domenica 26 aprile 2020

       MICHELANGELO   BUONARROTI          
        poesie            


 Scarco d’un’importuna e greve salma,
Signor mie caro, e dal mondo disciolto,
qual fragil legno a te stanco rivolto
da l’orribil procella in dolce calma.
  Le spine e ’ chiodi e l’una e l’altra palma


col tuo benigno umil pietoso volto

prometton grazia di pentirsi molto,
e speme di salute a la trist’alma.
  Non mirin co’ iustizia i tuo sant’occhi
il mie passato, e ’l gastigato orecchio;


non tenda a quello il tuo braccio severo.
  Tuo sangue sol mie colpe lavi e tocchi,
e più abondi, quant’i’ son più vecchio,
di pronta aita e di perdono intero.

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