cultura alta, cui tradizionalmente appartengono le belle arti - patrimonio della upper class - e la cosiddetta cultura bassa, popolare, che comprende anche la categoria del kitsch - patrimonio della middle class - venga infranto. Questo è l'obiettivo che Koons, sull'esempio della recente tradizione della pop art, si propone di centrare con la sua arte. A tal proposito nel libro Contemporanea: arte dal 1950 a oggi si legge:
« ...(Jeff Koons) mette a nudo il lato kitsch del nostro attaccamento all'oggetto... Egli afferma che la sua opera aspira a comunicare con le masse attraverso un vocabolario visivo estrapolato dalla pubblicità commerciale e dall'industria dell'intrattenimento, portando al limite estremo il confine tra linguaggio artistico e cultura popolare. »
Portare l'arte verso il popolo è propedeutico, per Koons, a produrre una condizione di totale sicurezza: ognuno, a qualsiasi ceto appartenga, assistendo ad una sua mostra, dovrebbe trovarsi a proprio agio, in uno stato di non conflittualità e di appagamento. La mostra d'arte, così concepita, preconizza una società utopica totalmente pacificata in cui tutti, individualmente e nei rapporti interpersonali, potranno trovarsi in una condizione di perfetta conservazione dell'energia, essendo ogni loro desiderio già soddisfatto mentre lo provano. Con le parole dell'artista americano:
« L'individuo all'interno di questa società vivrà in uno stato di entropia, di riposo, e abiterà un ambiente decorato con arte oggettuale al di là di qualsiasi dialogo critico. »

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